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Primavera 2

Esordio in categoria rovinato: tre gol in quattro minuti valgono la rimonta più assurda del weekend

Il Lecco gioca bene, segna ma paga a caro prezzo un finale in cui patisce il ritorno di un Vicenza mai domo

Lecco-Vicenza Primavera 2

LECCO-VICENZA PRIMAVERA 2 • Riccardo Meleddu e Jacopo Romio

Chi ha detto che l’esordio non può essere un thriller? Al “Rigamonti-Ceppi” va in scena una partita da maniglia stretta e cuore in gola: Lecco e Vicenza si sfidano in un rodeo di emozioni, sette gol, tre ribaltoni e una sconfitta che pizzica l’orgoglio bluceleste. Finisce 3-4, con gli ospiti veneti capaci di ribaltare nel finale una gara che il gruppo di Mazzoleni aveva messo sui binari giusti. Palle inattive fatali, carattere da vendere e un pubblico d’eccezione in tribuna: ingredienti perfetti per una prima che non si dimentica.

IL PALCOSCENICO DEI GRANDI: OCCHI IMPORTANTI SUL PRIMAVERA
Non era una partita qualunque. In tribuna il presidente Aniello Aliberti, il direttore sportivo Antonio Minadeo, l'allenatore della prima squadra Federico Valente con il vice Montecchio e il preparatore dei portieri Zotti. Accanto a loro diversi giocatori della prima squadra: Ndongue, Dalmasso, Mihali, Papotti e Constant. Un segnale forte: qui il futuro si osserva da vicino. Tra i pali, infatti, c’era anche Tscholl, prestato dalla prima squadra per guidare la retroguardia della Primavera.

RIMONTA E CONTRORIMONTA
Vicenza avanti al 13’: schema da palla inattiva, corner dalla destra e stacco chirurgico di Moscati sul secondo palo. Tscholl sorpreso, 0-1 e doccia fredda. Il Lecco non arretra di un centimetro. Al 26’ Meleddu si prende la scena: ricezione al limite e destro a giro di rara bellezza che bacia l’angolo alla sinistra di Bianchi. 1-1, “Rigamonti-Ceppi” che vibra. Riva e Vergato flirtano con il raddoppio, ma il pari accompagna le squadre al tè. Il copione si accende al 67’: Mazzoleni pesca Polizzi dalla panchina, lui sfonda a destra e mette un cioccolatino in mezzo. Riva in allungo, zampata da centravanti vero e 2-1 Lecco. Sembra l’inerzia buona, invece le palle inattive tornano incubo: al 73’ Poier trova il 2-2 su corner, altra disattenzione pagata a prezzo pieno. Neanche il tempo di riorganizzarsi che al 75’ Romio, con un sinistro fulmineo dal limite, mette il Vicenza avanti. Poker ospite poco dopo: Poier, lasciato solo all’altezza dell’area piccola, appoggia in rete il 2-4. Il Lecco non stacca mai la spina. All’89’ Nova, rientrato in grande stile dopo mesi di stop, fiuta una mischia in area e pesca l’angolino lontano: 3-4 e gara riaccesa in piena Zona Cesarini. Forcing generoso nel recupero, ma il colpo del pari non arriva. Fischio lungo e rimpianti, ma il pubblico capisce e applaude.



IL TABELLINO
LECCOVICENZA 3-4
RETI (0-1, 2-1, 2-4, 3-4): 12' Moscati (V), 26' Meleddu (L), 21' st Riva (L), 32' st Poier (V), 33' st Romio (V), 37' st Poier (V), 43' st Nova (L).
LECCO (3-5-2): Tscholl 5.5, Benvenuto 6, Vergato 6.5 (20' st Nova 7), Meleddu 7.5, Frugnoli 5.5, Bernasconi 5.5, Tondi 6 (20' st Hugony 6), Arena 6, Riva 7 (28' st Lebyad 6), Carminati 6 (20' st Polizzi 7), Fumagalli 6 (40' st Purita sv). A disp. Cerri, Parizzi, Polonioli, Fiore, Santulli, Cosi, Braga. All. Mazzoleni 5.5.
L.R.VICENZA (3-4-1-2): Bianchi 6, Moscati 7 (35' st Rensi sv), Stradiotto 6.5, Binotto 6, Pohrib 6, Minucelli 6 (22' st Catino 6), Broggian 7, Poier 8, Romio 7.5 (35' st Tartaglia 6.5), Picardi 7, Rosa 7.5. A disp. Meneghetti, Rigoni, Randon, Pavanello, Carron, Gashi, Bolzon, Chinellato, Florio. All. Belardinelli 7.
ARBITRO: Framba di Torino 6.5.
ASSISTENTI: Pongan di Biella e Manfredini di Biella.
AMMONITI: Binotto (V), Rosa (V).

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