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Serie B

L'ex Torino era ripartito dalla Serie D, ora trova il 1° gol in Serie B: è un attaccante che segna ovunque

Dopo la vittoria dello scorso campionato ecco la prima rete nella nuova categoria, storia di chi ci ha sempre creduto

AVELLINO SERIE B - FACUNDO LESCANO

AVELLINO SERIE B - Facundo Lescano, attaccante classe 1996, ha segnato il suo 1° gol in cadetteria martedì 30 settembre

A pochi minuti dal fischio finale di Padova-Avellino, partita finita 2-2 il 30 settembre 2025, una scena sembrava riassumere tutto il cammino di Facundo Lescano: dopo 44 minuti del primo tempo, l'attaccante argentino, con un gol di perfetta tempistica, ha restituito al suo club la parità, segnando il suo 1° gol in Serie B, dimostrando che quel salto di categoria che sembrava quasi un salto nel buio, si sta invece trasformando in un percorso di crescita e affermazione. Da avversario spesso chiamato a riflettere su quanto dura possa essere la vita calcistica di un giocatore non nato sotto i riflettori, a protagonista capace di incidere in una delle categorie più competitive d’Italia.

UN CAMMINO NON SCONTATO
Facundo Lescano dopo l'esordio in Serie A con il Torino nella stagione 2014-2015 ha iniziato il suo percorso professionale giocando in Serie C prima e addirittura in Serie D poi (con l'Igea Virtus), lontano dai fasti e dalle luci dei grandi stadi, con maglie di squadre che rappresentano più una battaglia quotidiana che una passerella. I numeri sui giornali e le cronache spesso trascurano questa fase, ma è qui che si forgia un carattere, dove la fatica e la determinazione si alimentano dentro ogni atleta. Passare dalla Serie D alla Serie B in pochi anni non è impresa da poco: significa adattarsi a ritmi più serrati, tattiche più complesse, e soprattutto alla pressione mediatica e dei tifosi. Eppure, Lescano ha dimostrato una capacità rara di evolversi: da attaccante di lotta e sacrificio, abile nello sfruttare le poche occasioni, si è trasformato in un punto di riferimento fondamentale per l’Avellino, squadra che attualmente occupa una solida posizione di metà classifica nel torneo di Serie B 2025-2026.

IL DEBUTTO IN SERIE B
Il debutto in Serie B non è stato immediatamente dolce per Lescano. Le prime partite con l’Avellino contro squadre di alta classifica come il Frosinone e il Modena, sono state un banco di prova impegnativo, occasioni in cui il giocatore ha espresso tutta la sua volontà di apprendere e adattarsi. In particolare, la partita contro il Frosinone, terminata con una sconfitta, è stata definita dallo stesso Lescano come uno «schiaffo» che ha mostrato il reale livello e la durezza del campionato, spingendolo a riflettere sul necessario cambio di marcia. Questa trasformazione è testimoniata dal suo rendimento nelle ultime gare: il 30 settembre 2025 a Padova, Lescano non solo ha segnato ma ha partecipato attivamente alla manovra offensiva della sua squadra, offrendo assist e creando spazi, dimostrando di star maturando sia come giocatore sia come elemento mentale in grado di reggere la pressione e le responsabilità di una categoria superiore.

IL PERCORSO DI CRESCITA
Play-by-play di queste ultime stagioni di Lescano raccontano di una costante ricerca di equilibrio tra la sua forza fisica, che emerge dalla gavetta fatta su campi meno pretenziosi, e le esigenze tecniche e tattiche richieste in Serie B. La capacità di adattamento è la chiave, soprattutto quando si confronta un atleta con esperienze divise tra campionati minori e i livelli professionistici più alti. Il suo 1° gol in Serie B non è stato un semplice episodio fortunato ma il risultato di un lavoro quotidiano che ha visto l’attaccante migliorare i movimenti in area e la lettura del gioco. L’arrivo all’Avellino, in una rosa competitiva che punta a superare le difficoltà di un torneo impegnativo, ha rappresentato per lui una piattaforma di lancio importante.

IL FUTURO DEL GIOCATORE
Il percorso di Facundo Lescano racconta molto più di un semplice avanzamento calcistico: parla di determinazione, di capacità di lottare contro le avversità, di umiltà nel riconoscere le difficoltà senza perdere la propria ambizione. Ogni giocatore che nasce nelle categorie inferiori ha davanti a sé uno scenario costellato di ostacoli, ma il classe 1996 ha saputo trasformarli in traguardi. Quel gol al 44’ di Padova non è stato solo un punto segnato nella sua carriera, ma una conferma per sé stesso e per l’ambiente che gli ha creduto: il salto dalla Serie D alla Serie B è possibile, ma richiede un processo lento, quotidiano, in cui si affina non solo il fisico ma soprattutto la mentalità. La vera vittoria è questa: non la semplice scalata delle categorie, bensì il modo in cui si affrontano e superano le difficoltà dentro e fuori dal campo, restando autentici e protagonisti di un racconto di sport che affascina.

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