Quante volte lo abbiamo detto? Le partite si vincono a centrocampo. E allora, quando una società come l’Enna va a pescare un profilo come Michael Vitali, nato nel 2006, dal settore giovanile del Milan, è lecito alzare il sopracciglio e chiedersi: siamo davanti alla classica scommessa sul futuro o a una mossa già da 3 punti? La risposta, per come arriva l’ufficialità del club gialloverde, profuma di progetto serio e di intuizione calcistica. Perché il ragazzo non porta solo freschezza: porta un bagaglio costruito nelle migliori accademie e una versatilità che fa gola a qualsiasi allenatore.
DALLE RADICI ROSSONERE AL SALTO TRA I GRANDI Il percorso di
Michael Vitali affonda nel prestigioso vivaio del
Milan una volta arrivato dall'
Aldini. Non un passaggio fugace: ha attraversato tutti i livelli della formazione rossonera, imparando a leggere le partite come si legge un romanzo di quelli che restano. Nel settore
giovanile del
Milan si cresce a pane e dettagli: postura del corpo, tempi d’uscita, occupazione degli half-spaces, scelta della giocata giusta al momento giusto. È lì che il classe 2006 ha limato
tecnica e
tattica, mettendo insieme un kit di attrezzi che oggi lo rende appetibile. Terminato il ciclo in rossonero, il centrocampista lombardo ha mosso i primi passi nel calcio dei grandi approdando alla
Feralpi Salò, con la quale ha collezionato alcune panchine in Serie C oltre a 22 presenze nel campionato Primavera 2 più altri 2 gettoni ai play out. Uno step che dice due cose: che la struttura c’è, e che il ragazzo ha già assaggiato un contesto in cui la competizione si misura con i nervi saldi e non solo con il talento.
IDENTIKIT TECNICO: MEZZALA ELASTICA, ESTERNO ALL’OCCORRENZA Le caratteristiche? Un centrocampista con gambe e testa, capace di interpretare più ruoli e di modellarsi sull’esigenza del momento. La sua
versatilità gli consente di agire da interno, di ricamare gioco tra le linee, ma anche di allargarsi e fare l’
esterno quando la partita lo chiama sulla fascia. È il classico profilo che ti aggiusta gli equilibri tattici: se serve coprire, copre; se c’è da strappare, strappa; se occorre cucire, cuce. Un coltellino svizzero in tasca al mister, utile dal primo all’ultimo minuto.
LA STRATEGIA DELL’ENNA: GIOVANI, IDEE CHIARE E PRESENTE DA NON TRASCURARE Questa operazione di mercato illumina la rotta dell’
Enna: puntare su
giovani di prospettiva capaci di coniugare margini di crescita e immediate garanzie tecniche. Non è un controsenso, è una filosofia. Investire su un 18enne con la solidità di una formazione d’élite come quella del
Milan e l’esperienza recente alla Feralpi Salò significa assicurarsi un elemento che può crescere dentro la squadra, ma che nel frattempo tiene il campo con affidabilità. La dirigenza gialloverde lo ha detto a chiare lettere con i fatti: piena soddisfazione per l’affare e tassello importante nel progetto tecnico. Tradotto dal calcese: qui non si lancia la moneta, qui si costruisce.
DENTRO IL GIOCO: COSA CAMBIA PER I GIALLOVERDI Mettere dentro
Vitali significa avere un jolly per alternare moduli e principi senza perdere
identità. Vuoi densità centrale? Lui occupa la zona, accompagna l’azione, aggredisce in riaggressione. Vuoi ampiezza e gamba sulle corsie? Si allarga, crea la superiorità, accompagna l’onda come un
esterno di spinta. È un profilo che alza il tasso di
letture corrette, il famoso «saper stare in campo» che spesso fa la differenza quando la partita si sporca e i dettagli diventano granelli decisivi.
SICILIA, TERRA DI TALENTI: UN APPRODO CHE PUÒ DIVENTARE TRAMPOLINO L’arrivo in
Sicilia non è un semplice cambio di maglia: è una tappa che può trasformarsi in
trampolino. L’
Enna punta deciso sulla valorizzazione dei
giovani, e la scelta di affidarsi a un prodotto del
Milan, temprato poi all’
Union Brescia, certifica una visione chiara. Il contesto giusto, la fiducia dell’ambiente, la pazienza operosa del lavoro quotidiano: sono questi gli ingredienti che possono far lievitare un talento fino a farlo diventare riferimento stabile nello spogliatoio. E quando l’investimento coincide con la possibilità di incidere subito, la miscela diventa esplosiva – in senso calcistico, s’intende. In una rosa che vuole correre,
Vitali può essere il giocatore che detta il ritmo: pausa quando bisogna respirare, verticalità quando si può colpire, copertura quando serve mettere il catenaccio alle porte avversarie.