Quando la palla scotta non c'è nulla di più importante che non smuovere la classifica e ritrovare il coraggio di giocare. Al «Tombolato» di Cittadella, nel posticipo del lunedì sera del Girone A di Serie C, Cittadella e Pro Patria si dividono la posta con uno 0-0 che racconta di paure, di affanni e di un protagonista assoluto: William Rovida, il portiere bustocco scuola Inter che nel finale alza la saracinesca come un veterano di mille notti nonostante sia un classe 2003, con comunque affidabilità già dimostrata in categoria.
PRIMO TEMPO COL FRENO A MANO: ERRORI, INFORTUNI E SBADIGLI Non è spettacolo nella prima frazione. La grammatica calcistica va spesso in tilt: difese friabili, attacchi spuntati. Tra il 10’ e l’11’ si accendono le uniche vere fiammate: prima
Ihnatov impegna
Rovida, attento in due tempi; poi
Giudici chiude da campione sull’attaccante granata lanciato a rete. La Pro Patria riparte con
Udoh e
Renelus, ma senza cattiveria sotto porta. La sfortuna ci mette il piede a metà tempo:
Pavan e
Casolari alzano bandiera bianca, dentro in fretta e furia
Salvi e
Barberis. Qualche chiusura di
Gatti e dello stesso
Salvi sul pimpante
Udoh, un tiro altissimo di
Ihnatov alla mezz’ora e, poco dopo, legnata di
Barberis altrettanto alta da buona posizione. Per i 523 paganti, più sbadigli che brividi.
RIPRESA: PUNIZIONI, MISSILI E UN PORTIERE CON LE MOLLE Si riparte con più gamba.
Barberis sfiora il palo su punizione, preludio al numero di
Rovida all'8’: plastico colpo di reni sul «missile» mancino di
Rizza.
Amatucci è prezioso in ripiegamento, come all'11’ quando mura di puro impeto
Renelus. Il Cittadella dà segnali, soprattutto da fermo: al 21’ il mancino «telecomandato» di
Rizza pesca
Redolfi, ma la frustata di testa finisce sopra la traversa.
I CAMBI DI IORI, LA PRUDENZA DI GRECO E L’ASSALTO FINALE Manuel Iori prova a spostare le pedine: il neoentrato
Gaddini accende l’ex di turno
Castelli, ma la girata è preda di
Rovida. Nel finale i granata alzano i giri.
Gaddini sfiora la traversa, poi, tra il 40' e il 41', doppio riflesso felino di
Rovida su
Castelli e
De Zen: manone, respinta e porta inviolata. La Pro Patria di
Leandro Greco, dopo un primo tempo ordinato e compatto, si abbassa troppo e rinuncia quasi a palleggiare. Troppo poco per strappare i 3 punti, abbastanza per respirare. In attesa di meglio ovviamente.
FOTOGRAFIA DEL MOMENTO: OSSIGENO SÌ, LUCE NO Il
Cittadella, ambizioso ma lontano dall’idea di corazzata, non sfonda nonostante il forcing. La
Pro Patria, ferita dalle ultime goleade incassati (leggasi il ko interno 3-0 contro l'Albinoleffe) ritrova concentrazione difensiva e un guardiano strepitoso. Ma senza coraggio in avanti, la strada del riscatto resta lunga. La porta è rimasta stregata: la voglia di rialzarsi, però, è tutta lì, appesa al guanto di
Rovida.
TABELLINO DEL MATCH
CITTADELLA-PRO PATRIA 0-0
CITTADELLA (3-4-2-1): Zanellati, De Zen, Gatti, Rizza, Redolfi, Amatucci, Pavan (22' Salvi), Bunino (33' st Gaddini), Ihnatov (33' st Desogus), Casolari (22' Barberis), Diaw (17' st Castelli). A disp. Maniero, Scquizzato, Cecchetto, Crialese, D'Alessio, Verna, Rabbi, Vita, Egharevba. All. Iori.
PRO PATRIA (3-5-2): Rovida, Mora, Masi, Motolese, Giudici, Ferri, Di Munno, Citterio (25' st Schirò), Dimarco, Renelus (16' st Orfei), Udoh (25' st Mastroianni). A disp. Gnonto, Reggiori, Aliata, Auci, Bagatti, Marra, Schiavone, Viti, Travaglini. All. Greco.
ARBITRO: Silvestri di Roma 1.
AMMONITI: Ihnatov (C), Diaw (C), Salvi (C), Renelus (P).