Capita più di una volta che una squadra «soffra corta» e porti a casa l’intera posta grazie a cinismo e mani sante del portiere. A Vercelli nell'infrasettimanale di giovedì 25 è andata proprio così. Il Lecco espugna il «Silvio Piola» 1-0, mette in cassaforte la prima vittoria lontano da casa e resta in vetta in coabitazione con il Vicenza (16 punti su 18 in questo inizio di campionato). Una partita di nervi, dettagli e interventi chiave: i blucelesti capitalizzano il rigore di Leon Sipos e si aggrappano a Jacopo Furlan, autentica saracinesca. La Pro Vercelli di Michele Santoni esce sconfitta, sì, ma non ridimensionata: prestazione generosa, trame coraggiose, forcing finale. A volte, però, il pallone rifiuta di entrare: si era capito già nel primo quarto d’ora.
IL FILM DELLA GARA: PRO A TUTTO GAS, LECCO SPIETATO Nemmeno il tempo di sistemarsi in tribuna che al «Piola» succede di tutto. Primo brivido ancor prima del fischio: c’è un buco nella porta difesa da
Furlan, siparietto sistemato, si riparte. Poi, altro colpo di scena:
Federico Valente perde
Ferrini per un problema alla caviglia e deve affidarsi subito a
Romani. Non esattamente il riscaldamento che sognava il Lecco. La Pro Vercelli prende il comando delle operazioni e macina gioco con il suo 4-3-3. Il canovaccio è chiaro: le Bianche Casacche alzano il baricentro e sfiorano il vantaggio due volte. Prima
Furlan si oppone a
Comi con riflessi da big; sul successivo corner è
Zanellato a togliere dalla porta, sulla linea, il colpo di testa a botta sicura di
Akpa Akpro. Segnali forti, ma il gol non arriva. E allora, come spesso accade nel pallone, al primo affondo il Lecco colpisce.
Galeandro si ritrova a tu per tu con l’idea del vantaggio, ma calcia di sinistro alto da ottima posizione. I blucelesti protestano per un tocco di mano di
Piran e dopo la revisione al video arriva il penalty. Dal dischetto va
Sipos: rincorsa secca e palla in rete. Uno a zero, e scena ribaltata. Al 37’, altra fiammata:
Furlan esce fuori area e travolge
Akpa Akpro. La Pro chiede a sua volta il supporto tecnologico, ma l’arbitro si ferma alla punizione e al giallo per il portiere. Il Lecco ringrazia, si riordina e porta all’intervallo un vantaggio pesante come un macigno.
RIPRESA: GESTIONE BLUCELESTE, ASSALTO PRO E FURLAN IN CATTEDRA La squadra di
Valente rientra con il coltello tra i denti e, per una buona fetta di ripresa, legittima il vantaggio col possesso palla. Al 5’
Battistini si fa largo in area ma il destro sfila a lato, occasione che poteva essere il colpo del ko. Al 17’
Sipos anticipa
Clemente e
Livieri, porta spalancata, ma non riesce a imprimere forza al pallone: chance scritta a metà. Sull’altro fronte la Pro non molla l’osso.
Comi e
Furlan inaugurano un duello personale: l’attaccante attacca il primo palo di testa, il portiere si allunga in tuffo e dice ancora no. L’ingresso di
Asane Sow dà ulteriore pepe: si intende al volo con il fratello
Ouseynou, scambia, cerca il varco, e chiama il portiere bluceleste a un’altra risposta da applausi. Nel quarto degli 8 minuti di recupero, ancora
Comi sfida la sorte, ma
Furlan è lì, saldo tra i legni, a mettere il lucchetto definitivo.
LE SCELTE DEI TECNICI: IDENTITÀ CHIARE, EPISODI DETERMINANTI Michele Santoni non tradisce il suo 4-3-3: ampiezza, catene laterali, attacco dell’area con tre punte e mezzali dentro. La Pro lavora bene tra le linee, produce, crea volume offensivo e tiene in mano l’inerzia per lunghi tratti. Dall’altra parte,
Federico Valente mescola il mazzo con moderazione: oltre a
Ferrini (poi costretto al cambio con
Romani), sceglie in zona di rifinitura
Mallamo e
Galeandro alle spalle di
Sipos. Il rigore trasformato dal centravanti diventa la pietra angolare della serata; poi, a fare la differenza, è la mano ferma del portiere e la capacità del Lecco di stare corto dietro e velenoso davanti.
EPISODI CHIAVE E PROTESTE: RIGORE DECISIVO E BRIVIDO AL 37’ La partita si accende sugli episodi. La revisione video che individua il fallo di mano di
Leonardo Piran e consegna il penalty del vantaggio al Lecco è la svolta. La Pro protesta per un contatto fuori area tra
Furlan e
Akpa Akpro al 37’, ma il direttore di gara si limita al giallo per l’estremo difensore e alla punizione. Da lì in poi, la squadra di casa spinge a tutta, ma ogni traiettoria sembra trovare il guantone giusto: questione di centimetri, certo, ma anche di tempi d’uscita e freddezza. Questa è la classica partita che racconta il calcio in tre parole: dettagli, equilibri, portieri. Il Lecco è cinico, concreto, solido: crea poco ma trasforma, poi difende il fortino con il suo numero uno in stato di grazia. La Pro Vercelli ha poco da rimproverarsi: gara volitiva, trame pulite, tante conclusioni, ma l’inerzia non si piega e la porta avversaria sembra stregata. Il risultato è una vittoria pesante dei blucelesti, che certificano la prima gioia esterna e rimangono in cima, spalla a spalla, con il Vicenza.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
PRO VERCELLI-LECCO 0-1
RETI: 24' rig. Sipos (L).
PRO VERCELLI (4-3-3): Livieri, Piran (34' st Marchetti), Clemente, Coccolo, Pino (34' st Coppola), Iotti, Huiberts (18' st Sow), Burruano (34' st Ronchi), Akpa Akpro, Comi, Sow O.. A disp. Passador, Lancellotti, Mouhmadou, Tarantola, Emmanuello, Carosso, Fofana. All. Santoni.
LECCO (3-5-2): Furlan, Zanellato, Mallamo (31' st Voltan), Galeandro (14' st Alaoui), Battistini, Ferrini, Pellegrino (14' st Grassini, 21' st Rizzo), Tanco, Metlika (14' st Frigerio), Sipos, Kritta. A disp. Dalmasso, Constant, Marrone, Furrer, Bonaiti, Lovisa, Romani. All. Valente.
ARBITRO: Pizzi di Bergamo.
AMMONITI: Pino (P), Akpa Akpro (P), Furlan (L), Mallamo (L), Metlika (L).