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Youth League

Questa Inter non sa più vincere! In crisi da più di un mese, lo Slavia Praga la riprende allo scadere

Il gol di Zouin e la perla del "Pocho" Lavelli non bastano: ecco un altro pareggio per i nerazzurri

Zouin e Pikolon

INTER-SLAVIA PRAGA YOUTH LEAGUE • Zouin e Pikolon, entrambi in gol nel secondo turno europeo 

45 giorni senza vincere. Per alcuni potrebbero sembrare persino pochi, non se ti chiami Inter, non se indossi i colori nerazzurri. La parola d'ordine deve essere sempre "vittoria". Soprattutto se ciò non avviene dalla prima giornata di campionato contro il Monza, soprattutto se dopo quella sono arrivati solo pareggi e sconfitte. Lo Slavia Praga domina il primo tempo e si illude con il gol di Pikolon, l'Inter si risveglia nella ripresa e ribalta tutto con un gran gol di Zouin e un gol di esterno del "Pocho" Lavelli che dovrebbero far vedere e rivedere a tutti i giovani attaccanti. Ma non basta, ancora non basta. Sembra un po' un incubo, sembra un po' una cosa che si ripete ogni volta, perché in pieno recupero Naskos segna il gol del 2-2: questa Inter non sa più vincere...

PIKOLON PORTA AVANTI

Introduzione: 16 agosto. Circa un mese e mezzo fa l’ultima volta che l’Inter ha conseguito 3 punti. Ah, non solo: è stato l’unico successo stagionale. Poi due sconfitte e quattro pareggi, uno dei quali nel primo turno di Youth League contro l’Ajax. E la classifica? Parla chiaro, chiarissimo. Un 15esimo posto in cui la squadra di Carbone non può (e non deve) stare. E quindi serve cambiare marcia, ripartire. L’occasione per farlo viene servita dallo Slavia Praga per il secondo turno della “Champions League dei giovani”.

Iniziare con carattere e determinazione: queste le parole d’ordine. Lavelli e compagni che partono bene, con il primo che pulisce tanti palloni e contribuisce alla manovra. Il tutto poco prima che salga in cattedra un granitico Sloncik, che vince ogni duello e non fa vedere la palla al puntero nerazzurro. Tuttavia la prima occasione della gara è per i padroni di casa: El Mahboubi sull’out di destra fa un gran numero e in velocità arriva davanti a Kalanin. L’estremo difensore ceco è molto bravo a coprire il primo palo. Dopo una prima parte in cui i meneghini avevano preso in mano la partita, lo Slavia crea ottime trame di gioco e conquista il pallino, ingabbiando di fatto i nerazzurri nella propria metà campo grazie ad un pressing asfissiante. Ed è qui che arrivano i primi pericoli per Taho: Pitik asciuga la sfera e batte lunghissimo attraversando tutta l’area di rigore, Potmesil impatta ma la difesa fa buona guardia. Poi è Taho a doversi superare grazie all’utilizzo della sua apertura alare su un tiro insidioso sul primo palo. Naskos in mezzo al campo mostra estrema qualità e giochetti di pregevole fattura, Rajnoha crea gioco a non finire, ma la retroguardia guidata da due grandissimi Nenna e Bovio regge alla perfezione. Fino ad un certo punto, fino alla primissima avvisaglia: i cechi attaccano e creano troppo, Sloncik spacca la traversa con un colpo di testa da corner. Seconda avvisaglia che qualcosa va cambiato: grandissima mischia in area di rigore, la spunta Pikolon che con una zampata mette a segno un meritato 0-1.

PERLA DEL POCHO

Nei primi 45 minuti di gara l’unico modo che hanno trovato i nerazzurri per provare a scalfire i cechi sono state le ripartenze. E se si va a cercare nel vocabolario dei sinonimi sotto la voce “ripartenze” si trovano le parole “El Mahboubi” e “Zouin”. Due ali fulminee, due prospetti molto interessanti, entrambi di origine marocchine. Finito il tempo di divagare, iniziato ufficialmente quello di mettere le cose in chiaro, di fare le cose concrete. Dopo 60 secondi dall’inizio della ripresa un Lavelli trasformato mette in mezzo un cross interessante per El Mahboubi, che con una rovesciata (un po’ moscia) concede qualche secondo di preavviso per quello che sarà. Perché passano altri due minuti e con loro arriva il gol del pareggio. Sponda di Lavelli per Zarate, che apre per Zouin sulla sinistra e con una corsa fulminante brucia il campo: salta tutti e conclude a rete, sul primo palo, come fosse la cosa più semplice al mondo (3’). Ma calma, calmissima, perché la squadra di Carbone è rinata. Chissà che sia arrivata una strigliata negli spogliatoi, chissà che qualche minuto di pausa per rimuginare sui propri errori non siano stati la chiave di volta. Una ventina di minuti di dominio nerazzurro, Kalanin che rischia di regalare un gol a Venturini, poi la perla del bomber. Una perla rara, che forse solo il “Pocho” poteva estrarre dal cilindro. Solo un attaccante vero come Matteo Lavelli, solo uno dei migliori talenti della cantera interista. La palla gli viene servita sulla trequarti, lui la addomestica e con un esterno destro impressionante mette la sfera a ridosso del secondo palo. È un tiro magnifico, è un gol clamoroso: è 2-1 per l’Inter. Un po' di sofferenza nel finale non guasta mai, è risaputo. Come normale che sia, i cechi attaccano alla ricerca del pareggio, ma l'occasione più ghiotta arriva su un cross di El Mahboubi per Vukoje, che spacca la traversa e non chiude la partita. L'azione dopo? Quasi prevedibile. Naskos che parte in contropiede, brucia Ballo e Marello e deposita la palla in rete in scivolata. È di nuovo pareggio, è il gol del 2-2 che rovina tutti i piani di Benny Carbone. Triplice fischio, secondo pareggio di fila in Youth League e solo due punti collezionati in due partite. Questa Inter non sa più vincere...

IL TABELLINO

INTER-SLAVIA PRAGA 2-2
RETI (0-1, 2-1, 2-2): 38’ Pikolon (S), 3’ st Zouin (I), 21’ st Lavelli (I), 46' st Naskos (S).
INTER (4-3-3): Taho 6, Ballo 6, Nenna 6.5, Bovio 6, Marello 5.5, Venturini 6 (27' st Moressa 6), Cerpelletti 6.5, Zarate 6.5, El Mahboubi 6.5, Lavelli 7 (27' st Kukulis 6), Zouin 7.5 (33' st Vukoje sv). A disp. Pentima, Breda, Conti, Williamson Joachim, Putsen, Humanes Gomez. All. Carbone 6.
SLAVIA PRAGA (3-4-1-2): Kalanin 6, Kovar 5.5 (36' st Frolik sv), Sloncik 7, Boledovic 6.5, Pitak 6, Naskos 7, Rajnoha 6.5 (23' st Palascak 6), Kolisek 6 (36' st Palivec sv), Suleiman 6.5 (31' st Srb sv), Pikolon 7, Potmesil 6 (23' st Szywala 6). A disp. Paar, Barcot, Beran, Tomek. All. Machac 7.
ARBITRO: Rusz (Ungheria) 6.5.
ASSISTENTI: Vigh-Tarsonyi (Ungheria) e Belicza (Ungheria).
QUARTO UOMO: Crezzini di Siena.
AMMONITI: 11' st Lavelli (I), 16' st Nenna (I), 20' st Cerpelletti (I), 29' st Suleiman (S), 30' st Moressa (I), 43' st Naskos (S).

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