Under 15 A-B
26 Settembre 2025
Under 15 A-B • Edoardo Catania, nuovo attaccante del Torino. Arrivato dall'Inter in estate, è subito decisivo con i suoi gol.
Nel segno di "Kata-Gol". Nella Torino granata, ormai, non si parla d'altro. Le voci sono tutte su Edoardo Catania, bomber classe 2011 arrivato alla corte del Toro quest'estate dall'Inter. Prima il gol all'esordio contro la Sampdoria, poi quello segnato davanti ai propri tifosi alla prima al Valentino Mazzola di Orbassano ai danni della Carrarese. Durante il calciomercato, si è parlato di colpaccio. Effettivamente, sta rispettando le aspettative: meglio di così, infatti, Catania non poteva cominciare. Il benvenuto è stato da incorniciare, ora tutti sognano di aver trovato l'attaccante del futuro.
Nato nel novarese, Edoardo attira ben presto le attenzioni su di sé. Già dai tempi della Sestese, squadra in cui muove i primi passi, si dice che sta crescendo un attaccante piuttosto promettente. Spoiler: è proprio Catania. Annusa della situazione il Novara, con cui svolge parte della trafila della Scuola Calcio. Con i colori della sua città, inizia a sviluppare il suo modo di giocare, da centravanti d'area vero. Uno di quelli che, davanti alla porta, non sbaglia. Ma è soprattutto con il Suno che Edoardo si fa conoscere in tutt'Italia. Difatti, non è una novità trovare sulle tribune diversi osservatori delle big italiane. Un onore per lui. Un privilegio tesserarlo per l'Inter, che nel 2022 farà carte false per portalo sotto l'ombra del Duomo. Come si può rifiutare un'occasione del genere? Impossibile.
Con il nerazzurro addosso, Catania si toglie diverse soddisfazioni. La crescita è repentina, a partire dagli Esordienti, con cui segna una caterva di gol. Ma è soprattutto nella stagione successiva, nel 2023-2024 che, oltre alle reti, arrivano i titoli. E quale trofeo migliore del tricolore. L'Inter Under 13, guidato da Gianni Vivabene e Simone Chinelli, vince uno storico Scudetto. Uno dei protagonisti assoluti della cavalcata sul tetto d'Italia è proprio Catania, grazie ai suoi 16 gol tra campionato e playoff. Pochi mesi più tardi, nella pre-season estiva trionfa anche nel torneo di San Pellegrino Terme, che mancava nella bacheca interista da otto lunghi anni. Ancora adesso, oltre alle due vittorie nei derby contro il Milan, lo Scudetto vinto e il San Pellegrino Terme sono i ricordi più belli della sua esperienza all'Inter. Per un ambizioso come lui, segnare non basta, serve vincere.
Abbiamo parlato molto della forza mentale di Catania, ma in campo com'è? La prima cosa da dire è che si tratta di un rapace d'area cinico, quasi unico in queste categorie. Un bomber, però, moderno. Non la classica boa, che fa solo sponde spalle alla porta. Ovviamente, fa anche questo, ma è quell'attaccante collante che nel calcio di questi tempi piace molto agli allenatori. Dunque, gioca sia di squadra, ma non si fa pregare più di una volta quando si trova davanti alla porta. Non è un caso il soprannome di "Kata-Gol": per uno che come idolo ha Cristiano Ronaldo calza a pennello.
Passa quattro splendide stagione legato all'Inter, ma l'ultima non è così rosea come lo erano state le precedenti. Nonostante i 13, tantissimi, gol segnati in 18 presenze, nella seconda parte dell'annata perde il posto da titolare e i minuti accumulati calano. Come ogni ciclo, anche quello di Catania nella Milano nerazzurra ha una fine. Che coincide con l'estate appena trascorsa. Tutte le squadre italiane lo cercano, la più decisa, però, è stata il Torino. I dirigenti granata hanno fiutato la situazione difficile tra Edoardo e l'Inter e, poi, hanno calato l'asso. Piena fiducia nel futuro e il centro dell'attacco: sono stati questi i motivi che hanno convinto il classe 2011 a sposare la causa torinista. 140 chilometri per una nuova avventura. Catania torna in Piemonte e sogna in grande. L'inizio non è promettente, di più. Nella prima di campionato c'era grandi aspettative su tutto il Toro e su di lui. Sia i granata che Edoardo le rispettano. Si gioca a Genova, contro la Sampdoria. Dopo Graci, che apre le danze, nella ripresa l'ex Inter, trova un assist e il gol proprio all'esordio assoluto con la maglia granata. Una gioia immensa. Una settimana più tardi, si ripeterà. Questa volta in casa, bucando con uno dei suoi centri da opportunista d'area la Carrarese.
I presupposti per assistere ad un vero e proprio exploit di Catania al Toro ci sono tutti. Se dovesse mantenere questa costanza, potrà presto scalare vette e conquistare traguardi importanti. Uno di questi, chissà, potrebbe essere la nazionale italiana. Uno dei sogni di Edoardo è proprio quello di vincere un mondiale con gli Azzurri. Ma bisogna avere pazienza e calma. Ora il Torino ha la missione di cullare questo talento e preservarlo, come si fa con una pietra preziosa dentro una teca di museo. Quello che possiamo dire con certezza è che l'era di Catania con i Torelli è ufficialmente iniziata.