Serie D
03 Ottobre 2025
GELA SERIE D - Jerry Mbakogu, attaccante classe 1992, nella scorsa stagione si è diviso tra United Riccione e Costa d'Amalfi, sempre nella massima serie dilettantistica italiana
Il Gela alza l’asticella e mette a segno un innesto che fa rumore: Jerry Mbakogu, classe 1992, origini nigeriane e passaporto calcistico costruito tra Serie A, Serie B e campionati esteri, è ufficialmente un nuovo attaccante della formazione biancazzurra e ha già debuttato nella parte finale dell'ultimo incontro di campionato di domenica 27 in casa della Sancataldese. Non un semplice rinforzo, ma un profilo in grado di incidere subito: fisicità, esperienza, senso del gol e una conoscenza profonda dei nostri campionati lo candidano a diventare il perno dell’attacco del tecnico Gaspare Cacciola in questa stagione.
GLI INIZI
Cresciuto nel settore giovanile del Palermo, Mbakogu ha lasciato segni precoci del proprio istinto realizzativo: 15 gol in 32 presenze con la Primavera rosanero certificano un fiuto già formato. Il salto tra i professionisti arriva nel 2010 con il Padova in Serie B: un battesimo importante, che apre la strada al trasferimento alla Juve Stabia. Con le «vespe» vive stagioni di sostanza e maturazione, contribuendo alla storica promozione in Serie C impreziosita dalla vittoria della Coppa Italia di categoria. In totale 79 presenze, 16 reti e 10 assist tra B e Lega Pro: numeri che raccontano un attaccante non solo finalizzatore, ma anche capace di giocare per la squadra, creare spazi e dialogare con i compagni.
L'AFFERMAZIONE
La consacrazione vera arriva a Carpi, là dove Mbakogu scrive le pagine più luminose della sua carriera. In Emilia mette insieme 5 stagioni di livello, 133 presenze, 37 gol e 21 assist tra Serie A e Serie B. Il culmine è la promozione in massima serie del 2015, traguardo storico per il club biancorosso, seguita da un’altra annata da protagonista in cadetteria con 15 reti. Al Carpi il classe 1992 agli ordini di Fabrizio Castori diventa attaccante completo: profondità attaccata con ferocia, corse a strappo che spaccano le difese, sponde pulite per l’inserimento degli esterni, capacità di reggere duelli spalle alla porta e di decidere le partite sui piazzati.
ALTRE ESPERIENZE
La sua carriera, però, non si esaurisce nei confini italiani. Mbakogu conosce realtà e metodologie differenti all’estero: in Grecia con l’Apollon Smyrnis, in Russia con il Krylya Sovetov Samara, in Croazia con l’NK Osijek. Esperienze che arricchiscono bagaglio tecnico e mentale, aggiungendo letture tattiche diverse e adattabilità. Tornato in Italia, veste poi le maglie di Cosenza, Gubbio, Triestina, Legnago, Costa Amalfi e United Riccione, confermando una versatilità preziosa in contesti e obiettivi differenti. Che ultimamente lo vedono sui campi del mondo dei Dilettanti.
UN COLPO DA NOVANTA
Perché l’arrivo di Mbakogu è una svolta per il Gela? In primis per caratteristiche tecniche e fisiche: parliamo di un centravanti strutturato, capace di fissare i difensori centrali, allungare le retroguardie attaccando la profondità e garantire una via di uscita sicura quando la squadra deve respirare. In area porta chili, centimetri e malizia; sui calci piazzati è un fattore sia come finalizzatore sia come uomo che assorbe marcature liberando compagni. Ma c’è di più: Mbakogu è un attaccante che sa rifinire. I 21 assist ai tempi di Carpi non sono un caso: quando riceve tra le linee, alza la testa e trova la giocata «buona», che sia un tocco a smarcare l’esterno o la classica palla a rimorchio per la mezzala.
TANTE SOLUZIONI IN ATTACCO
Sul piano tattico, il suo innesto apre scenari interessanti. Nel 4-3-3 può fungere da boa moderna, facilitando l’ampiezza degli esterni e l’inserimento delle mezzali; nel 4-2-3-1 attira raddoppi che liberano il trequartista tra le linee; in due punte, infine, diventa partner ideale per una seconda punta rapida, con cui scambiarsi profondità e rifinitura. A livello di principi, la sua presenza consente al Gela di alternare sviluppo palla a terra e gioco diretto senza perdere qualità nella seconda palla: un vantaggio strategico soprattutto contro avversari che pressano alto o si chiudono bassi. Se la scintilla scatterà da subito, i tifosi biancazzurri hanno tutte le ragioni per tornare a sognare.