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Serie C

Per la cessione dello storico club è volata, in corsa anche un ex presidente di Serie A

Al centro della questione pure lo stadio, la scadenza del 16 settembre nel frattempo incombe

TERNANA SERIE C - MASSIMO FERRERO

TERNANA SERIE C - Massimo Ferrero, già proprietario della Sampdoria dal 2014 al 2023

Potrebbe esserci una corsa al fotofinish per l'acquisto della Ternana. Marcia spedita a due, fiato corto e curva stadio come spartiacque: il club rossoverde di Serie C, da mesi sul mercato per volontà del presidente Stefano D’Alessandro, è al centro di una volata imprenditoriale che profuma di cliniche private e ambizioni in corsia preferenziale. Intanto, sul campo, le Fere del tecnico Fabio Liverani mettono il turbo: 4-1 al Rimini e primi tre punti nel nuovo torneo.



IL DUELLO FUORI DAL CAMPO
Secondo le consuete voci di radio mercato, sarebbero due i nomi più vicini a tagliare il traguardo dell’acquisizione: Gian Luigi Rizzo, titolare della GVC, e Massimo Ferrero, il «Viperetta», già proprietario della Sampdoria, insieme ad altri imprenditori. Entrambi arrivano dal settore sanitario, entrambi vedono nel progetto del nuovo stadio il vero rigore decisivo. Condizionale d’obbligo, perché i giochi sono aperti e la bandierina della linea laterale è ancora ben piantata. All'orizzonte c'è la data del 16 settembre, entro la quale dovranno essere rispettate alcune scadenze federali.

LA PISTA RIZZO E L’OPERAZIONE IN DIRITTURA
Negli ultimi giorni circola con insistenza il nome di Gian Luigi Rizzo. La sua soluzione sarebbe in dirittura d’arrivo, con la GVC a fungere da regia industriale. Progetto industriale, radicamento territoriale e infrastrutture: la Ternana attende il passaggio filtrante giusto per liberarsi al tiro, e il nuovo stadio è l’assist che può cambiare la partita societaria.



FERRERO RIENTRA IN CORSA
Massimo Ferrero non sta a guardare. Da mesi si sta adoperando per costruire una cordata sempre legata al comparto sanitario. L’idea? Entrare nella Ternana con altri imprenditori del settore, portando esperienza di piazza e un certo fiuto da area di rigore. Un ritorno in scena che alza l’intensità del pressing sulla trattativa.

LE FERE ROMBANO: 4-1 AL RIMINI
Sul terreno di gioco, la Ternana fa tutto e subito nel match contro il Rimini della terza giornata. Apertura lampo: Bianay Balcot svetta in centro area e incorna su cross mancino di Ndrecka. Il Rimini reagisce, trova il pari con Lepri di testa e costringe D’Alterio a due interventi provvidenziali su D’Agostini e Fabbri. I romagnoli esultano con Capac, ma la bandierina spegne tutto: fuorigioco. E quando D’Agostini stampa una traversa che fa tremare la porta, sembra il preludio al sorpasso. Invece no: nel finale di frazione la Ternana rialza la cresta. Ferrante inventa un gol in acrobazia da copertina, poi Dubickas allunga il passo. Ripresa di gestione e colpo del definitivo 4-1: Orellana trasforma dal dischetto dopo il fallo di mano di Piccoli sul cross teso di Vallocchia. Primo squillo, tre punti e un messaggio chiaro: le Fere ci sono.



STADIO NUOVO, L’ASSO CHE VALE L’ACCORDO
Nel prossimo turno di domenica 14 contro il Carpio la Ternana riprenderà a giocare in casa al «Liberati». In questa partita a scacchi societaria, proprio il progetto del nuovo stadio pare essere centrale. Senza l’impianto, l’operazione perde campo; con lo stadio, il progetto prende profondità, ricavi e prospettive. È l’infrastruttura che cambia la geografia del club e della città di Terni, l’elemento che può trasformare l’investimento da semplice puntata a partita vinta sul medio-lungo periodo. Sullo sfondo c'è anche il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, già presidente del club, sempre attento alle vicende societarie rossoverdi.

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