Ci sono molti motivi che possono spingere un 19enne a lasciare il sole di Napoli per l’inverno di Mosca. Ambizione, fame, e quel fiuto da centrocampista offensivo che sa quando arrivare sul pallone come un attaccante d’area. Matija Popovic ha messo in valigia i suoi 11 gol in 26 presenze con la Primavera del Napoli nell'ultima stagione tra campionato e play off (con promozione annessa in Primavera 1) e ha preso il volo: destinazione CSKA Mosca. Non un salto nel buio, ma un passaggio di categoria studiato al millimetro, con contratto fino al 2028 e l’energia di chi vuole giocarsi la palla della vita senza tremare davanti alla curva.
UN VOLO DA NAPOLI A MOSCA Il
CSKA Mosca ha ufficializzato l’arrivo di
Matija Popovic, centrocampista serbo classe 2005. Un investimento a lungo termine, fino al 2028, che racconta l’idea chiara del club russo: pescare
talento in Europa e farlo maturare in un contesto competitivo.
Popovic arriva dopo una stagione più che positiva con gli azzurrini del
Napoli, dove ha collezionato 26 gettoni e 11 reti. Numeri che, per un
centrocampista offensivo, parlano da soli: capacità di incidere, tempi d’inserimento, freddezza sotto porta. Non è solo quantità, ma qualità al servizio della squadra.
LE PRIME PAROLE: ENTUSIASMO DA PRIMO GIORNO DI SCUOLA Appena messo piede a
Mosca,
Popovic non ha fatto melina: «Sono molto felice di essere arrivato in un club così importante. non vedo l’ora di scendere in campo il prima possibile e di mostrare le mie migliori qualità». Frase semplice, ma dal sapore di chi sente il campo come casa sua. E ancora, ha subito aperto una finestra sul perché della scelta: «Ho scelto il Cska perché il Cska e il Partizan sono club fratelli, e per me questo significa automaticamente che il Cska è il club più grande e importante in Russia». Non solo progetto
tecnico, dunque, ma anche identità, appartenenza, una linea diretta tra
Belgrado e
Mosca.
IL FILO ROSSO: DA BELGRADO A MOSCA, PASSANDO PER NAPOLI C’è un legame profondo che unisce il
CSKA e il
Partizan Belgrado, il club in cui
Popovic è cresciuto calcisticamente. Un filo rosso che lui stesso ha rivendicato, portandosi dietro un pezzo di storia e di mentalità balcanica. E non è un caso che abbia citato il percorso di altri serbi che hanno fatto bene in
Russia, segno che la pista è battuta e solida. Nelle sue parole, c’è gratitudine e fiducia: «Naturalmente, conosco molti calciatori serbi che hanno giocato qui. sono anche sicuro che
Milan Gajic mi aiuterà nell’
adattamento nella prima fase. ringrazio anche tutti i tifosi per il loro supporto. vorrei lasciare al cska lo stesso grande segno che altri giocatori serbi hanno lasciato qui prima di me». Tradotto: testa bassa, pedalare e farsi strada nello spogliatoio con il linguaggio universale del calcio.
LE RADICI A MONZA E LA CHIAMATA DEL PROFESSIONISMO
Prima del Napoli, il serbo aveva indossato la maglia del settore giovanile del Monza giocando 5 partite nel campionato Primavera 1. Lì ha attirato l’attenzione della prima squadra, con 3 convocazioni all’attivo, pur senza l’esordio tra i professionisti. Una porta socchiusa che ora si spalanca a Mosca: cambiano i colori, resta il sentiero del ragazzo che ha sempre avuto il naso per il grande calcio. È la classica parabola di chi ha fatto la gavetta, ha annusato l’aria del top livello e ora vuole prendersi la scena.
UN ADDIO AZZURRO COL NODO ALLA GOLA Il rapporto con
Napoli non si chiude con una porta sbattuta, tutt’altro.
Popovic ha salutato così: «Voglio dire grazie di cuore al N
apoli per tutto. sono immensamente grato di aver avuto l’opportunità di far parte di questo club. è stato un onore vivere questa esperienza. grazie
Napoli! un pezzo di me resterà sempre qui». Parole da professionista maturo, nonostante i 19 anni. Il ringraziamento ai colori azzurri è la fotografia di un percorso in cui si è sentito valorizzato e in cui ha lasciato tracce tangibili, come dimostrano i numeri. Secondo giocatori dei partenopei che vola all'estero dopo la vittoria dello scorso campionato Primavera 2, dopo il trequartista classe 2006
Matteo Malasomma, finito al Feyenoord a inizio agosto.