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Serie A

L'Inter trionfa e Pio Esposito fa impazzire i tifosi: anche in Champions è nata una stella

Una serata magica alla Johan Cruyff Arena con il giovane talento che si fa largo nel firmamento nerazzurro

AJAX-INTER CHAMPIONS LEAGUE - FRANCESCO PIO ESPOSITO

AJAX-INTER CHAMPIONS LEAGUE - FRANCESCO PIO ESPOSITO

In un clima elettrico, al Johan Cruyff Arena mercoledì 17, non è stato solo il 2-0 dell'Inter sull'Ajax a catturare l’attenzione, ma soprattutto la prova di un giovane talento che ha trasformato il suo debutto in Champions League in un momento da incorniciare. Parliamo di Francesco Pio Esposito, prodigio nerazzurro classe 2005, che ha conquistato il palcoscenico europeo con la grinta e la personalità che si addicono a un veterano. Esposito non ha solo sostituito un gigante come Lautaro Martinez, fermato da un problema alla schiena, ma ha dimostrato sul campo di meritare quel posto in campo, facendo vivere ai tifosi un anticipo del futuro dell’Inter. Un'altra tappa del suo percorso di crescita dopo l'esordio in Serie A dello scorso 31 agosto nel match contro l'Udinese.

UN ESORDIO DA URLO
Nato nel 2005, Pio Esposito ha compiuto appena 20 anni a giugno, ma la sua crescita è stata vertiginosa. Lo scorso anno giocava (e segnava visti i 19 gol in 39 partite tra campionato e play off) in Serie B con lo Spezia e ora si trova a confrontarsi con le stelle più luminose d’Europa. Nella partita di Amsterdam ha giocato 90 minuti intensi, con 47 passaggi completati, tre tiri e la creazione di altrettante occasioni per i compagni, oltre a vincere sei degli undici duelli aerei affrontati. Il dato significativo? Un impatto che supera la semplice statistica: ha destabilizzato la difesa olandese, dimostrando maturità e carattere, tanto da essere elogiato come un «vero uomo» dallo stesso allenatore Cristian Chivu, alla sua prima esperienza in panchina in Champions.

IL FUTURO DELL'ATTACCO NERAZZURRO
Non è un caso che l’Inter abbia deciso di puntare su di lui, con molti esperti pronti a sostenere che il giovane Esposito abbia tutte le carte in regola per contendere il posto a campioni affermati come Lautaro Martinez e Marcus Thuram. Dopo un Mondiale per Club in cui si è già messo in mostra, il classe 2005 è sembrato pronto per questo salto di qualità. La sua versatilità è notevole: bravo di testa, abile sia con il destro che con il sinistro, capace di adattarsi senza perdere efficacia. L’asticella si alza, e la concorrenza nelle gerarchie dell’attacco nerazzurro si fa agguerrita. Gli addetti ai lavori sottolineano come sia indispensabile accantonare le precauzioni eccessive legate all’età, prendendo esempio da fenomeni emergenti come Yamal, Musiala e Bellingham.

MOMENTI DI EMOZIONE E CONSAPEVOLEZZA
Dopo il match, Esposito ha raccontato la suggestione di sentire l’inno della Champions League dal vivo: «Ho realizzato un sogno d’infanzia. Quando l’inno è partito, ho pensato a tutte le volte che lo ascoltavo con la mia famiglia. È stata una sensazione incredibile» ha detto con sincerità. Nonostante la giovane età, non manca l’umiltà: «Posso migliorare tanto, guardo a giocatori come Edin Dzeko che stimo molto», ha confessato il giovane attaccante, deciso a mettere ogni energia per crescere ulteriormente. Con questa prova di forza e con un giovane talento come Francesco Pio Esposito pronto a fare il salto definitivo, l’Inter si presenta ai nastri di partenza della Champions League 2025-2026 con rinnovate ambizioni e una squadra più matura e competitiva. Un mix che può regalare ancora grandi emozioni ai tifosi nerazzurri.

LA VITTORIA E LA MATURITA' DI SQUADRA
Non è stata solo una vittoria di risultato per l’Inter, ma anche una dimostrazione di maturità collettiva. Come sottolineato dal tecnico Christian Chivu, la squadra ha dominato la gara, limitando l’Ajax a pochi passaggi tra difensori e portiere, con un pressing attento e coraggioso nel uno contro uno. L’esperienza e la determinazione sono emerse con decisione: «Abbiamo mostrato carattere e siamo riusciti a fare nostre situazioni importanti» ha detto l’allenatore interista evidenziando il cambio di passo nervoso e mentale dei nerazzurri dopo un periodo difficile in campionato. In questa prima partita è stato decisivo anche il contributo di Hakan Calhanoglu, che con due assist su calcio d’angolo ha confezionato i gol di Marcus Thuram, decisivo con una doppietta.

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