Non si può raccontare una partita senza guardare il tabellone luminoso e sentire comunque il boato del gol. Pineto-Juventus Next Gen è esattamente quel tipo di gara che ti afferra per la maglia e non ti molla fino all’ultimo pallone giocato. Un 2-3 ricco di strappi, errori, risposte caratteriali e colpi da campione. Il Pineto trova il vantaggio con D’Andrea, la Next Gen ribalta con Puczka e Okoro, gli abruzzesi rientrano in carreggiata col rigore di Bruzzaniti, poi la zampata che vale tre punti: un eurogol di Faticanti, lo stesso giocatore che il penalty l’aveva causato. Il calcio, spesso, è un romanzo a puntate: qui le pagine scorrono veloci e il finale è da brividi.
IL COPIONE SI STRAPPA DOPO UN QUARTO D’ORA La partenza è ad alto voltaggio. Il
Pineto sblocca il match nei primi 15 minuti:
D’Andrea si prende la scena, attacca lo spazio, viene lasciato colpevolmente libero in area e colpisce. È il classico gol che taglia le gambe a chi lo subisce? Non alla
Juventus Next Gen. La squadra di
Massimo Brambilla rimane ordinata, compatta tra le linee, e punta dritta al cuore del problema: pareggiare subito. La scossa arriva dal dischetto, con
Puczka che trasforma con freddezza un calcio di rigore. E qui l’
inerzia gira davvero: sull’onda dell’1-1, i bianconeri affondano ancora.
Capomaggio, in una giornata storta, non è impeccabile e regala l’occasione a
Okoro, che infila il 2-1. Ribaltone servito, partita in mano agli ospiti, morale alto come una curva che canta al 90’.
IL MOMENTO DELLE SCELTE: CARATTERE, NERVI E DETTAGLI La ripresa sembra una nuova partita. La
Juventus Next Gen rientra in campo con qualche distrazione di troppo: letture in ritardo, tempi d’uscita non perfetti, un pizzico di superficialità che a certi livelli ti presenta il conto. E infatti il conto arriva:
Faticanti commette fallo in area su
Schirone, penalty per il
Pineto. Dal dischetto va
Bruzzaniti, che non trema e rimettere tutto in parità. Sul 2-2 la gara si trasforma in una lotteria di duelli, seconda palla, muscoli e testa. Chi la vince? Chi resta lucido quando le gambe pesano.
FATICANTI, DAL CERCHIO DI CENTROCAMPO AL POSTER IN CAMERETTA Le partite, a volte, si decidono con una giocata che taglia il campo come un coltello caldo nel burro.
Faticanti, uomo nel mirino per il rigore causato, si prende la scena come un veterano: palla che arriva, controllo pulito, sguardo in su e traiettoria che sembra disegnata con il compasso.
Eurogol. Un destro pesantissimo che vale tre punti e, soprattutto, vale il primo stop al
Pineto. È la redenzione in scarpini: dallo «sbaglio» alla prodezza che infila
Tonti, tutto nel giro di una ripresa che ti spiega perché il calcio sia meravigliosamente imprevedibile.
L’INERZIA E IL FATTORE PSICOLOGICO
Quante volte lo diciamo? Il calcio è sport di episodi, ma quegli episodi prendono forma nella testa prima che nei piedi. Il Pineto, fino a qui, non aveva conosciuto lo stop: ecco perché il vantaggio iniziale poteva diventare benzina per scappare via. Invece la Juventus Next Gen non si scompone, ribalta il punteggio e costringe gli abruzzesi a rincorrere. Quando poi il 2-2 di Bruzzaniti riapre il discorso, la scelta è tutta mentale: chi regge lo scontro frontale? Chi sa soffrire? Ecco la risposta: i bianconeri, trascinati da un centrocampo che, pur con sbavature, trova il colpo che spezza l’equilibrio. Resta la consapevolezza che la Juventus Next Gen sa stare nella tempesta, serrando le linee e capitalizzando gli episodi chiave.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
PINETO-JUVENTUS NEXT GEN 2-3
RETI: 10' D'Andrea (P), 32' rig. Puczka (J), 35' Okoro (J), 12' st rig. Bruzzaniti (P), 37' st Faticanti (J).
PINETO (4-3-2-1): Tonti, Postiglione, Schirone, Germinario (44' st Saccomanni), D'Andrea, Bruzzaniti, Borsoi (44' st Ienco), Lombardi, Serbouti (25' st Menna), Capomaggio (1' st Baggi), Mastropietro (25' st Marrancone). A disp. Marone, Amadio, Gagliardi, Viero, Nebuloso, Tupone, Pellegrino. All. Tisci.
JUVENTUS NEXT GEN (3-4-1-2): Mangiapoco, Felipe, Puczka (46' st Pagnucco), Owusu (18' st Macca), Deme (30' st Anghelè), Faticanti, Scaglia, Turicchia, Turco (46' st Ngana), Cudrig, Okoro (18' st Vacca). A disp. Scaglia, Fuscaldo, Firman, Amaradio, Guerra, Savio, Brugarello, Martinez. All. Brambilla.
ARBITRO: Manzo di Torre Annunziata.
AMMONITI: Borsoi (P), Capomaggio (P), Turicchia (J).