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Serie A

Prima chiamata in Nazionale per il 25enne che arriva dalla Regione più piccola d'Italia, la sua crescita è notevole

Il CT per la doppia sfida di qualificazione ai Mondiali punta su un volto nuovo, comunque già tenuto d'occhio ai tempi di Mancini

NAZIONALE ITALIA - HANS NICOLUSSI CAVIGLIA

NAZIONALE ITALIA - Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista classe 2000, nel campionato di Serie A in corso conta 3 presenze con la maglia della Fiorentina (foto figc.it)

La Nazionale riapre le porte a volti nuovi e premia la crescita di Hans Nicolussi Caviglia. Il centrocampista della Fiorentina, classe 2000 e originario di Valsavarenche in Valle D'Aosta, riceve la prima chiamata nella Nazionale maggiore in vista della doppia sfida di qualificazione mondiale contro Estonia (11 ottobre a Tallinn) e Israele (14 ottobre a Udine). Per il giocatore viola è un traguardo che arriva dopo un percorso lineare nelle selezioni giovanili azzurre e uno stage con la maggiore ai tempi di Roberto Mancini, tappe che hanno costruito credibilità e conoscenza dell’ambiente prima del salto definitivo.

DAL VIVAIO AZZURRO ALLA RIBALTA: LE TAPPE DELLA CRESCITA
In questa prima parte di stagione, Nicolussi Caviglia ha messo insieme 3 presenze con la Fiorentina per 195 minuti complessivi: 2 da titolare e una da subentrato. Non numeri oceanici, ma indicativi: quando è stato chiamato in causa ha garantito ordine, ritmo e disponibilità nel doppio compito di regia bassa e mezzala di connessione. Proprio questa duttilità, unita alla continuità di applicazione, ha convinto Gennaro Gattuso a inserirlo nell’elenco dei 27. Il CT ha mostrato di voler allargare la base senza stravolgere le gerarchie: premiare chi performa nel club, selezionare profili complementari e innestare energia fresca in un reparto che, per caratura e responsabilità, fa da metronomo all’intera squadra. L’identikit di Nicolussi Caviglia si sposa con questa logica.

PROFILO TECNICO: COSA PORTA ALLA NAZIONALE
Lettura del gioco e primo passaggio. È un costruttore pulito: si muove tra linee per offrire uscita bassa, gioca a due tocchi, non forza la verticalità se non c’è finestra utile. Pressione e riaggressione. Senza palla lavora bene sul lato forte, accorcia con tempi corretti e ha gamba per le corse di ripiegamento. Duttilità tattica. Può agire da mediano in un 4-3-3, da interno con compiti di rifinitura corta, oppure in un doppio pivote in 4-2-3-1 quando serve più copertura centrale. Gestione dei momenti. È disciplinato nelle scelte: sa rallentare quando la squadra deve salire compatta e accelerare quando si apre lo spazio per attivare esterni e mezzali. Sono caratteristiche preziose in un contesto in cui convivono profili più verticali (Frattesi), più fisici (Cristante) e di leadership tecnica (Barella, Locatelli, Tonali). Con lui, Gattuso guadagna una variante di controllo che può tornare utile soprattutto nelle fasi in cui l’Italia deve congelare il ritmo o consolidare il possesso nella metà campo avversaria.

IL CONTESTO DELLE QUALIFICAZIONI: MARGINE E SFIDE
Gli Azzurri arrivano alla sosta da secondi nel girone, a pari punti con Israele, con la Norvegia capolista a 15 punti. È una classifica corta, nella quale ogni dettaglio pesa: la gestione dei tempi di gara, la pulizia dell’uscita palla, la capacità di leggere i momenti. In questo scenario, il profilo di Nicolussi Caviglia è una risorsa per abbassare la variabilità degli episodi contro squadre che, come Estonia e Israele, alternano blocchi medi e ripartenze rapide. A Tallinn ci si aspetta una partita di possesso, con l’Italia a fare la gara e la necessità di non concedere transizioni centrali. A Udine, contro Israele, il livello di duello e l’intensità tra le linee aumenteranno: serviranno scelte lucide nella prima costruzione e coperture preventive puntuali.

COME POTREBBE ESSERE UTILIZZATO DA GATTUSO
Senza entrare nel terreno delle «probabili» definitive, si possono immaginare tre scenari d’impiego: 1) Mediano in un 4-3-3 «di controllo». Con Barella e uno tra Frattesi/Locatelli interni, Hans offre linee di passaggio sotto pressione e raccordo continuo con i terzini in uscita a tre. 2) Interno equilibratore. Se il c.t. sceglie un play più fisico (Cristante/Locatelli), Nicolussi Caviglia può agire da mezzala di cucitura, accompagnando l’azione e assicurando coperture sulle ricezioni degli esterni. 3) Doppio pivote. In gestione del risultato, un 4-2-3-1 con lui accanto a un mediano di rottura permette di schermare il centro, guidare le uscite laterali e liberare il trequartista tra le linee. In tutti e tre i casi, il contributo atteso è ordine e continuità: qualità spesso invisibili, ma fondamentali per dare stabilità alla manovra e mettere nelle migliori condizioni il reparto offensivo.

L'ELENCO COMPLETO DEI CONVOCATI
PORTIERI: Marco Carnesecchi (Atalanta), Gianluigi Donnarumma (Manchester City), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham).
DIFENSORI: Alessandro Bastoni (Inter), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Diego Coppola(Brighton & Hove Albion), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Matteo Gabbia (Milan), Gianluca Mancini (Roma), Destiny Udogie (Tottenham).
CENTROCAMPISTI: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Hans Nicolussi Caviglia (Fiorentina), Sandro Tonali (Newcastle).
ATTACCANTI: Nicolò Cambiaghi (Bologna), Francesco Pio Esposito (Inter), Moise Kean (Fiorentina), Riccardo Orsolini(Bologna), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Atlético Madrid), Mateo Retegui (Al-Qadsiah), Mattia Zaccagni (Lazio).

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