Chi l’avrebbe detto che per prendere l’ascensore verso la vetta bastava infilare due stoccate nel primo tempo e poi tenere il portone chiuso con calma olimpica? A Torino il Parma ha giocato da squadra adulta, di quelle che sentono l’odore del sangue e colpiscono al momento giusto, per poi amministrare con la sicurezza di chi sa stare in campo. Finisce 2-0 per i gialloblù in trasferta, con le firme al 17’ di Tigani dal dischetto e al 33’ di Mikolajewski, e un secondo tempo da gestione accorta. Tre punti che valgono l’aggancio in vetta al Genoa e, soprattutto, raccontano di un gruppo che cresce nelle pieghe delle partite, nelle scelte, nei dettagli.
IL BLITZ: DUE COLPI IN MEZZ’ORA E LA PARTITA GIRA Sul campo del Torino,
che in settimana ha cambiato guida tecnica accogliendo Baldini al posto di Fioratti, il Parma mette subito i giri giusti al motore. La gara si spacca presto: al 17’
Tigani si presenta dagli undici metri e, con la freddezza del rigorista di razza - penalty concesso per un fallo di Bonadinam su
D'Intino - spiazza e indirizza la sfida. È il classico gol che cambia la
sceneggiatura: il Torino deve alzare i giri, il Parma si dispone come una molla pronta a ripartire. E infatti arriva il
raddoppio al 33’:
Mikolajewski pesca l’angolo con una conclusione precisa che sorprende retroguardia e portiere granata. Due fendenti chirurgici, due colpi da ko in un primo tempo scritto con penna fina.
LA PAROLA AL MISTER: CONSAPEVOLEZZA, CONCRETEZZA, MATURITÀ Nicola
Corrent, a fine partita, non fa giri di campo: «
Siamo contenti perché la partita, lo sapevamo, era difficile. Il Torino è una squadra forte, magari in questo momento è un po’ in difficoltà, soprattutto di risultati. Hanno cambiato allenatore in settimana, quindi sapevamo che era una partita molto pericolosa per più aspetti, però i ragazzi sono stati bravi, hanno fatto una prestazione consapevole, concreta, matura. Magari l’inizio non è stato perfetto dal mio punto di vista, però hanno reagito bene, hanno tenuto il campo, hanno gestito i momenti della partita, quindi sicuramente da questo punto di vista sono contenti». Parole pesate, come
pesata è stata la prova dei suoi: lucida nelle letture, ruvida quando serviva, spietata in area avversaria. Il resto è gestione, quella vera: tempi giusti, distanze corte, scelte pulite col pallone. E la
sensazione, nitida, che tutti sappiano perfettamente cosa fare nei vari momenti della gara.
INFERMERIA E NERVI SALDI: CIARDI E KONATÉ DA VALUTARE C’è però anche la componente umana, quella che si nasconde tra i tackle e i sospiri. L’uscita di
Ciardi ha fatto trattenere il fiato a tutti. Corrent ha spiegato così: «
Ha avuto un problema l’anno scorso, l’illustrazione della spalla. Si è anche spaventato, secondo me, perché gli è uscita e poi gli è rientrata. Probabilmente avrebbe potuto continuare a giocare, come dicono i fisioterapisti, però anche a livello emotivo era spaventato, era giusto toglierlo. Adesso verificheremo nelle prossime ore l’entità dell’infortunio, speriamo niente di grave, perché comunque è un giocatore importante, come Konaté, uscito un po’ malconcio nel finale. Tutti sono importanti, devono recuperare le energie, perché adesso abbiamo un’altra partita». Tradotto: testa sul presente,
mani sul volante della prudenza. Nessuna forzatura, solo lucidità e rispetto dei tempi. Due
pedine importanti da monitorare, perché il calendario non aspetta e gli obiettivi camminano sulle gambe di tutti.
LA VETTA VISTA DA VICINO: AGGANCIO AL GENOA E MESSAGGIO AL CAMPIONATO I tre punti di Torino hanno un peso specifico che la classifica restituisce con chiarezza:
aggancio al Genoa in cima. È come timbrare il
biglietto in prima fila e far sapere a tutti che la lotta non è questione di vetrina, ma di sostanza. Non servono fuochi d’artificio quando hai compattezza difensiva,
cinismo offensivo e una regia che non perde mai il tempo della giocata. Il Parma, oggi, ha mostrato proprio questo: un’identità riconoscibile e un pragmatismo che sa di maturità. E quando esci da
Torino con un 2-0 costruito in mezz’ora e protetto con testa e gambe, quando le parole del tuo allenatore combaciano con quanto si è visto sul campo, quando i tuoi ragazzi dimostrano di saper stare dentro la partita da
grandi, beh, allora il segnale è arrivato forte e chiaro. Il Parma ha infilato una vittoria che vale doppio: per classifica e identità. E la sensazione è che non sia un
lampo isolato, ma una traccia da seguire anche nelle prossime curve del campionato.
IL TABELLINO
TORINO-PARMA 0-2
RETI: 15' rig. Tigani (P), 32' Mikolajewski (P).
TORINO (3-4-3): Santer 6, Bonadiman 5, Pellini 6.5, Desole 5.5, Zaia 5.5, Acquah 5.5 (31' st Brzyski sv), Sabone 5.5 (1' st Galantai 6), Barranco 5.5 (14' st Zeppieri 5.5), Spadoni 5 (1' st Kugyela 6.5), Gabellini 6, Luongo 6 (14' st Carvalho 6). A disp. Cereser, Conzato, Kirilov, Gatto, Da Costa, Perciun. All. Baldini 5.
PARMA (4-2-3-1): Astaldi 6.5, Mena Martinez 6.5, Conde 6.5, Drobnic 6.5, D'Intino 7, Tigani 7.5, Konate 6.5, Nwajei 6.5 (19' st Avramescu 6), Ciardi 6 (1' st Vranici 6, 37' st Mengoni sv), Cardinali 7, Mikolajewski 7.5 (37' st Castaldo sv). A disp. Casentini, Pajsar, Balduzzi, Diop, Marchesi, Chimezie, Semedo. All. Corrent 7.
ARBITRO: Viapiana di Catanzaro 6.5.
ASSISTENTI: Russo di Nichelino e Mandarino di Alba-Bra.
AMMONITI: Bonadiman (T), Kugyela (T), Konate (P).