Under 17 A-B
21 Settembre 2025
Under 17 A-B - Thomas Corigliano e Giacomo Urbano aprono le danze con due gol splendidi il primo tempo contro il Genoa. JUVENTUS-GENOA 4-1
A Vinovo scende in campo una Juve stellare. Una vittoria schiacciante nello scontro diretto delicatissimo con il Genoa: il 4-1 dei padroni di casa cancella ogni spiraglio di speranza del Grifone, che cadono per la prima volta in questo campionato. Corigliano, Urbano, Paonessa e Santa Maria si trasformano in una versione super e sigillano i tre punti. Non basta il guizzo di Brizzolari ai liguri per sperare in una clamorosa rimonta. Con questo trionfo, Madama vola al primo posto in classifica, condiviso con il Torino e il Modena.
Con leggero ritardo, comincia la partita. Per questo big match, la Juventus si schiera in campo sotto una veste ultra-offensiva, con un 4-2-4 in fase di costruzione: Giaretta tra i pali, linea difensiva a quattro composta da Rigo, Osakue, Demichelis e Carfora; Brancato e Giambavicchio come play davanti alla retroguardia; davanti Aresini inizia larghissimo a sinistra e, dall’altro lato, Corigliano, si prende più licenze per accentrarsi; formano il duo d’attacco Paonessa e Urbano. Assente Davide Marchisio. Il Genoa di Mimmo Criscito risponde con un classico 4-3-3: in porta Costoli; da sinistra verso destra completano la difesa Mandirola, Saladino, Damonte e Toure; Tanti è il vertice basso, ai suoi lati Scaglione e Fazio; tridente offensivo composto da Longobardi, Consoli e Cozzolino, unica punta.
La Juve parte a mille all’ora: dopo nemmeno 40’ secondi, Urbano si scalda e spaventa Costoli con una bella girata con il mancino, ma il portiere genoano blocca in presa sicura. I primi 5’ minuti sono tutti a tinte bianconere. Tra calci d’angoli conquistati e un paio di guizzi, Madama si affaccia a più riprese dentro l’area avversaria, azionando il motore di Rigo sulla destra e quello creativo di Corigliano. Tutto d’un tratto, ecco il Genoa. Chi se non Scaglione poteva creare la prima vera occasione del match: un destro a giro diretto all’incrocio all’11’, che costringe Giaretta a compiere il miracolo. Chi comanda il pallino del gioco è la Juventus, con un possesso palla avvolgente soprattutto sulla catena di destra, molto più che attiva. La gara è vivace, entrambe le squadre fiutano l’odore del gol, ma ne sentono solamente l’odore. Almeno fino al 20’, quando Corigliano si accentra improvvisamente e buca Costoli con un diagonale mancino mortifero. Timide proteste dei rossoblù, che chiedevano al direttore di gara un tocco di mano dello stesso 10 bianconero che, a detta loro, si sarebbe controllato meglio il pallone. Per l’arbitro, che per tutta la partita userà un metro di giudizio “all’inglese”, è tutto buono e, quindi, Madama vola a +1. Il raddoppio juventino non tarda ad arrivare: il Genoa è messo male in difesa, ne approfitta Urbano, che fulmina la porta con una conclusione potentissima di prima con il sinistro dal limite al 28’. Se c’è un particolare che la squadra di Criscito soffre e non poco sono le ripartenze della Juve: sono serviti un paio di interventi in extremis di Damonte e uno clamoroso di Longobardi in una posizione insolita di terzino per fermare tre grandi ripartenze bianconere che avrebbero potuto creare danni irreparabili. Cozzolino e Fazio riportano il Grifone con il muso dalle parti di Giaretta tra il 33’ e il 36’ con due ottimi tiri verso la porta, ma troppo centrali e facili per il portiere bianconero. Al 44’ Corigliano e Aresini deliziano con una meraviglia ciascuno: il primo gira a memoria la sfera dalla propria mediana verso la sinistra; il secondo riceve il lancio di 60 metri, viene dentro il campo e con un destro a giro quasi perfetto colpisce la traversa. Si chiude con questa bellezza la prima frazione di gara, aspettandone altre nella ripresa.
Il Genoa rientra con una novità: Brizzolari per Consoli, forse uno dei pochi che ha fatto fatica ad entrare nel vivo. Lo avevamo accennato, i rossoblù soffrono moltissimo i contropiedi della Juve. L’ennesima prova arriva al 9’: scappa via sulla destra Urbano, mette al centro per Paonessa, che con una finta di corpo sorprende Mandirola e poi piazza con il destro. È tris. La Juventus sembra in totale controllo, ma occhio alla troppa sicurezza: al 18’ Giaretta non trattiene il pallone calciato direttamente verso la porta dalla bandiera da Scaglione e Brizzolari ribadisce in rete. Il Genoa accorcia le distanze con un episodio e con metà tempo ancora da giocare a viso aperto. La bufera su Vinovo si alza, il ritmo, al contrario, anche per via delle diverse sostituzioni, cala notevolmente. E di occasioni, se ne vedono molte di meno rispetto ai ricchissimi primi 45’. Tra i cambi, esce forzatamente anche Urbano, dopo aver subito un colpo duro al ginocchio. Dentro Santa Maria. Mentre sembra essere entrato bene il sottoleva Pipitò, che verso il 30’ sfiora per ben due volte il gol, prima di testa e poi con il sinistro al volo, ma senza mai trovare la porta. Lo trova eccome Santa Maria, che ci mette 7’ minuti per trovare la rete personale: lancio al bacio di Del Fabro con cui trova al bacio il 19, che in area apre il piattone destro e pesca la carta del poker.
Non c'è più tempo. Il Genoa saluta Vinovo con la prima sconfitta stagionale; la Juve, invece, supera proprio il Grifone in classifica e sale in vetta, raggiungendo Torino e Modena. Madama sta trovando la forma migliore e si vede, batterli sarà sempre più un'impresa. Il prossimo ostacolo dei bianconeri, dopo la sosta, sarà la Virtus Entella.
JUVENTUS-GENOA 4-1
RETI (3-0; 3-1; 4-1): 20' Corigliano (J), 28' Urbano (J), 9' st Paonessa (J), 18' st Brizzolari (G), 35' st Santa Maria (J).
JUVENTUS (4-2-4): Giaretta 6.5, Rigo 7, Carfora 6.5, Brancato 7, Osakue 7, Demichelis 6.5, Aresini 7 (24' st Del Fabro 6.5), Giambavicchio 6.5 (24' st Pipitò 6), Urbano 7.5 (28' st Santa Maria 7), Corigliano 8, Paonessa 7.5 (11' st Yeboah 6). A disp. Jakab, Rogoz, Banchio, Basile, Baba Hay. All. Grauso 7.5
GENOA (4-3-3): Costoli 6, Mandirola 6, Toure 6.5 (31' st Savona 6), Tanti 6, Saladino 6, Damonte 7, Longobardi 6.5 (16' st Tutka 6), Fazio 7 (31' st Cantini 6), Cozzolino 6.5 (16' st Acrocetti 6.5), Scaglione 7 (40' st Morellini sv), Consoli 6 (1' st Brizzolari 7). A disp. Romeo, Napoli, Bagliano, Morellini. All. Criscito 6.
ARBITRO: Masciandaro di Collegno 6.
AMMONITI: 42' Paonessa (J).
ASSISTENTI: Gatti L. di Alessandria e Mariut di Asti.
NOTE: Come disposto dalla Figc, prima dell'inizio della gara è stato osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria del giovane sciatore alpino azzurro Matteo Franzoso, recentemente scomparso.
JUVENTUS
Giaretta 6.5 Viene chiamato spesso in causa e lui risponde presente a gran voce, ma soprattutto con i guantoni. Sporca ed interviene su ogni conclusione avversaria. Un po' lezioso sul gol preso, quando si fa scappare tra le mani il pallone, forse tradito dal vento o dalla troppa sicurezza. In ogni caso, la rete subita non compromette il risultato. E lui ne esce da grande vincitore.
Rigo 7 Ogni partita è sempre la stessa storia. Immenso sulla destra: può godere di una gamba unita ad una forza fisica impressionante in questa categoria, letteralmente letale per ogni difensore. Abbina anche un'ottima intelligenza nel possesso, venendo dentro il campo per manovrare la sfera. L'intesa con Corigliano è perfetta e le retroguardie avversarie ne risentono.
Carfora 6.5 Si vede meno in fase offensiva, anche perché copre il più possibile la posizione, onde evitare grossi pericoli, che Longobardi potrebbe far scaturire da un momento all'altro. Se dietro è perfetto, in costruzione un po' meno: qualche tocco sbagliato o troppo leggibile lo effettua, ma i compagni sono abili nel recuperare in fretta.
Brancato 7 Esteta. In mezzo al campo crea, nasconde ed inventa dal nulla. Con il pallone tra i piedi è un misto tra un pittore ed un mago, a voi la scelta. Un play con la P maiuscola, uno di quelli che ti fa girare il gioco a proprio piacimento.
Osakue 7 Dominante su ogni lettura e contrasto. Cozzolino fatica e non poco nel vincere qualche duello, perché il 5 juventino non sbaglia mai un intervento. Con la sua forza fisica, è difficile passare.
Demichelis 6.5 Insieme al suo compagno Osakue, forma una cinghia difensiva impenetrabile. Limita ogni avanzata della difesa del Genoa, abbinando inoltre un'ottima precisione nelle uscite.
Aresini 7 Devastante sulla sinistra. I suoi continui movimenti ad aprirsi e ad accentrarsi quando prende palla mandano in tilt la difesa rossoblù, che fatica nel contenerlo. Per lui era una partita speciale contro la sua ex squadra, che per una questione di centimetri non "puniva" con un gran destro a giro, che si è fermato sulla traversa. In sostanza, il suo è un partitone.
24' st Del Fabro 6.5 Una ventina di minuti giocata ad alto livello. Il culmine? L'assist per Santa Maria per il 4-1: un lancio perfetto con il sinistro.
Giambavicchio 6.5 Abituato a svolgere il ruolo di mezzala, in quest'occasione ricopre la posizione di doppio play al fianco di Brancato. E lo fa con ottimi risultati. Grauso gli affida il delicato compito di marcare a uomo Scaglione: l'italo-peruviano ci riesce con una buona continuità anche se, ovviamente, qualche difficoltà c'è stata. Tanti break, molte sgasate che hanno tagliato il campo in due ed è suo il passaggio decisivo per il primo gol di Corigliano. È stato una sicurezza.
24' st Pipitò 6 Nei 20 minuti in cui rimane in campo sfiora 3 o 4 volte il gol, che non trova sia per sfortuna sia per frenesia in alcuni istanti. Tuttavia, l'impatto è stato forte: la stanca difesa genoana ha fatto fatica nel contenere i suoi strappi e i suoi dribbling funambolici.
Urbano 7.5 Gol e assist. Il "puntero" bianconero è un giocatore completissimo su ogni aspetto. Davanti non perdona, ma è allo stesso tempo molto lucido nelle scelte. Nel finale, è costretto ad uscire dopo una botta, che speriamo non si tratti di nulla di grave.
28' st Santa Maria 7 Non ci mette nulla a trovare la rete: aggancio e piattone preciso. Inutile dire che l'influenza sulla gara è stata impressionante.
Corigliano 8 Ormai si sta abituando ad essere eletto il migliore in campo. Un altro 8 in pagella, l'ennesimo gol bello e decisivo. Il 10 bianconero sta trascinando a suon di numeri impressionanti la sua squadra. Questo giocatore sa molto di futuro.
Paonessa 7.5 Cinico. In una gara complicata per lui, in cui le occasioni per far gol sono state davvero poche, se ne crea una dal nulla: elude la pressione di Mandirola senza mai toccare la palla e poi segna un gol da opportunista vero.
11' st Yeboah 6 Viene adattato da Grauso a centrocampista e lui risponde con una prova di grande corsa e sacrificio. Può essere una soluzione di qualità in più per questa Juve.
All. Grauso 7.5 La Juve ha già il pilota automatico. In quattro e quattro otto, i bianconeri si mettono nelle condizioni migliori già nel primo tempo, poi nella ripresa giocano con tanta tranquillità e fiducia nelle gambe e nella testa. Anche in una versione a trazione ultra-offensiva, è riuscito ad ottenere grande equilibrio da ogni interprete. Se non si è arrivati alla perfezione, poco ci manca.
GENOA
Costoli 6 Se sui gol di Corigliano e Urbano può fare ben poco, avrebbe sicuramente potuto intervenire meglio sulle reti, praticamente dalla stessa mattonella, di Paonessa e Santa Maria. Si fa infilare troppo facilmente, rimanendo quasi sorpreso.
Mandirola 6 Da quel lato Aresini è in una versione incandescente. Fermarlo è, quindi, una specie di mission impossible in quest'occasione. Fa del suo meglio, ma spesso lascia all'avversario troppo spazio per accentrarsi e calciare con il destro, il piede forte, verso lo specchio. Non perfetto in occasione del terzo gol bianconero, in cui contrasta male Paonessa, che d'astuzia lo inganna.
Toure 6.5 Sulla catena sinistra ha fatto evidenziare tanta corsa, con cui ha accompagnato ogni avanzata del Genoa. Sicuramente è stato uno dei più continui ed instancabili di questa squadra. 31' st Savona 6
Tanti 6 Non è riuscito a mantenere costante il suo apporto alla manovra. In cabina di regia, sporadicamente, perde qualche tempo di gioco di troppo, facendo perdere ritmo alla squadra. In ogni caso, la sua è una prestazione sufficiente, anche per i tanti palloni recuperati davanti alla difesa.
Saladino 6 Leggermente più impreciso rispetto al suo socio di reparto. Dietro è meno deciso negli interventi, forse per paura o per una pizzico di stanchezza, più che fisica, mentale, che arriva con il passare dei minuti e dei gol.
Damonte 7 I quattro gol non devono far illudere. Il conto degli errori è minimo, solamente in un'occasione stava per combinarla grossa con Paonessa nei paraggi, ma la difesa ha salvato. Tolto quest'imprecisione, la sua partita è stata segnata dal dominio puro, nei duelli e negli anticipi contro lo stesso Paonessa ed Urbano, che nel corpo a corpo a limitato nel migliore dei modi.
Longobardi 6.5 Ha potuto sprigionare solo a sprazzi la sua rapidità nel lungo. È, difatti, costretto ad aiutare la squadra, rimanendo spesso anche come ultimo uomo in occasione delle palle inattive a sfavore. Tra l'altro, salva miracolosamente anche un contropiede che poteva diventare letale, chiudendo Corigliano con una scivolata da difensore d'altri tempi. Quanto sacrificio! 16' st Tutka 6
Fazio 7 Con i suoi inserimenti sempre perfetti ha dato una boccata d'ossigeno alle manovre offensive del Genoa. Colpisce un palo e sfiora il gol nel secondo tempo. Come box-to-box è una chiave in più. 31' st Cantini 6
Cozzolino 6.5 Peccato per il troppo poco cinismo, altrimenti staremmo parlano di un Cozzolino con almeno un gol all'attivo. Il suo è stato un lavoro funzionale per tutta la squadra, con le tante sponde, ed incisivo, in virtù delle diverse opportunità create. Giaretta gli chiude lo specchio in ogni modo. 16' st Acrocetti 6.5
Scaglione 7 La carta ha rispettato la sostanza. Ha trascinato il Genoa a suon di invenzioni in mezzo al campo, ma soprattutto da fermo con quel destro delicato. Proprio con lo stesso piede, crea la prima occasione da gol dopo una decina di minuti, poi nella ripresa propizia il gol di Brizzolari con una battuta tagliata da corner. Il migliore dei suoi è anche il più piccolo in campo. 40' st Morellini sv
Consoli 6 Il più in ombra. Si vede poco, se non pochissimo. Vaga per il campo, aspettando di trovare la zolla giusta per entrare nel vivo del gioco. La trova solo a momenti, Criscito lo richiama già nella pausa in panchina.
1' st Brizzolari 7 Entra in campo e si fa trovare subito pronto dopo pochi istanti. Lesto nel buttare in rete la palla persa dalle manone di Giaretta: ha ridato un briciolo di speranza al Genoa, ma pochi minuti dopo la Juve fa il quarto.
All. Criscito 6 Ko pesante a Vinovo. Il suo Genoa crea molto, ma non sfrutta le occasioni più promettenti. Dietro lascia, però, troppo spazio tra i reparti. Le ripartenze avversarie, infatti, sono state una chiave per la Juve e un problema enorme per i rossoblù, che ora il tecnico classe '86 deve risolvere al più presto, per evitare che succeda ancora.