Primavera 1
13 Settembre 2025
INTER PRIMAVERA • Alessandro Nenna, prestazione top nel pari nerazzurro contro il Parma
Il classico pareggio che scontenta? Nossignore, perchè dello 0-0 tra Inter e Parma i ducali hanno tutto per esserne contenti. Perchè vuol dire rimanere lì, a sognare, a mettersi in cascina punti preziosi per il cammino, perchè vuol dire imbattibilità dopo un mese di campionato e perchè significa che gli ingranaggi della squadra di Corrent girano bene eccome. Di contro, invece, la macchina nerazzurra di Benny Carbone dopo la prima giornata - esclusa la vittoria della Supercoppa - sembra essersi inceppata anzitempo: 5 punti in 4 partite e la vittoria che manca dal 16 agosto e da quell'1-0 al Monza. Se non altro il pari odierno restituisce qualche certezza difensiva, ma rende ben presente il tintinnio del campanello d'allarme: a Interello qualcosa non va e serve cambiare musica quanto prima.
Un pò come guardarsi allo specchio e mormorarsi, nemmeno troppo a bassa voce, che si può sempre fare meglio; specialmente se proprio davanti a te hai chi contro ogni pronostico sta facendo non bene, di più. È questo l'incipit, è questo il diktat di Inter e Parma. Perchè i nerazzurri a questa quarta giornata arrivano reduci dal ko con la Fiorentina e da un punto nelle ultime due gare prima della sosta per le nazionali. E la squadra di Benny Carbone, tornando allo specchio, vede i crociati di Corrent - neopromossi - che di punti ne hanno ben 7, gravitano a contatto con l'élite del campionato grazie a due vittorie consecutive e sono autori di un inizio di stagione superlativo.
Al tasto play della partita è però l'Inter a cercare il predominio quantomeno nel palleggio, con il solito Cerpelletti in cabina di regia e la giovanissima coppia Nenna-Bovio al centro della difesa. Prima occasione proprio per i nerazzurri con Marello che al limite si coordina ma colpisce male, palla che diventa buona in area per Lavelli che la gira, deviata in corner (7'). Preso contatto col termometro e toccato con mano il match i ducali escono allo scoperto, subito con una grandissima occasione (17'): nasce tutto dai piedi di Ciardi che sventaglia in area, liscia Nenna e raccoglie Cardinali che va col sinistro ma colpisce solamente l'esterno della rete. Risponde poco più tardi Marello da punizione: sinistro a giro insidioso respinto prontamente da Astaldi (25'). Al 34' invece è Lavelli a sparare altissimo sul tiro respinto di Venturini.
Quello del terzino nerazzurro però rimane l'ultimo acuto del primo tempo interista, perchè è il Parma a guadagnare in terreno e in intensità col passare dei minuti, sino ad arrivare all'occasione colossale proprio al tramonto del primo tempo (45'): suggerimento dalla destra per la rovesciata folle di Tigani destinata allo specchio, sulla traiettoria si inserisce involontariamente Ciardi che devia il pallone sul palo, poi disinnescato in qualche modo dalla retroguardia interista.
Tasto play anche alla ripresa e nessun cambio, nè dal lato di un Inter che deve necessariamente fare di più per mettere in difficoltà un avversario in fiducia come il Parma, nè proprio da parte ducale, dove Corrent e i suoi proseguono sull'onda lunga di un primo tempo giocato a buonissimi ritmi. Passano quattro minuti e Marello - sempre lui per i nerazzurri - ci prova di nuovo da calcio piazzato ma senza centrare lo specchio della porta. Primo sintomo di un secondo tempo in cui sono i ragazzi di Carbone a spingere maggiormente sull'acceleratore, costringendo il Parma ad abbassare il proprio ritmo e raggio d'azione.
L'Inter lo sente e infatti ecco la mano alla panchina con un triplo cambio: fuori Della Mora, Zarate e Lavelli, dentri Ballo, Vukoje ed El Mahboubi. E subito i primi effetti con Iddrissou a guidare la ripartenza e poi il filtrante per Vukoje che a tu per tu calcia debole e centrale, blocca facile Astaldi (22'). Il match però nei minuti successivi ristagna, gli spazi intasatissimi e allora ecco che le ripartenze possono essere la chiave. Prova a guidarla Nwajei per il Parma, percussione sulla sinistra e poi sinistro secco che Taho è bravissimo ad alzare in corner con la manona di richiamo (40'). Ma di fatto è questo e poco altro, in un match in cui a farla da padrona sono le difese più che gli attacchi. E il risultato vien da sè: uno 0-0 che rallenta ulteriormente la corsa dell'Inter e che restituisce altre certezze ad un Parma, che da questa sfida esce con un altro mattoncino potenzialmente pesantissimo per la permanenza in Primavera.
INTER-PARMA 0-0
NTER (4-3-3): Taho 6.5, Della Mora 6 (22' st Ballo 6), Nenna 7.5, Bovio 7, Marello 6.5, Venturini 6.5 (40' st Moressa sv), Cerpelletti 6, Zarate 5.5 (22' st Vukoje 6.5), Iddrissou 6, Lavelli 5.5 (22' st El Mahboubi 6), Pinotti 6 (32' st Romano sv). A disp. Pentima, Conti, La Torre, Kukulis, Mackiewicz, Williamson. All. Carbone 6.
PARMA (4-2-3-1): Astaldi 6.5, Mena Martinez 6, Conde 7, Drobnic 6.5, D'Intino 6, Tigani 7, Konate 6.5, Ciardi 7 (27' st Balduzzi 6), Vranici 6 (14' st Nwajei 6.5), Cardinali 6.5 (45' st Chimezie sv), Mikolajewski 5.5 (14' st Avramescu 6). A disp. Casentini, Pajsar, Castaldo, Diop, Marchesi, Cozzolino, Mengoni. All. Corrent 6.5.
ARBITRO: Gauzolino di Torino 7.
ASSISTENTI: Manzini di Voghera e Nechita di Lecco.
AMMONITI: Cerpelletti (I), Pinotti (I), Vukoje (I), D'Intino (P), Ciardi (P), Nwajei (P).