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Denunciò 4 giocatori per violenza: senza risposte istituzionali prova a togliersi la vita

Succede in Argentina: al centro della vicenda gli ex Velez accusati nel marzo del 2024

Denunciò 4 giocatori per violenza: senza risposte istituzionali prova a togliersi la vita

Nel marzo dello scorso anno una cronista della provincia di Tucumán in Argentina ha presentato una denuncia contro quattro — ormai ex — giocatori del Vélez Sarsfield, accusandoli di presunta violenza sessuale. L’episodio sarebbe avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 marzo, in un hotel di TucumánAd oltre un anno e mezzo dai fatti, le istituzioni non avrebbero ancora fornito una risposta giuridica e, secondo quanto riportato dal giornalista Pablo Carrozza, la presunta vittima avrebbe provato a togliersi la vita.


MARTEDÌ DI PAURA A TUCUMÁN

La giornalista tucumana che a marzo dello scorso anno ha denunciato per presunto abuso sessuale quattro ex giocatori del Vélez SarsfieldSebastián Sosa, Braian Cufré, José Florentín e Abiel Osorio — avrebbe tentato di togliersi la vita martedì mattina. Secondo quanto riferito dal giornalista Pablo Carrozza, la cronista che copriva la campagna dell'Atlético Tucumán, attualmente in cura psicologica, sarebbe salita su una terrazza in pieno centro a Tucumán con l’intenzione di buttarsi. Provvidenziale l’intervento di un addetto alla manutenzione, che avrebbe evitato la tragedia.

La causa, avviata nel marzo dello scorso anno, è ancora ferma. I calciatori sono stati inizialmente sottoposti a custodia cautelare, ma successivamente hanno ottenuto la libertà condizionale. Il fascicolo, affidato alla procuratrice Adriana Reinoso Cuello, non ha ancora una data fissata per il rinvio a giudizio. Il Vélez aveva rotto il contratto con i tesserati già subito dopo la denuncia iniziale. Gli indagati, attualmente, praticano regolarmente la loro attività sportiva presso altre società del continente.

LA CONTRODENUNCIA

Nel mezzo di un equilibrio fragile, ecco il ribaltamento di fronte: José Florentín, oggi centrocampista del Central Córdoba de Santiago del Estero, ha presentato una contro denuncia presso l'Unità del Pubblico Ministero per le Decisioni Preliminari del Potere Giudiziario di Tucumán. I capi d’accusa invocati? «Falso testimonio, adulteración de documentos, estafa procesal y asociación ilícita», ovvero «Falsa testimonianza, falsificazione di documenti, frode processuale e associazione a delinquere» . Florentín ha chiesto anche di essere ammesso come querelante.

Secondo l’esposto, le presunte irregolarità non riguarderebbero solo la denunciante, ma anche testimoni a lei vicini: una sua cara amica e un collega dei media. Nell’elenco dei denunciati compaiono, inoltre, gli avvocati della presunta vittima, Patricia Neme e Franco Venditti, alcuni familiari e conoscenti, oltre a un deputato nazionale e a un suo collaboratore. Tutti indicati come potenziali partecipanti a una presunta organizzazione volta a tenere in piedi l’accusa contro Florentín e gli altri ex Vélez.

DENUNCIA SPECCHIO

La presentazione giudiziaria di Florentín sarebbe stata accompagnata da elementi documentali e tecnici: perizie sui telefoni cellulari, registri di conversazioni su WhatsApp, audio, video e verbali testimoniali. Non solo: sarebbero state chieste perquisizioni domiciliari, accesso a tabulati e dati di geolocalizzazione e perfino la detenzione di alcuni dei denunciati, per il timore che possano sottrarsi all’azione della giustizia.

I legali della giornalista, invece parlano di denuncia specchio: un’azione studiata per deviare lo sguardo pubblico e giudiziario dalla presunta violenza di gruppo che avrebbe coinvolto l’allora quartetto del Fortín.

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