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Serie C

Pari acciuffato al 94', il portiere fa un miracolo dietro l'altro ma deve inchinarsi sul più bello

Gli azzurri giocano quasi un'ora in 10 contro 11 e rischiano il colpaccio, la «big» del girone rimedia in extremis

UNION BRESCIA-NOVARA SERIE C - ELIA BOSEGGIA

UNION BRESCIA-NOVARA SERIE C - Elia Boseggia, portiere classe 2004, determinante nell'incontro giocato giovedì 25 in serata al «Rigamonti»

Quinto risultato utile su 6 partite (in tutto 5 pari e una sconfitta) per il Novara, che a Brescia porta a casa un punto di grande spessore tattico e mentale nonostante l’inferiorità numerica per oltre 50 minuti effettivi. Finisce 1–1: vantaggio azzurro di Valdesi con un sinistro vellutato dal limite, parità nel lungo recupero firmata da Cazzadori in una mischia feroce. Nel mezzo, una partita di sofferenza organizzata, guanti caldi per Boseggia – nettamente il migliore in campo – e un Union Brescia a tratti travolgente per volume d’attacco ma poco cinico. Oro colato per la squadra di Andrea Zanchetta, in attesa della prima vittoria.

UN COLPO DA MAESTRO, POI TRINCEA
Il Novara parte con coraggio: blocco medio, linee corte, ricerca degli esterni per allungare la prima pressione avversaria. La prima grande giocata è di Valdesi: ricezione sul centro-destra, controllo orientato e sinistro a giro che scappa all’incrocio alle spalle di Gori. Un gol di fattura tecnica che indirizza l’inerzia emotiva dell’incontro. Il vantaggio accende le «rondinelle», che alzano i giri del motore: Spagnoli sfiora il palo con un diagonale, Zennaro e De Francesco costringono Boseggia a due respinte complicate. Sul più bello, l’episodio che cambia il copione: Lanini rimedia il secondo giallo al 40′ e il Novara resta in dieci. Da quel momento, la gara diventa un test di tenuta.

RIPRESA A UNA PORTA SOLA (O QUASI)
Nella seconda frazione l’Union Brescia attacca «a testa bassa». La panchina di casa invoca l’FVS (on-field review) a metà tempo per un contatto Giani-Agyemang in area: l’arbitro, richiamato alla valutazione, non concede il rigore. La spinta bresciana, comunque, non cala. Vengono alzati i giri in mezzo (Mercati, Zennaro), allargati gli esterni (Cisco e Giani), messo Di Molfetta tra le linee con Maistrello e Spagnoli a occupare l’area. Il Novara si riorganizza in un 4-4-1 estremamente stretto: scivolate aggressive sul lato palla, rinunce al palleggio per non farsi catturare nella gabbia del gegenpressing, campo allungato solo con giocate dirette per respirare. È il momento dell’assedio: Boseggia vola a togliere dall’angolo una zuccata di Maistrello, poi si distende su una conclusione radente di Zennaro, quindi blocca in due tempi un destro di Spagnoli smarcato dal taglio interno-esterno. Quando sembra fatta, nel recupero lunghissimo arriva la beffa: palla sporca che balla nell’area piccola, Cazzadori ha la freddezza di mettersi col corpo tra uomo e pallone, girata rapida e 1–1. Finale di nervi, ma non c’è più tempo per la reazione.

LE CHIAVI TATTICHE
Con l’uomo in meno, il Novara accetta di sacrificare il possesso per proteggere il corridoio centrale. Le mezzali si stringono, gli esterni lavorano da quinti «ombrello» in fase passiva, il centravanti rimasto in campo lavora su prima palla e disturbo del mediano basso avversario. L’Union Brescia, nel tentativo di sfondare, sceglie ampiezza e cross: idea logica contro un 4-4-1 basso, ma i tempi d’attacco non sempre sono puliti e le seconde palle non vengono capitalizzate fino al finale. La gestione dei cambi in casa Brescia – più spinta, più chili in area, tre linee di rifinitura – costruisce volume; la gestione degli spazi di Zanchetta (Novara) costruisce resistenza: baricentro basso, difesa dell’area, linee orizzontali sempre compatte. L’equilibrio complessivo rende il pari un risultato coerente col canovaccio.

IL PROTAGONISTA ASSOLUTO: BOSEGGIA
Partita da portiere «salva-punteggio». Uscite alte con mani forti quando il pallone scende carico di neve, due interventi d’istinto in meno di cinque minuti nella ripresa, postura sempre corretta sul primo palo. La miglior fotografia: il tuffo sulla torsione di Maistrello, conclusione angolata tolta dal sette con mano di richiamo. Contestato in altre circostanze (vedi il recente derby interno perso con la Pro Vercelli), questa volta il numero 1 arrivato in estate dall'Arzignano Valchiampo ha dimostrato di essere all'altezza. 

IL TABELLINO DELLA PARTITA
UNION BRESCIA-NOVARA 1-1
RETI: 10' Valdesi (N), 49' st Cazzadori (U).
UNION BRESCIA (3-5-2): Gori, Rizzo (27' st De Maria), Pasini, Boci (12' st Maistrello), Cisco (27' st Cazzadori), Balestrero, Mercati, Zennaro (38' st Sorensen), De Francesco (12' st Giani), Di Molfetta, Spagnoli. A disp. Liverani, Damioli, Armati, Silvestri, Fogliata, Vesentini. All. Diana.
NOVARA (3-5-2): Boseggia, Valdesi, Bertoncini, Lorenzini, Agyemang, Khailoti, Ranieri (34' st Donadio), Arboscello (23' st D'Alessio), Collodel (49' st Malaspina), Lanini, Da Graca. A disp. Raffaelli, Rossetti, Citi, Basso, Cortese, Foti, Morosini, Ledonne, Dell'Erba. All. Zanchetta.
ARBITRO: Di Loreto di Terni.
AMMONITI: Giani (U), Boseggia (N), Lorenzini (N), Arboscello (N), Lanini (N).

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