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Italia Under 19

Finalmente l'Italia! 2-1 alla Cechia, gli Azzurrini vincono contro la squadra del figlio di Buffon

Crimaldi del Bochum e Castiello del Milan firmano la vittoria per i ragazzi di Alberto Bollini

Alessandro Crimaldi

Alessandro Crimaldi (foto figc.it)

Chi l’ha detto che le amichevoli non lasciano segni? Quando hai 18 anni e indossi l’azzurro, ogni pallone pesa come una finale e ogni dettaglio costruisce mentalità. A Podturen, in Croazia, l’Italia Under 19 di Alberto Bollini ha messo il timbro giusto sull’ultimo foglio del torneo: 2-1 alla Repubblica Ceca, risultato che vale più della semplice statistica. Perché dopo l’1-1 d’esordio contro i padroni di casa e il 3-1 incassato dalla Germania, chiudere con una vittoria significa uscire dal campo con la sensazione di aver invertito l’inerzia, come quando l’attaccante si toglie la sabbia dagli scarpini e ricomincia a segnare.

IL CONTESTO: TRE GARE PER CRESCERE, UNA FIRMA PER RICORDARE
Le premesse erano chiare: torneo in Croazia, tre test ravvicinati, minuti veri nelle gambe e un gruppo in costruzione da legare con il filo della personalità. Gli azzurrini di Bollini erano “a caccia della prima vittoria” in questa finestra e la cartolina di Podturen racconta che il traguardo è stato centrato. Certo, l’inizio non è stato da passerella — cechi più propositivi, piglio deciso e mani sul volante — ma poi l’Italia ha preso campo come una squadra che capisce dove far male: prima Guido Della Rovere, in forza al Bayern Monaco, ha acceso il primo allarme; poi Alessio Cacciamani (Juve Stabia) ha frustato l’area con un cross velenoso; infine Alessandro Crimaldi ha testato la mira. Tre squilli prima del colpo che spacca la partita.


LA PRIMA FRUSTATA: CRIMALDI, TIMING E DIAGONALE
Quando la gara sembrava voler restare in equilibrio, è arrivato il guizzo da manuale. Minuto 38: Alessandro Crimaldi, talento del Bochum, s’infila coi tempi giusti alle spalle della linea e scarica un diagonale da attaccante navigato, con palla che bacia il palo lontano e si accomoda in rete. Azione manovrata, linee avversarie scompaginate, idee chiare: è il tipo di gol che fa da spartiacque non solo nel punteggio, ma nell’autostima. Quante volte si dice “bisogna saper colpire quando conta”? Ecco, qui l’Italia ha fatto esattamente questo, azzannando la partita nel suo momento più delicato.



LA REAZIONE CECA E IL COLPO DA FUORI DI FRYDL
La ripresa ha mischiato le carte come una ripartenza improvvisa: al 16’ della seconda frazione Frydl ha trovato il pari con un destro dalla distanza che ha sorpreso la retroguardia azzurra. Uno di quei tiri che in Under 19 vedi spesso capitare: ti giri un attimo, perdi la misura della pressione, e la giocata da fuori ti punisce. È qui che si misura la fibra di una squadra giovane: ti pieghi o riparti? L’Italia non ha fatto una piega, ha rimesso il baricentro sui propri principi e ha ripreso a spingere come un esterno che sente l’erba scorrere sotto i tacchetti. La risposta azzurra è arrivata con la firma di Alex Castiello (Milan): scatto in profondità alle spalle della linea, controllo perfetto su un lancio lungo e conclusione secca, pulita, da attaccante con la bussola interna. È il gol che decide la sfida, un’azione da lavagna in cui tempi di corsa e scelta del passaggio si incastrano come i denti di una cerniera. Nel finale l’Italia ha fatto la cosa più difficile per una selezione giovanile: ha gestito. Compattezza, campo corto, capacità di leggere le seconde palle. E c’è pure spazio per sfiorare il tris, ancora con Castiello: segnale che la squadra non pensa solo a difendere il fortino, ma sa quando affondare il colpo.

DETTAGLI CHE CONTANO: PERSONALITÀ, AMPIEZZA E CATENA DESTRA
Tre appunti tattici che raccontano la crescita. Primo: la squadra ha saputo ribaltare l’inerzia dopo un avvio complicato, segno di tenuta mentale. Secondo: l’ampiezza è stata un’arma, con il cross di Cacciamani a illustrare come il lato forte possa diventare fionda per gli inserimenti centrali (e non è un caso che il vantaggio nasca da un’azione manovrata che obbliga i cechi a scivolare fuori zona). Terzo: la qualità nella profondità. Il gol di Castiello è la didascalia di una squadra che riconosce il momento per attaccare la linea, guadagnare metri e far male con una giocata verticale. In panchina, Alberto Bollini orchestra e sorride: il suo gruppo chiude l’avventura croata con un risultato che dà fiato ai lavori. In campo, tra gli avversari, c’è anche un cognome che richiama ricordi di Nazionale maggiore: Louis Thomas Buffon, giovane del Pisa e figlio dell’attuale capodelegazione dell’Italia dei “grandi”. Una curiosità, certo, ma anche un fotogramma del calcio di domani che si intreccia con la storia di ieri. E intanto gli azzurrini fanno il loro, costruendo mattoncino dopo mattoncino: Della Rovere a mettere pepe, Cacciamani a spingere, Crimaldi a colpire, Castiello a chiudere il cerchio.

LE PAROLE DEL CT
«Quella di oggi è stata una partita più agonistica che tecnica - l'analisi del tecnico Alberto Bollini rilasciata a figc.it- ma, in un settore giovanile evoluto, per crescere bisogna passare anche per questo tipo di gare. Devo fare i complimenti ai ragazzi per il loro eccellente comportamento in questi 10 giorni di raduno e oggi per essere stati bravi a interpretare la partita, tamponando i loro attacchi nel primo quarto d'ora, guadagnando campo con il passare dei minuti e reggendo bene in difesa nel finale quando la Cechia ha iniziato a mettere tanti palloni in area. Era importante anche gestire il minutaggio, considerando che nove giocatori che potrebbero far parte di questo gruppo sono stati convocati in Under 20».

IL TABELLINO
CECHIA-ITALIA 1-2
RETI (0-1, 1-1 1-2): 38' Crimaldi (I), 16' st Frydl (C), 26' st Castiello (I).
CECHIA: Silhavy, Rehacek, Micek, Sloncik, Moudry, Kolisek, Sosna, Dvoracek, Frydl, Hellebrand, Buffon. A disp. Basta, Beran, Palivec, Siegl, Havrlik, Svancara, Naskos, Buchner, Rehak, Ponikelsky, Kolarik. All. Vaclav.
ITALIA: Pessina, Nardin, Cerpelletti, Coletta, Castaldo, Cacciamani, Crimaldi, Pellini, Della Rovere, Garofalo, Ballo. A disp. Vannucchi, Cocchi, Cappelletti, Maffessoli, Plicco, Ciardi, Vezzosi, Di Nunzio, Lontani, Rizzo, Castiello. All. Bollini.
ARBITRO: Dezdek (Cechia).
ASSISTENTI: Kolaric (Cechia) e Paman (Cechia).
QUARTO UFFICIALE: Horvat (Cechia).

IL CALENDARIO

1ª giornata (mercoledì 3 settembre)
ITALIA-Croazia 0-0

2ª giornata (sabato 6 settembre)
Croazia-Cechia 2-2
Germania-ITALIA 3-1

3ª giornata (martedì 9 settembre)
ITALIA-Cechia 2-1
Ore 17: Croazia-Germania, City Stadium di Koprivnica

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