Serie C
26 Settembre 2025
RENATE-OSPITALETTO SERIE C - Marco Bertoli, attaccante classe 1999, ha trovato il 1° gol tra i Professionisti in campionato dopo aver già segnato in Coppa ad agosto
L’urlo che mancava da troppo, quel grido rimasto in gola per oltre 27 anni, si è liberato nel cielo di Meda come una molla che scatta all’improvviso. Renate–Ospitaletto 1–2: tre punti che pesano, che profumano di storia e di svolta, 3 punti che accendono la consapevolezza in un gruppo giovane ma già capace di reggere le tempeste. Nel «Città di Meda» i ragazzi di Andrea Quaresmini firmano la prima vittoria tra i Professionisti dopo 10.056 giorni, un’eternità che ieri sera si è compressa nell’istante in cui il piattone di Gualandris ha baciato la rete all’86’ (dopo il provvisorio vantaggio di Bertoli nel primo tempo, altro giocatore che nella passata stagione era in Serie D). È stata una partita vera: tecnica, tattica, sofferenza, sentimento. E una squadra, l’Ospitaletto, che l’ha saputa attraversare con coraggio e lucidità.
BOTTA E RISPOSTA
L’avvio è il manifesto delle intenzioni arancioblù. L’Ospitaletto non entra per difendersi: alza il baricentro, palleggia con pulizia, attacca gli half-spaces con gli incursori e costruisce due occasioni nitide. Mondini, col destro, accarezza l’incrocio; Bertoli, di mancino, sfiora la traversa. Segnali, questi, di una squadra che ha studiato l’avversario e che vuole prendersi la gara sul piano delle idee prima che su quello dell’agonismo. Il vantaggio al 26’ è un gioiello di timing e lettura. Gobbi illumina con un filtrante verticale che taglia la linea tra terzino e centrale; Bertoli scatta nello spazio cieco, orienta il controllo e spara freddo nell’angolino basso: 0–1. L’esultanza è liberatoria, il numero 99 scrive la sua prima firma stagionale e dà sostanza a un primo tempo condotto con autorevolezza. Sembra l’ideale preludio all’intervallo in vantaggio, ma il calcio – si sa – vive di contraccolpi. In pieno recupero, un contatto in area arancioblù induce l’arbitro al rigore: decisione contestata, Spalluto dal dischetto spiazza Raffaelli e rimette tutto in equilibrio. È la classica «doccia fredda» a pochi istanti dalla pausa: qui molte squadre si sciolgono, l’Ospitaletto invece si ricompatta.
REAZIONE DA GRANDE
La ripresa cambia spartito. Il Renate alza i giri, conquista metri, cerca ampiezza per stanare il blocco medio ospite. L’Ospitaletto regge l’urto con ordine: linee strette, densità centrale, aggressione sulla seconda palla e ripartenze selezionate. Il momento di maggior brivido è al 25’: Esposito trova il diagonale velenoso, palla che sfila fuori di un soffio con Raffaelli in controllo visivo. È lo snodo psicologico del match: mentre il pari sembra scritto, Quaresmini rinfresca le corsie e chiede un ultimo sforzo di campo e di testa. All’41’ arriva l’Epifania: Panatti prepara il cross con pazienza, piede perno e traiettoria a uscire sul secondo palo: in mezzo all’area sbuca Gualandris, dimenticato nella selva di maglie, tempo di coordinazione perfetto e piattone al volo che non lascia scampo. Esplosione collettiva: panchina in campo, abbracci, la curva arancioblù che si abbandona a un’esultanza attesa da una generazione. Da lì in avanti è gestione adulta: falli intelligenti, possesso consolidato quando serve, linea difensiva che si alza nei momenti chiave. Triplice fischio e storia riscritta.
LE CHIAVI TECNICHE
Il tecnico Quaresmini ha impostato una partita coraggiosa sin dall’inizio, scegliendo di soffocare le prime costruzioni del Renate con un pressing indirizzato: punta sul lato palla, mezzala pronta a saltare in avanti e terzino interno per schermare la giocata dentro. In fase offensiva, due principi hanno fatto la differenza: 1) Ricerca dello spazio tra centrale e terzino: l’assist di Gobbi per Bertoli nasce proprio lì. Attacco degli half-spaces e tempi di inserimento sincronizzati con la conduzione del portatore; 2) Cross qualità e attacco dell’area: la palla di Panatti per il 2–1 è il prodotto di una catena destra molto «tecnica», con rotazioni che hanno liberato il cross sul piede forte e riempimento dell’area con almeno tre uomini. Dietro, l’Ospitaletto ha dato segnali di crescita mentale: dopo l’1–1 subito a ridosso dell’intervallo, nessuna frenesia. Linee strette, centrali padroni dei duelli aerei, filtro davanti alla difesa sempre presente. Il Renate ha spinto, certo, ma con pochi tiri realmente puliti. È la fotografia di una squadra che inizia a conoscersi e a fidarsi.
I PROTAGONISTI
Bertoli è stato il volto della svolta: movimento deciso, controllo orientato, finalizzazione chirurgica. Il gol spezza il ghiaccio e libera energie nuove. Gualandris entra nell’album della storia con un gesto semplice e perfetto: coordinazione, misura, scelta di tempo. Di questi colpi vive una stagione. Ma l’azione che accende il match è di Gobbi, che legge la linea avversaria e la punisce con un filtrante quasi fosse un playmaker vero. Citazione doverosa per Panatti: il cross dell’41’ è un’opera di mestiere, scelta di parabola e precisione milimetrica. Raffaelli, infine, trasmette calma: spiazzato sul rigore, resta lucido e guida la linea nei momenti di tempesta. 10.056 giorni non sono solo un numero: contengono retrocessioni, ripartenze, chilometri nei campi della provincia, famiglie che allo stadio si sono passate il testimone dell’attesa. Vincere oggi, in trasferta, contro un avversario esperto, vale doppio: per la classifica, certo, ma soprattutto per l’immaginario. È un messaggio al gruppo: la squadra sa «stare nella partita», sa soffrire senza perdere identità, sa affondare il colpo quando il cronometro scotta.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
RENATE-OSPITALETTO 1-2
RETI: 26' Bertoli (O), 45' rig. Spalluto (R), 41' st Gualandris (O).
RENATE (3-5-2): Nobile, Spedalieri, Ori, Riviera, Ghezzi, Delcarro, Esposito G. (31' st Vassallo), Calì (32' st Bonetti), Ruiz Giraldo (36' st Nenè), Anelli (40' st Mazzaroppi), Spalluto. A disp. Bartoccioni, Mastromonaco, Meloni, Ovalle, Pietropoli, Rossi, Stagi, Ziu. All. Foschi.
OSPITALETTO (4-3-3): Raffaelli, Sinn, Possenti, Nessi, Messaggi, Mondini, Gualandris, Panatti, Guarneri (28' st Regazzetti), Bertoli (44' st Diop), Gobbi (34' st Pavanello). A disp. Sonzogni, Bevilacqua, Casali, Contessi, Ievoli, Mazza, Nahrudnyy, Orlandi, Pollio, Torri. All. Quaresmini.
ARBITRO: Teghille di Collegno.
AMMONITI: Spedalieri (R), Ori (R), Delcarro (R), Panatti (O), Guarneri (O), Gobbi (O).