Serve coraggio per far sedere un 17enne al tavolo dei grandi. Alla Vis Pesaro invece non tremano affatto i polsi: il club biancorosso ha messo nero su bianco il rinnovo di Edoardo Mariani, classe 2008, estendendo l’accordo fino al 2028. «Una scelta di cuore» come recita la presentazione del club, ma anche un’operazione strategica che profuma di progetto e identità. In soldoni: puntare su chi incarna l’idea di calcio che vuoi far crescere in casa, senza cercare scorciatoie.
IL TALENTO DI CASA: DAL VIVAIO ALLA PRIMA SQUADRA Entrato nel vivaio biancorosso nel 2022, a 14 anni,
Mariani ha fatto la scalata con il passo del
centrocampista moderno: personalità, disciplina tattica e qualità tecniche. Dall’
Under 15 in su, sempre un metro avanti agli altri, fino ad imporsi come punto di riferimento nelle selezioni successive. Non stiamo parlando di una meteora: 5 presenze già messe in cassaforte tra
Serie C e
Coppa Italia di categoria, e un debutto tra i Professionisti a soli 17 anni nella scorsa stagione contro il
Milan Futuro il 27 aprile. Numeri che, più che una comparsata, raccontano un percorso costruito con serietà e costanza, mattone dopo mattone.
PROFILO TECNICO: REGISTA O MEZZALA? ENTRAMBE, GRAZIE Mariani è uno di quei centrocampisti che sembrano avere la bussola interna. Visione di gioco, lettura delle situazioni, capacità di interpretare il ruolo sia da
regista basso sia da
mezzala. Nel traffico del centrocampo sa scegliere la corsia giusta, alternando passaggi tra le linee e gestione pulita del primo giro palla. La maturità nelle decisioni è sorprendente per l’età, così come quella leadership silenziosa che gli allenatori adorano: niente fuochi d’artificio fini a sé stessi, ma tanta sostanza e testa alta. Il margine di crescita? Tutto da esplorare, e proprio qui sta il bello. Il tecnico
Roberto Stellone lo sa bene.
SCELTA DI CLUB: IDENTITÀ, APPARTENENZA E «IMPEGNO RECIPROCO» La
Vis Pesaro non nasconde la filosofia: valorizzare i giovani del proprio settore giovanile e costruire una spina dorsale che parli biancorosso. Da qui l’investimento su strutture, staff e scouting, e la volontà di legare i migliori talenti al progetto. Il rinnovo di Mariani fino al 2028 è il manifesto di questa linea: non solo blindare un prospetto dalle sirene esterne, ma impostare un percorso condiviso. Il club parla di «scelta di cuore» e di «
impegno reciproco»: parole pesanti, che in
Serie C sono spesso più complicate da trasformare in fatti rispetto alle categorie superiori. Qui, invece, l’idea prende forma.
MESSAGGIO ALLA CANTERA: IL MERITO PAGA Il debutto a 17 anni non è un premio vetrina: è un segnale a tutta la
cantera biancorossa. Lì dove spesso i giovani si fermano a un passo dal salto, la
Vis Pesaro ha deciso di accelerare, affidando a
Mariani minuti veri e
responsabilità crescenti. Tradotto: qui il merito viene premiato. È un assist perfetto per chi cresce nel vivaio, perché alza l’asticella e alimenta la competizione sana. E, al tempo stesso, restituisce al club la reputazione di fucina credibile, capace di coniugare formazione e risultati.
LA DIMENSIONE STRATEGICA: COSTRUIRE VALORE TECNICO ED ECONOMICO In un contesto competitivo come la
Serie C, trattenere e far crescere in casa il
talento è spesso la differenza tra navigare a vista e impostare la rotta. Un centrocampista del 2008 con minuti tra i pro vale oggi e varrà ancora di più domani, sul campo e sul mercato. La
Vis Pesaro lo sa: il rinnovo triennale non è un lucchetto, è un ponte. Verso una squadra riconoscibile, con un’
identità forte, e verso un futuro in cui il valore creato internamente diventa volano tecnico ed economico. Un
modello sostenibile, che parla di
appartenenza prima ancora che di
plusvalenze. Per la Vis, poter contare su un profilo del genere significa guardare al futuro con maggiore
fiducia. Per Mariani, avere una traccia precisa rende più nitido il percorso.