Under 16 A-B
13 Settembre 2025
INTER-COMO UNDER 16 • Cauli e Gardanini, protagonisti indiscussi nella gara di Interello
La prima dice tanto, ma anche poco. La prima dice tutto, ma anche niente. Squadre che devono assestarsi, giocatori che devono entrare nell’ambiente dei nuovi club, allenatori all’esordio sulle rispettive panchine. E quindi un po’ di tensione, le squadre bloccate e poche vere occasioni. A decidere la gara tra Como e Inter nel derby lombardo è il piccolo mago: il “Mago” di Como, Gabriele Gardanini. Coadiuvato da un torello come Achille Cauli, che nella ripresa gli spedisce la palla perfetta sul limite dell’area. Lui la fa sua, se la sposta e regala una grandissima vittoria al Como: 0-1, è già tutto bellissimo.
La prima è sempre la prima. Le amichevoli sono belle, sì. Ma l’adrenalina in confronto al campionato non è nemmeno lontanamente comparabile. La prima volta ti scalda il cuore di emozioni. Gioia, piacere, ma al contempo un po’ di ansia. Perché il passato ormai è archiviato e non conta più: il presente va vissuto e il futuro è incerto. Quello che è certo è che alla prima giornata di Under 16 Serie A-B c’è subito un bellissimo derby lombardo: quello tra Campioni d’Italia in carica e una squadra in netto sviluppo, quello tra Inter e Como. I nerazzurri del neo-tecnico Dellafiore, schierati con il “solito” 4-3-3. Lo stesso modulo utilizzato anche da Taroni, con in campo subito il nuovo arrivato Tommaso Vernile, promettente terzino prelevato dall’Albinoleffe.
Durante i saluti iniziali i classe 2010 dell’Inter hanno indossato una maglietta dedicata a “Pippo-Gol” Serantoni, reduce da un grave infortunio rimediato durante l’estate, con scritto: “Giochiamo anche per te bomber, ti aspettiamo”. Sintomo di grande compattezza di gruppo e amicizia anche al di fuori dal campo. Poi, finalmente, si inizia. Sguardo concentrato dei 22 in campo, a tratti di sfida. Nei primissimi istanti di gara il Como pressa altissimo. Il risultato? I nerazzurri che faticano a trovare un varco per uscire dalla propria metà campo. La soluzione? Toccare la palla tante volte e risalire il prato di Interello sfruttando Barcella e Foroni sulle fasce. Sta di fatto che Visentin tra i pali decide di tirare giù la saracinesca, negando anche quello che sarebbe stato un gran gol a Gioele Omini. Nei lariani si mette poi in mostra il piccolo mago, Gabriele Gardanini. Che tra metà del campo e trequarti si accende con una qualità impressionante. Piccoli tocchi di qualità, finte di corpo e molti avversari mandati a vuoto: Tiozzo per due volte non riesce a sfruttare le sue imbucate, poi Cauli trova la conclusione, ma è centrale e Costante stoppa in due tempi. Poi la squadra di Dellafiore prende in mano il pallino del gioco, ma i tiri di Castellarin non si rivelano efficaci, così come la conclusione a giro di Pietro Omini che finisce fuori di un soffio.
Ciak, si (ri)gira. Sì perché il copione è perlopiù quello seguito anche nei primi 40 minuti di gioco. Si gioca da una parte e dall’altra, con la differenza che i piccoli comaschi si espongono maggiormente. Nella prima metà infatti i ragazzi di Taroni hanno utilizzato molto la tattica dell’attesa, facendo giocare prevalentemente gli avversari, gestendo le energie e ripartendo solo quando possibile. E così arrivano le prime occasioni. Il protagonista? Sempre e solo lui: sempre e solo Gardanini. Prima con un passaggio filtrante con la bacchetta magica per Pisani, che però conclude sopra la traversa. Poi dai suoi piedi, dopo una triangolazione ben riuscita con Farsaci, che recupera palla in mezzo al campo e da vero playmaker guida l’azione: sta di fatto che Gardanini a due passi dalla porta nerazzurra vede il suo tiro parato da un gigantesco Costante, che salva di fatto il risultato. Inter che soffre parecchio: la parata di pochi minuti prima si rivela vana. Per quale motivazione? Perché se in campo c’è lui, allora può succedere davvero di tutto: sì, è sempre Gardanini. Ad aiutarlo però c’è un vero toro. Un ragazzo che fa a sportellate per 72 minuti, poi ti crea da zero l’azione per il gol del vantaggio. È Achille Cauli, che arriva sul fondo e regala un cioccolatino dal limite: il “Mago” Gardanini se la sposta sul destro e incrocia, proprio dove Costante non può arrivare (32’). Poco prima del triplice fischio i nerazzurri tentano il tutto per tutto, ma senza ottenere risultati. Menegazzo dopo un gran numero conclude al volo dal limite, ma Visentin in allungo devia perfettamente.
E quindi? E quindi esordio perfetto di Niccolò Taroni sulla panchina del Como. Vittoria entusiasmante contro i Campioni d’Italia in carica e prestazione che dà fiducia ai lariani. L’Inter, al contrario, sembra dover trovare ancora la quadra.
INTER-COMO 0-1
RETI (0-1): 32’ st Gardanini (C).
INTER (4-3-3): Costante 7, Foroni 6, Barcella 6.5, Omini G. 7 (19’ st Palmini 6), Forlani 6.5, Di Carlo 6 (23’ st Puglisi 6), Marchesi 6.5 (19’ st Keqi 6), Ferri 6.5, Castellarin 6 (9’ st Menegazzo 6), Omini P. 6.5, Penta 6.5 (9’ st Vanacore 6). A disp. Coen, Poltronieri, Bagnara, Seghezzi. All. Dellafiore 6.
COMO (4-3-3): Visentin 7, Vernile 6.5, Pisani 6.5, Farsaci 7, Perna 6.5, Nikolli 7, Manfredini 6 (23’ st Insinga 6), Perugini 6.5 (30’ st Deblasio sv), Cauli 7.5 (38’ st Moscato sv), Gardanini 8 (38’ st Tondini sv), Tiozzo 6 (23’ st Rottigni 6). A disp. Bossi, Briccola, Battista, Allaraj. All. Taroni 8.
ARBITRO: Marchesini di Seregno 7.
ASSISTENTI: Urbani di Cinisello Balsamo e Ghini di Pavia.
AMMONITI: Moscato (C).
INTER
Costante 7 Senza la sua parata grandiosa su un tiro da due passi di Gardanini la partita sarebbe potuta andare decisamente peggio. Sul gol può poco: partita da gigante come spesso accade.
Foroni 6 Un po' in affanno, come non lo si vedeva da tanto tempo. Le giornate no ci stanno, per carità, ma con la testa oggi era da un'altra parte. Poco altro oltre a delle corse sulla destra.
Barcella 6.5 Bei passaggi e lanci di prima intenzione, che spesso fungono anche come ottime imbucate per Castellarin. Presenza fissa e importante sulla corsia di sinistra nerazzurra.
Omini G. 7 Bravissimo davanti alla difesa, gestisce bene i tempi di gioco e lancia spesso verso suo fratello gemello. Crea occasioni importanti, tra i migliori in campo per l'Inter. (19’ st Palmini 6).
Forlani 6.5 Un muro come sempre. Svetta di testa sempre per primo, sempre in anticipo, sempre con la foga che lo contraddistingue. Per quanto possibile si adopera anche in impostazione.
Di Carlo 6 Poco lucido in parecchie occasioni, non rischia quasi mai la giocata e non prova a saltare l'avversario per creare superiorità. In generale non una delle sue migliori partite. (23’ st Puglisi 6).
Marchesi 6.5 Fatica un po', come del resto tutta la squadra. Lì in mezzo al campo sulla destra si adopera e recupera palloni, ma gli manca la solita grinta che mette sempre in campo. (19’ st Keqi 6).
Ferri 6.5 Il capitano spostato poco più avanti non riesce a rendere tanto quanto in cabina di regia, quella che è la sua casa. Sarà la giornata no, ma l'Inter fatica un po' a fare tutto.
Castellarin 6 Prova ad adoperarsi come punto di riferimento in avanti, ma le cose non vanno come sperato. Fatica a inquadrare la porta custodita da Visentin, a inizio ripresa viene sostituito. (9’ st Menegazzo 6).
Omini P. 6.5 Si vede ampiamente la connessione tra "geme" con suo fratello Gioele, che lo lancia più e più volte. Lui in alto a destra è sempre imprevedibile e qualitatevole.
Penta 6.5 Torna tra i protagonisti dopo tempo e non delude le aspettative, sempre presente nella manovra offensiva: si rende imprevedibile sulla sinistra. Buona pedina per Dellafiore. (9’ st Vanacore 6).
All. Dellafiore 6 Non il migliore degli esordi, ma nemmeno il peggiore. La sua squadra gira poco, ma siamo solo agli inizi. Serve solo il tempo di oliare gli ingranaggi...
COMO
Visentin 7 Grandissime parate per tutta la partita. Una buonissima parte della vittoria è passata dai suoi guantoni e dai suoi interventi. Tiene a galla il Como anche nei momenti più brutti e pericolosi: gran prestazione.
Vernile 6.5 Parte un po' in sordina, come a doversi orientare nel nuovo campionato e nella nuova squadra. Poi fa una ripresa di alto livello, con grandissime chiusure difensive.
Pisani 6.5 Arriva al tiro nella ripresa e questo la dice lunga su di lui. Si spinge molto lontano dalla sua area di rigore, conseguendo al di là di tutto una prestazione solida e attenta.
Farsaci 7 Un primo tempo di studio, poi si scatena davanti alla difesa. Nella ripresa recupera palla anticipando l'avversario su un passaggio e si invola verso la porta di Costante. Giocatore di quantità.
Perna 6.5 Buona guardia, solidità difensiva e ottima collaborazione con il compagno di reparto Nikolli. Concede poco agli avversari, dimostrandosi sempre calmo e tranquillo in svariate occasioni.
Nikolli 7 Composto. A tratti mostra una strapotenza fisica, come quando dopo pochi minuti recupera palla e in conduzione arriva incontrastato alla trequarti nerazzurra. Praticamente perfetto difensivamente.
Manfredini 6 Si adopera quasi più in fase difensiva che in quella offensiva. Si sacrifica tanto per raddoppiare e contenere la furia di Pietro Omini. (23’ st Insinga 6).
Perugini 6.5 Probabilmente l'indicazione assegnatagli prima della partita era quella di seguire a uomo Ferri. Ci sono ampie possibilità che l'abbia seguito anche negli spogliatoi a fine partita... (30’ st Deblasio sv).
Cauli 7.5 Prestazione ottima, non solo per l'assist. Spalle alla porta lavora egregiamente, in protezione palla è un maestro. E non è finita qua: in progressione è velocissimo. Grandi spunti del bomber lariano. (38’ st Moscato sv).
Gardanini 8 Il migliore della partita. Senza troppi fronzoli, senza se e senza ma. Tocchi quasi impercettibili a nascondere la palla, qualità estrema nei passaggi e nelle imbucate e poi il gol vittoria: signore e signori, il "Mago" Gardanini. (38’ st Tondini sv).
Tiozzo 6 Inizia bene la gara, con tanta voglia, poi si perde un po' col passare dei minuti. Subito due occasioni in area di rigore, ma cade atterra contrastato dal difensore nerazzurro. Uno come lui deve fare di più. (23’ st Rottigni 6).
All. Taroni 8 Esordio indimenticabile sulla panchina del Como Under 16. La vittoria contro l'Inter è un mix perfetto di gestione delle forze, studio dell'avversario e ripartenze perfette.
ARBITRO
Marchesini di Seregno 7 Gestisce la gara con attenzione, senza mai perdere di vista nulla. Fischia quando deve, prestazione ottima.