Lo stadio di San Siro è di proprietà del Comune di Milano
Circa il destino dello stadio di San Siro le parole negli ultimi anni si sono sprecate. Ora la svolta è reale, scritta nero su bianco da una voce che conta. Beppe Sala, sindaco di Milano, ha annunciato l’accordo con Inter e Milan per la vendita dello storico impianto. E l’ha fatto martedì 16 settembre, ai microfoni di RTL 102.5, con un messaggio che suona come un fischio d’inizio: «Lo stadio deve essere pronto entro il 2031 per gli Europei». Cronometro avviato, cinture allacciate: Milano accelera.
IL CUORE DI SAN SIRO TORNA A BATTERE FORTE San Siro non è solo cemento e gradoni: è memoria, cori, finali, notti da brividi. Eppure, per restare al passo con l’Europa, serviva una sterzata. L’accordo annunciato dal sindaco mette Inter e Milan davanti alla responsabilità – e all’opportunità – di ridisegnare la loro casa comune. Obiettivo? Uno stadio moderno, efficiente, all’altezza degli standard internazionali, capace di far vivere lo spettacolo sul campo e fuori, 365 giorni l’anno. La posta in palio? Consegnare a Milano e al calcio italiano un impianto all’altezza del palcoscenico continentale.
COSA CAMBIA PER INTER E MILAN Con la vendita dello stadio alle due società, Inter e Milan entrano nell’era della piena responsabilità gestionale dopo anni di ipotesi e di parole. Significa autonomia nelle scelte, tempi più rapidi, investimenti indirizzati con precisione da chi il campo lo vive ogni settimana. È il passaggio dal «prestito» alla «proprietà» dall’affitto alla visione industriale. Come in una ripartenza perfetta: intercetto, verticalizzazione e finalizzazione.
MILANO AL CENTRO: CITTÀ, TIFO, FUTURO Cosa significa tutto questo per la città? Opportunità economiche, riqualificazione urbana, lavoro, turismo. Per i tifosi, un luogo più confortevole e coinvolgente, dove lo spettacolo non si ferma al novantesimo. Per le istituzioni, la chance di presentarsi in Europa con un progetto credibile e tempestivo. La palla ora rotola veloce: il traguardo è chiaro, la direzione anche. L’intesa con Inter e Milan è il primo step; ora si entra nella fase in cui contano i dettagli, i tempi e la capacità di tenere il ritmo. Come una squadra che difende il risultato e cerca il raddoppio, Milano sa che la gestione del vantaggio è tutto.
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