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Serie A

Respinte le avances dallo stato arabo, l'attaccante esploso nello scorso campionato non si tocca

Approccio formale del danaroso club, ma la società considera il giocatore incedibile e spegne le voci di addio

BOLOGNA SERIE A - SANTIAGO CASTRO

BOLOGNA SERIE A - Santiago Castro, attaccante classe 2004, nella stagione 2024-2025 in rossoblù 36 presenze e 8 gol in campionato

Domanda secca: davvero bastano i petrodollari per far vacillare un progetto tecnico in piena corsa? Quando il pallone scotta, contano i nervi saldi e la visione. E a Bologna, sul dossier Santiago Castro, non c’è stato neppure un tremito: approccio formale dell’Al Hilal, sì; disponibilità a trattare, no. Anzi: il cartello all’ingresso di Casteldebole dice «incedibile». Chiaro, tondo, senza fronzoli.



L’ASSALTO SAUDITA E IL MERCOLEDÌ DELLE VOCI
Nell’ultima sessione estiva di calciomercato l’Al Hilal è stato spesso dato sulle tracce di protagonisti della nostra Serie A. Il club della Saudi Pro League ha fiutato l’occasione, come un centravanti d’area che annusa l’errore del difensore e attacca il primo palo. E l’ultimo nome finito nel mirino è stato proprio quello di Santiago Castro, il gioiello di casa Bologna autore finora di 9 reti in 46 partite con i felsinei in massima serie. La notizia ha preso sempre più vigore nel corso della giornata di mercoledì, alimentata da rimbalzi e indiscrezioni: un interesse concreto, tradotto in un approccio formale.

L’OMBRA LUNGA DELL’AL HILAL E IL FASCINO DELLA SAUDI PRO LEAGUE
Non è un mistero: la Saudi Pro League sta cercando di alzare l’asticella, e l’Al Hilal è tra le locomotive di questa corsa. Il club ha messo nel mirino diversi profili della nostra Serie A, a conferma di un piano ambizioso. E, stando a quanto filtra, l’interesse si sarebbe allargato «evidentemente anche» al suo allenatore Simone Inzaghi, chiamato in causa nei ragionamenti legati agli obiettivi tecnici. Normale amministrazione in un mercato che, da tempo, prova a pescare nel campionato italiano per qualità, personalità e competitività.



CASTRO, IL GIOIELLO CHE IL BOLOGNA NON VUOLE PERDERE
Quando una società definisce un calciatore «incedibile», non è solo un’etichetta. È una presa di posizione, una dichiarazione d’intenti. Significa che attorno a quel profilo si costruisce una parte del presente e del futuro. Un po’ come scegliere il regista delle proprie trame offensive o il centrale che guida la linea: una figura che orienta, dà ritmo, porta pesi specifici. Santiago Castro rientra esattamente in questa categoria per i rossoblù: un asset tecnico che il Bologna preferisce tenere stretto, specie se le alternative non sono pronte dietro la linea di centrocampo.

IL SEGNALE AI NAVIGANTI: PROGETTO, NON SALDO DI FINE STAGIONE
In momenti come questi, le società mostrano il proprio carattere. Il Bologna manda un segnale netto a tutta la Serie A e oltre: qui si difendono le gerarchie tecniche, qui non si svende ciò che è stato costruito con pazienza. L’approccio dell’Al Hilal è stato formale, educato, ma il club italiano ha risposto da squadra che conosce il copione: come quando sei in vantaggio e devi gestire la pressione, senza farti schiacciare. Si chiude lo spazio, si spezzano i ritmi, si respinge l’assalto con ordine.



SERIE A OSSERVATA SPECIALE
Che la nostra Serie A sia terreno di caccia privilegiato per club come l’Al Hilal non stupisce. Allenatori e dirigenti guardano con attenzione le trame tattiche, l’agonismo e il bagaglio tecnico del campionato italiano. È naturale: chi cerca affidabilità, personalità e struttura trova nella Serie A un campionario unico. Ma proprio per questo, per chi presidia il territorio come il Bologna, difendere i propri gioielli diventa fondamentale. È una partita a scacchi giocata mossa su mossa, con i riflettori puntati e il cronometro che corre. E Santiago Castro rimarrà pertanto agli ordini del tecnico Vincenzo Italiano.

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