Potrebbe esserci una corsa al fotofinish per l'acquisto della Ternana. Marcia spedita a due, fiato corto e curva stadio come spartiacque: il club rossoverde di Serie C, da mesi sul mercato per volontà del presidente Stefano D’Alessandro, è al centro di una volata imprenditoriale che profuma di cliniche private e ambizioni in corsia preferenziale. Intanto, sul campo, le Fere del tecnico Fabio Liverani mettono il turbo: 4-1 al Rimini e primi tre punti nel nuovo torneo.
IL DUELLO FUORI DAL CAMPO Secondo le consuete voci di radio mercato, sarebbero due i nomi più vicini a tagliare il traguardo dell’acquisizione:
Gian Luigi Rizzo, titolare della
GVC, e
Massimo Ferrero, il «
Viperetta», già proprietario della Sampdoria, insieme ad altri imprenditori. Entrambi arrivano dal
settore sanitario, entrambi vedono nel progetto del nuovo
stadio il vero rigore decisivo. Condizionale d’obbligo, perché i giochi sono aperti e la bandierina della linea laterale è ancora ben piantata. All'orizzonte c'è la data del 16 settembre, entro la quale dovranno essere rispettate alcune scadenze federali.
LA PISTA RIZZO E L’OPERAZIONE IN DIRITTURA Negli ultimi giorni circola con insistenza il nome di
Gian Luigi Rizzo. La sua soluzione sarebbe in dirittura d’arrivo, con la
GVC a fungere da regia industriale. Progetto industriale, radicamento territoriale e infrastrutture: la
Ternana attende il passaggio filtrante giusto per liberarsi al tiro, e il nuovo
stadio è l’assist che può cambiare la partita societaria.
FERRERO RIENTRA IN CORSA Massimo Ferrero non sta a guardare. Da mesi si sta adoperando per costruire una cordata sempre legata al
comparto sanitario. L’idea? Entrare nella
Ternana con altri imprenditori del settore, portando esperienza di piazza e un certo fiuto da area di rigore. Un ritorno in scena che alza l’intensità del pressing sulla trattativa.
LE FERE ROMBANO: 4-1 AL RIMINI Sul terreno di gioco, la
Ternana fa tutto e subito nel match contro il Rimini della terza giornata. Apertura lampo:
Bianay Balcot svetta in centro area e incorna su cross mancino di
Ndrecka. Il
Rimini reagisce, trova il pari con
Lepri di testa e costringe
D’Alterio a due interventi provvidenziali su
D’Agostini e
Fabbri. I romagnoli esultano con
Capac, ma la bandierina spegne tutto: fuorigioco. E quando
D’Agostini stampa una traversa che fa tremare la porta, sembra il preludio al sorpasso. Invece no: nel finale di frazione la
Ternana rialza la cresta.
Ferrante inventa un gol in acrobazia da copertina, poi
Dubickas allunga il passo. Ripresa di gestione e colpo del definitivo
4-1:
Orellana trasforma dal dischetto dopo il fallo di mano di
Piccoli sul cross teso di
Vallocchia. Primo squillo, tre punti e un messaggio chiaro: le
Fere ci sono.
STADIO NUOVO, L’ASSO CHE VALE L’ACCORDONel prossimo turno di domenica 14 contro il Carpio la Ternana riprenderà a giocare in casa al «Liberati». In questa partita a scacchi societaria, proprio il progetto del nuovo
stadio pare essere centrale. Senza l’impianto, l’operazione perde campo; con lo
stadio, il progetto prende profondità, ricavi e prospettive. È l’infrastruttura che cambia la geografia del club e della città di
Terni, l’elemento che può trasformare l’investimento da semplice puntata a partita vinta sul medio-lungo periodo. Sullo sfondo c'è anche il sindaco di Terni
Stefano Bandecchi, già presidente del club, sempre attento alle vicende societarie rossoverdi.