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Primavera 1

Inter, è blackout totale! La Juventus ribalta la partita e si aggiudica un derby d'Italia pazzo

L'ingresso di Merola e la magia di Rizzo regalano i tre punti a Padoin: mancavano da quasi un mese

Bovio e Merola

INTER-JUVENTUS PRIMAVERA 1 • Bovio e Merola, tra i protagonisti nel derby d'Italia

Un tempo per parte e al Konami Youth Development Centre la scena se la prendono i ragazzi di Simone Padoin cantando «Vado al massimo» di Vasco Rossi, perchè il derby d'Italia anche in Primavera è a tinte bianconere. Dopo il vantaggio di Kukulis nel primo tempo da opportunista sulla respinta di Huli, è la Juventus a ribaltarla. Prima con l'invenzione di Finocchiaro quasi da terra a beffare Farronato, poi la zampata da maestro di Rizzo di professione difensore e il tris in ripartenza a chiudere definitivamente i giochi ai danni dei campioni d'Italia di Benito Carbone, con l'ingresso decisivo di Merola. Assist per Rizzo e gol del tris per il classe 2007 bianconero, impattante dalla panchina per far ritornare la formazione di Padoin alla vittoria che mancava da quasi un mese nell'1-0 ai danni della Cremonese. Dopo un buon primo tempo disputato con il pallino del gioco in mano, i padroni di casa devono arrendersi ad una Juve più decisa e arcigna nel ribaltarla e chiuderla nella mezz'ora del secondo tempo. I bianconeri battono e superano i campioni in carica scudettati, andando a 7 punti al 13° posto.

KUKULIS NON SE LO FA RIPETERE DUE VOLTE

Nella cornice di Interello i padroni di casa di Benny Carbone scendono in campo con il solito 4-3-3, con una Della Mora sulla destra in costante sovrapposizione, in fase di possesso, mentre dall'altra parte Williamson copre la parte bassa per equilibrare la disposizione. Mediana in mano a Zarate sul versante di sinistra, la regia e con le luci a favore è roba di Zanchetta Jr con la spalla di Venturini sul centrodestra. In avanti l'ex calciatore nerazzurro deve far fronte all'assenza di Iddrissou per il mondiale U20 e schiera il tridente Pinotti-Kukulis-Romano. Anche per Padoin nessuna variazione tattica dal primo minuto 4-2-3-1 e difesa a 4 bassa con tanto impiego in impostazione nello stretto alle due mezzali Milia e Boufandar. La gara si avvia con i nerazzurri in partita con propositività sulle trame cercate dal metronomo del centrocampo Zanchetta a cercare l'apporto del reparto offensivo, a fronte di una Juve più ordinata e verticale.

La prima occasione nitida dei 45' iniziali però è a favore dei bianconeri, grazie ad un traversone di Finocchiaro, mente offensiva della Juve, ad imbeccare il colpo di testa a lato di un soffio dal secondo palo dell'ex Como Biggi. Il detto "Chi semina raccoglie", non è poi del tutto scontato e l'Inter continua a prendere il sopravvento a livello territoriale e il gol del vantaggio non tarda ad arrivare. Thiago Romano brevilineo di Carbone sulla sinistra, apre un traversone invitante per lo stacco di testa di Kukulis bravissimo nella torsione ad impegnare Huli in respinta, sulla ribattuta non si fa ripetere la cosa due volte e gonfia la rete al 28' dopo due partite a secco di gol per i nerazzurri con Parma e Atalanta. La gara è tesa, tirata e tra giovani cresciuti a pane e Inter-Juve, dopo aver fatto per la maggior parte dei casi tutta la trafila giovanile con le strisciate rivali da una vita, la tensione è palpabile. I ragazzi di Benny Carbone abbassano la linea per gli ultimi minuti prima del duplice fischio per andare negli spogliatoi in avanti con il risultato a favore.

TRIPUDIO DELLA VECCHIA SIGNORA

Nessuna variazione per il secondo tempo né da una parte né dall'altra. Ma solo dalla modalità e velocità in cui la formazione bianconera si dispone in campo per la ripresa, si percepisce una Juve tutta diversa da quella vista nel primo tempo. Pressione alta e occhi della tigre o «eyes of the tiger» come intitolò un suo celebre brano il rapper Artie 5ive, in volume esponenziale da far titubare le scelte della beneamata in impostazione. Zarate sale in cattedra con continuità nei contrasti e in assoluto quando salva tutto su Milia a botta sicura dal limite dell'area su palla recuperata in disimpegno. Anche la roccia Bovio, si impone con un miracolo inaudito su Biggi, lanciato da un traversone basso di Leone in profondità. I padroni di casa sono parecchio sbilanciati alla ricerca del raddoppio con poco filtro e giro palla in mediana, per eludere la fame della Juventus in riaggressione. Dentro Cerpelletti al posto di Venturini e Zouin al posto di Thiago Romano per Carbone che d'altro canto vede l'ingresso in campo di Lopez e Merola al posto di Biggi e Bellino da parte di Padoin.

Pinotti quando ha campo con giochi di gamba di pura fattura prova a presentarsi come spina nel fianco, ma la Juve alza il muro e si accende grazie alla miccia definitiva al 21'.Traversone dalla destra da parte di Leone, traiettoria sporcata da una deviazione che arriva a destinazione di Finocchiaro, il quale addomestica con carattere e da quasi sdraiato riesce a coordinarsi e infilare nell'angolino la conclusione che spiazza Farronato e pareggia i conti. Un gol che apre la fiducia e le speranze della Juve e che azzera totalmente l'entusiasmo dell'Inter: il resto è storia. Padoin inserisce Djahl proprio al posto dell'autore del gol e i bianconeri sfruttano al 34' il corner battuto da manuale da Merola per la magia al volo di Rizzo che gonfia la rete e porta sul 2-1 la Vecchia Signora. Kukulis va ad un centimetro a ripetere l'azione del vantaggio nerazzurro, ma sulla respinta di Huli questa volta arriva Bovio senza la visuale ottimale a concludere sopra la traversa clamorosamente. A colpire i nerazzurri è la legge del gol, perché nell'azione successiva in ripartenza Djahl completa l'asse per Merola, che chiude definitivamente i giochi e fa 3-1. Secondo risultato pieno in campionato per i bianconeri, che affronteranno il Villarreal nella trasferta spagnola di Youth League, mentre per i nerazzurri dopo la seconda sconfitta arriverà lo Slavia Praga.

IL TABELLINO

INTER-JUVENTUS 1-3
RETI (1-0, 1-3): 28' Kukulis (I), 21' st Finocchiaro (J), 34' st Rizzo (J), 48' st Merola (J).
INTER (4-3-3): Farronato 5.5, Della Mora 6.5 (36' st Ballo sv), Bovio 7, Nenna 6, Williamson Joachim 6.5, Venturini 6.5 (16' st Cerpelletti 5.5), Zanchetta 6 (24' st Vukoje 5.5), Zarate 7 (36' st Moressa sv), Romano 6 (16' st Zouin 6), Kukulis 6.5, Pinotti 6.5. A disp. Taho, Marello, Humanes Gomez, Conti, Putsen, Breda. All. Carbone 5.5.
JUVENTUS (4-2-3-1): Huli 6.5, Bamballi 6.5, Rizzo 8, Bassino 7, Contarini 6.5, Boufandar 6.5, Milia 7, Leone 7 (47' st Borasio sv), Bellino 6 (16' st Merola 7.5), Finocchiaro 7.5 (24' st Djahl 7), Biggi 6 (16' st Lopez Comellas 6). A disp. Nava, Durmisi, Vallana, Mazur, Grelaud, De Brul, Sosna. All. Padoin 7.
ARBITRO: Spina di Barletta 6.5.
ASSISTENTI: Linari di Firenze e De Vito di Napoli.
AMMONITI: Bovio (I), Williamson Joachim (I), Vukoje (I), Bassino (J).

LE PAGELLE (IN AGGIORNAMENTO...)

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