Primavera 1
13 Settembre 2025
Primavera 1 • Destiny Elimoghale trova il gol del 3-1 e diventa il primo 2009 a segnare in Primavera 1, ma non basta. Juventus-Genoa 3-1 (Foto Cassarà).
Questo Genoa è davvero una corazzata. Dopo la super vittoria contro il Milan, i rossoblù annientano ancora una big. È la volta della Juventus, che non riesce a trovare il secondo successo di fila e trova un pesante ko contro il Grifone per 3-1. I ragazzi di Sbravati rimangono, quindi, ancora imbattuti in questo campionato e guardano tutti dall’alto della classifica. Zulevic, Carbone e Romano sigillano il successo, la Vecchia Signora risponde con il colpo di testa di Elimoghale, che, nonostante la brutta sconfitta, scrive un pezzo di storia, diventando il primo 2009 a segnare in Primavera 1. Suonano le prime sirene di avvertimento per Padoin, che in queste 4 giornate ha racimolato appena 4 punti su 12 disponibili.
Nei primi 10’ sono i padroni di casa del Genoa a rendersi maggiormente pericolosi. La prima scossa è di Grossi al 6’, che prova da fermo da 30 metri a sorprendere Huli tra i pali con un gran destro potente, senza però trovare la porta. Ben più pericoloso è il tentativo in percussione di Romano: s’infila dalla sinistra dentro l’area, apre il destro e cerca il palo lontano, senza trovarlo per una questione di centimetri al 9’. La Juve fatica a superare la propria metà campo, mentre il Grifone vive in quella dei bianconeri, che occupa praticamente a pieno organico, scegliendo spesso la via sulle fasce con Odero ed Albè propositivi. La Juve risponde con qualche tenero cross tagliato da parte di Finocchiaro e Leone, i quali si fanno trovare sempre molto larghi, ma è troppo poco per sorprendere Lysionok. Nonostante la spinta dei rossoblù, regna l’equilibrio: le squadre sono ordinate, le difese perdono i propri riferimenti e bloccano sul nascere le avanzate offensive. Né Lopez né Zulevic (almeno per ora) bussano mai dalle parti dei portieri, faticando ad entrare nel cuore del match. Quando tutti si sarebbero aspettati uno 0-0 all’intervallo, ecco che Zulevic dice la sua al 43’: Carbone, largo a sinistra, recupera un pallone che aveva precedentemente perso, alza la testa e pesca in mezzo con un cross preciso lo slovacco, che prende il terzo tempo, sovrasta Bassino e di testa mette la palla in porta alla sua prima vera opportunità. Come un fulmine a ciel sereno, la Juve si ritrova in svantaggio e con una ripresa che si prospetta in salita.
Passano appena 40 secondi e il Genoa stava per trovare il raddoppio con un gol clamoroso: Romano sulla trequarti vede Albè in zona del dischetto, che riceve e si coordina in rovesciata. Si deve allungare Huli per mettere fuori, in angolo, la palla. Brivido per la Juventus. Il Grifone è scatenato, Zulevic, sugli sviluppi di corner, si rende pericoloso (2’) e Romano, ancora, ci prova con una gran botta dalla distanza (4’) e sfiora una super rete. Ma per vedere il 2-0 è solamente questione di minuti: ancora dalla bandiera il Genoa crea problemi a Madama, Sosna spazza male la sfera dentro l’area di rigore, Carbone ringrazia e con il mancino buca Huli, complica anche la deviazione decisiva di Rizzo. Padoin deve provare a rimediare e cambia i due fantasisti: Elimoghale per Finocchiaro e Merola per Sosna. Pochi istanti dopo le sostituzioni, sono proprio loro due a creare scompiglio dentro l’area del Genoa: Elimoghale calcia forte, Lysionok non trattiene e Merola prova a ribadire dentro, ma la difesa ligure si salva in qualche modo in angolo al 17’. Angolo da cui nascono le polemiche per un rigore voluto dalla Juve: un rimbalzo non favorisce un controllo pulito a Romano, che prende il pallone con l’avambraccio. Per l’arbitro, tuttavia, non c’è nulla. La Juve resta con la testa ferma su quest’episodio, il Genoa, invece, passa avanti, in tutti i sensi: ripartenza fulminea condotta da Doucoure, serve Romano, che se la sposta sul destro e colpisce Huli sul primo palo. Questo secondo tempo è la fiera del gol, adesso è la volta buona per Madama: cavalcata sulla destra di Bamballi con cross perfetto sulla testa di Elimoghale, perso sia da Doucoure sia da Nsingi Bateka, che trova la rete del 3-1. Elimoghale diventa, così, il primo 2009 della storia della Primavera 1 a segnare un gol. Inevitabilmente, la Juve cerca il tutto per tutto. Ancora una volta, Elimoghale prova a seminare il panico in area e viene leggermente toccato dallo stesso Doucoure: Padoin chiede il rigore, l’arbitro estrae il secondo giallo per il tecnico bianconero (già ammonito per la situazione del presunto tocco di braccio di Romano) e viene espulso. Nel finale, la Juve colpisce anche una traversa con Djahl, che cercava fortune in mezzo; poi Galvano in contropiede salta Rizzo e sfiora il poker, Bassino salva sulla linea al 44’.
Non c'è più tempo, il triplice fischio del direttore di gara consegna i tre punti, e la vetta temporanea della classifica, al Genoa, che ferma meritatamente la Juventus e rimane ancora imbattuta. Si può già parlare di crisi Juve? Ciò che è certo, è che i bianconeri faticano a creare e ad avere un equilibrio difensivo: Padoin deve rimettere le cose nel posto giusto al più presto.
GENOA-JUVENTUS 3-1
RETI (3-0; 3-1): 43' Zulevic (G), 7' st Carbone (G), 21' Romano (G), 28' st Elimoghale (J)
GENOA (3-4-2-1): Lysionok 6, Doucoure 6.5, Klysis 6.5, Celik 6, Odero 6.5 (23' st Nsigi Bateka 6), Lafont 6.5, Grossi 7 (33' st Dodde 6), Albè 7, Carbone 8 (23' st Mendolia 6), Romano 7.5 (46' st Taieb sv, Zulevic 7 (33' st Galvano 6). A disp. Baccelli, Spicuglia, Pallavicini, Arata, Gibertini, Ndulue. All. Sbravati 7.
JUVENTUS (3-4-2-1): Huli 5.5, Bamballi 5.5, Bassino 5.5, Rizzo 5.5, Leone 6 (27' st Djahl 6), Boufandar 6, Milia 6, Contarini 5.5 (37' st Grelaud 6), Sosna 5 (8' st Merola 6), Finocchiaro 6 (8' st Elimoghale 7), Lopez 5 (37' st Biggi 6). A disp. Nava, Durmisi, Badarau, Vallana, Mazur. All. Padoin 5.
ARBITRO: Frasynyak di Gallarate 5.5.
COLLABORATORI: Cavalli di Bergamo e Li Vigni di Seregno.
AMMONITI: 25' Celik (G), 38' Odero, 6' st Rizzo (J), 12' st Merola (J), 30' st Grossi (G).
GENOA
Lysionok 6 Ha praticamente guardato la partita dalla sua porta. Si sporca i guantoni solo di rado: nel primo tempo è completamente disimpegnato, nella ripresa compie qualche intervento, anche se davvero poco data la poca mole offensiva prodotta dalla Juve.
Doucoure 6.5 Ottima prestazione per il centralone rossoblù, il quale ha anche contribuito al risultato con l'assist per il 3-0 di Romano. Peccato per la marcatura non perfetta sulla rete di Elimoghale, lasciato troppo solo per trovare lo specchio di testa. Tuttavia, non cancella la gran partita del 5 genoano.
Klysis 6.5 Con lui non si passa. Dietro è una garanzia: lui contrassegna il territorio, Lopez fatica tantissimo nel tentare di liberarsi del suo stretto controllo.
Celik 6 Come braccetto di sinistra ha svolto tutti i suoi compiti nella maniera migliore. Abile nello scaricare velocemente e precisamente il pallone e nel limitare le avanzate di Leone, sempre portato sull'esterno. Ha pesato sulla misura delle scelte, poi, il cartellino giallo preso dopo 25' del primo tempo, ma è stato abile a far prevalere l'intelligenza.
Odero 6.5 Un treno infermabile sulla destra. Svolge una doppia fase continua e costante, attaccando con forza gli spazi, superando di gran lunga Leone che non può sempre stagli dietro e difendendo chirurgicamente in ogni situazione.
23' st Nsigi Bateka 6 Entra e dopo pochi minuti si perde di vista Elimoghale, che non segue attentamente. Tuttavia, la sua prestazione cresce nel finale, dando manforte al reparto quando la Juve tenta il tutto per tutto.
Lafont 6.5 Vederlo gestire il pallone con così tanta calma e freddezza è un piacere per gli occhi: il suo lavoro di equilibratore del reparto è fondamentale in uno schieramento come questo. I trequartisti bianconeri cercavano di pressarlo per fargli perdere qualche tempo di gioco, ma lui è stato abile nel muoversi benissimo con il corpo, così da liberarsi degli avversari.
Grossi 7 Giocatore totale. In mezzo al campo fa un po' tutto: tira, recupera, si inserisce e difende. Meglio di così? Impossibile. Con le sue percussioni spaventa la Juve e con le sue conclusioni fa gelare il sangue a Huli. Il gol non arriva per una questione di centimetri.
33' st Dodde 6 Sbravati lo chiama in causa per ritrovare un pizzico di ritmo ed imprevedibilità in più. Ci riesce a sprazzi, anche perché il Genoa deve difendere il vantaggio e lui, con il suo sacrificio, aiuta.
Albè 7 L'arma in più in questa gara per il Genoa. Sulla sinistra è stato tanto funambolico quanto difficile da leggere per la difesa bianconera, sempre in affanno per provare a marcarlo. Leone fatica a stagli dietro, lui si prende tutto il campo e attacca dal 1' al 95'. Per poco non trovava il gol dell'anno in rovesciata.
Carbone 8 Prima l'assist per l'1-0 con un cross al bacio per Zulevic, poi la rete del raddoppio con il mancino. In una solo aggettivo: perfetto. Ma è una perfezione che va al di là della mera estetica, al suo interno c'è determinazione, che ha dimostrato in entrambe le occasioni sia recuperando il pallone sia calciando forte e credendoci al momento del suo gol e tanta voglia di essere decisivo. Tutto questo era presente.
23' st Mendolia 6 Si vede soprattutto sul finale, con quel contropiede ben gestito, in cui ha servito con i tempi giusti Galvano, che però non trova il gol. Doveva fare questo: alzare la squadra e far correre il più possibile gli avversari.
Romano 7.5 Sembrava indossare lo smoking rossoblù per quanto è stato elegante. Ogni giocata la pensa prima, tutti i palloni arrivano sempre a destinazione, non risultando mai fuori posizione. Il gol è bello e furbo: inganna con una serie di sterzate Bamballi e poi buca Huli proprio sul primo palo. 46' st Taieb sv
Zulevic 7 Per 42' si vede con il contagocce, poi si accende all'improvviso e segna il gol più importante della partita: il primo, quello che dà il via alle danze genoane. Nella ripresa, comunque, bussa alla porta di Huli, sfiorando anche la doppietta. Nonostante non sia entrato subito in partita, dimostra di non aver mai perso fiducia e lucidità.
33' st Galvano 6 Gioca qualche sgocciolo finale e per poco non s'iscriveva sul tabellino dei marcatori con quel tiro che si è fermato sulla linea di porta. Bravo a saper sfruttare le occasioni.
All. Sbravati 7 Questo Genoa ha cominciato benissimo e gran parte del merito è ovviamente suo. Con le sue giocate semplici ma efficaci e una difesa molto alta quanto attenta è già riuscito ad ingabbiare diverse big, ora la Juventus. I fantasisti sono il fiore all'occhiello di questa squadra, che sta codificando ogni principio di gioco e rischia di essere una delle sorprese dell'anno.
JUVENTUS
Huli 5.5 Se sui primi due gol ha pochissime responsabilità, sul terzo, invece, si fa trovare impreparato nella copertura sul suo palo, dove avrebbe sicuramente potuto fare meglio. Tuttavia, è l'ultimo dei responsabili del ko bianconero.
Bamballi 5.5 A parte il bell'assist per Elimoghale, per cui vale un mezzo voto in più, sono state enormi le difficoltà che ha incontrato nel corso del match. Due dei tre gol nascono su qualche sua titubanza: sul primo, perde il pallone, che regala a Carbone; sul terzo, invece, temporeggia troppo e lascia spazio a Romano per calciare in porta. Nonostante l'ottimo accompagnamento, non sempre, quindi, prende le scelte giuste.
Bassino 5.5 Sta recuperando la forma migliore dopo il lungo infortunio, ma in questa gara fatica. Si fa completamente sovrastare sul gioco aereo da Zulevic, il quale prende il terzo tempo e butta di testa il pallone. Il capitano della Juve, poi, si rende protagonista nel finale salvando sulla linea il tiro di Galvano, non sposta, comunque, di molto il giudizio complessivo.
Rizzo 5.5 Sfortunatissimo nella deviazione provvidenziale sul tiro, che diventerà poi gol, di Carbone. Tra i tre difensori è forse il migliore, soprattutto sul gioco palla a terra e su qualche scelta individuale di rottura della linea, anche se da quel lato Odero e lo stesso Carbone penetrano spesso in area.
Leone 6 Stare dietro ad Albè è un compito difficile per chiunque, specie per lui che non è propriamente un quinto. Davanti, ovviamente, crea le occasioni migliori con qualche cross tagliato e uno squillo con il mancino. In ogni caso, ci prova. Esce poi stremato e con qualche dolore.
27' st Djahl 6 Un buon ingresso, che ha dato freschezza e ritmo alla Juve sul centrodestra. Colpisce, seppur in modo fortuito, anche una traversa, nel tentativo di ributtare di testa dal fondo il pallone. L'algerino può essere un'ottima soluzione da schierare a partita in corso con le difese bloccate.
Boufandar 6 Un paio dei suoi strappi e diversi palloni recuperati sulla mediana. Il suo, come sempre, lo fa, in questo caso, tuttavia, non è riuscito a fare quel qualcosa in più per sorprendere Grossi e Lafont.
Milia 6 Si abbassa spesso sulla linea difensiva sul lato destro per cercare di sviluppare dal basso la manovra. Sono tanti, infatti, i palloni che passano tra i suoi piedi, è mancata però la giocata verticale.
Contarini 5.5 Contro il suo passato fa il massimo sulla fascia mancina. Limita a sprazzi Odero, che si sovrappone spesso da quella parte. Padoin, nella ripresa, decide di bloccarlo sulla fascia, cercando di limitare le avanzate genoane.
37' st Grelaud 6 Si vede poco. Padoin punta sulla sua velocità nel finale nel tentativo di battere sulla freschezza il Genoa. Tuttavia, il belga non ne ha occasione.
Sosna 5 Il più in ombra dei suoi insieme a Lopez. Sulla trequarti non riesce mai a trovare la posizione migliore per entrare in partita, finendo così per essere dimenticato. Sfortunato e poco preciso in occasione del 2-0, quando sbaglia il rinvio e regala il pallone da pochi passi a Carbone.
8' st Merola 6 Entra bene, anche se prende subito un giallo per una trattenuta. In una delle poche occasioni della Juve si fa sentire e sfiora il gol, dimostrando comunque un certo fiuto per le occasioni interessanti.
Finocchiaro 6 Rispetto alla gara contro la Cremonese, gioca molto più largo e viene meno dentro il campo, sia per scelta che per meriti degli avversari, che non concedono spazi interni. In questo modo, tenta di sorprendere la difesa del Genoa perlopiù con cross e qualche timido tiro. Troppo poco per sorprenderla. Resta, comunque, una delle poche fonti offensive della Juve in quest'occasione.
8' st Elimoghale 7 Ridà un briciolo di speranza. La sua freschezza e la sua creatività sono state una boccata d'aria per la Juventus, che si è aggrappata a lui per provare una rimonta insperata. Grazie al suo colpo di testa, diventa il primo 2009 a segnare in Primavera 1. Un gol che resterà nella storia per questo, poco da fare invece sul match.
Lopez 5 Partita difficilissima per lo spagnolo, alla prima da titolare in campionato. Padoin ci punta dopo gli ottimi ingressi e il gol decisivo contro la Cremonese nell'ultima, in questo caso non si ripete. Non trova mai spazi per tirare e perde ogni duello contro i difensori del Genoa: gara complicata a dir poco.
37' st Biggi 6 Ha poco tempo per entrare nel vivo delle azioni e, infatti, si vede molto poco. Lotta e cerca di farsi vedere tra le linee a mo'di falso 9, però il cronometro scorre veloce.