Domanda a bruciapelo: quanto può cambiare la traiettoria di un giovane difensore quando arriva la chiamata che profuma di Mondiale? Christian Corradi lo sta scoprendo adesso, perché ha scritto una pagina storica per il Trento di Serie C: il classe 2005 è stato convocato dal CT Carmine Nunziata per i Mondiali Under 20, in programma dal 27 settembre al 19 ottobre in Cile. È il fischio d’inizio di un viaggio che promette di far rumore, una vetrina prestigiosa dove si misurano le migliori selezioni giovanili del globo e dove gli Azzurrini, vicecampioni del mondo in carica, sanno già come si sta in alta quota.
LA CHIAMATA CHE CAMBIA IL PASSO C’è un prima e un dopo, quando arriva il messaggio del commissario
tecnico. Per
Corradi il «dopo» comincia con un biglietto per il Cile e con un gruppo D che profuma di
sfide vere: esordio il 28 settembre contro l’
Australia, poi
Cuba e infine
Argentina. Un girone che è un crash test da grande, la classica serie di tornanti dove servono lucidità, timing negli interventi e quella fame di
campo che i difensori di prospettiva devono avere nel DNA. La
convocazione firmata da
Carmine Nunziata racconta tanto, anzi tutto: questo ragazzo è pronto a entrare in un contesto competitivo, a misurarsi con attaccanti e ritmi che non perdonano la minima disattenzione.
PERCHÉ È UNA PAGINA STORICA PER IL TRENTO Non capita tutti i giorni che un calciatore del
Trento venga catapultato su un palcoscenico
mondiale con la maglia azzurra. Ecco perché questa è una pagina storica: perché amplifica il valore di un percorso, certifica il lavoro quotidiano e mette il
club sotto i riflettori giusti. Quando un
difensore classe 2005 entra in una lista
Mondiale, il messaggio è semplice: il vivaio produce, la
crescita è reale, e la
città può gonfiare il petto. Per
Trento è come vedere il proprio gioiello salire sull’aereo con le valigie piene di sogni e di tackle puliti, pronto a giocarsela contro tradizioni calcistiche di peso.
IL CONTESTO: AZZURRINI VICECAMPIONI, AMBIZIONI DA CONFERMARE Essere
vicecampioni del mondo in carica non è un dettaglio da pie’ di pagina. Significa presentarsi in
Cile con un’aura da squadra da battere, con aspettative che non puoi dribblare. Gli
Azzurrini sanno come si costruisce un percorso lungo, come si amministrano le energie tra una gara e l’altra, e in che momento affondare il colpo. In questo quadro,
Corradi entra in uno spogliatoio abituato a giocare per qualcosa che conta. È la situazione ideale per un
difensore: crescere dentro una struttura competitiva, respirare la
pressione buona e imparare a stare dentro la partita come dentro una tana, uscendo quando serve con il tempo perfetto.
IL RUOLO DEL CT CARMINE NUNZIATA Una
convocazione è anche un segnale
tecnico:
Carmine Nunziata ha chiamato
Corradi perché intravede
caratteristiche utili al progetto
Azzurrini. Il CT sa cosa chiede a un centrale moderno: letture pulite, primo passo sulle seconde palle, testa alta nella prima costruzione e cattiveria agonistica senza oltrepassare la linea. Entrare nelle rotazioni di un commissario
tecnico significa farsi trovare pronti, alzare l’asticella nell’allenamento, metabolizzare principi e dettagli. Per un
difensore giovane, è oro colato:
campo, allenamenti di livello, confronto con coetanei che corrono forte. È come allenarsi con pesi maggiorati: quando li togli, voli.
COSA SIGNIFICA PER CORRADI: IDENTITÀ, PERSONALITÀ, OCCASIONE Un
Mondiale Under 20 è una cassa di risonanza. Per
Corradi è l’occasione di definire la propria
identità: marcatura stretta quando il pallone scotta, pulizia nei rinvii, coraggio nell’uscita palla al piede, leadership silenziosa che si sente anche a metri di distanza. Le vetrine prestigiose non perdonano ma premiano: ogni intervento è una firma, ogni duello aereo è un curriculum aggiornato in tempo reale. Il calendario dal 27 settembre al 19 ottobre in Cile non è solo una sequenza di date: è una maratona dove servono gambe, testa e, sì, anche un pizzico di sana incoscienza. È soprattutto è anche questo il palcoscenico dove si diventa adulti calcisticamente.