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04 Ottobre 2025
DUBAI FC • Ezequiel Schelotto
Dubai chiama, Paradiso risponde. Nell'omonima provincia svizzera c'è una data che cambia le regole del gioco: 1° ottobre 2025. Recatosi negli Emirati Arabi Uniti, il presidente dell'FC Paradiso Antonio Caggiano ha stretto la mano al suo omologo del Dubai City, Sultan Hareb Al Falahi, firmando un accordo che spalanca scenari internazionali per il club biancoverde. E c’è subito l’assist decisivo: Ezequiel Schelotto, nome di esperienza e carisma, volerà a Dubai in prestito fino a dicembre. Il «Galgo», uno dei nomi più ricordati dalle parti di Milano in tempi recenti, specialmente quando si parla di derby.
Cresciuto calcisticamente con la maglia del Banfield, in Argentina, Schelotto si trasferisce giovanissimo in Italia, approdando al Cesena nel 2008. Dopo una breve parentesi in Serie B, esplode con la maglia dell’Atalanta, dove si fa notare per la sua corsa instancabile e il suo spirito combattivo. Le sue prestazioni gli valgono la chiamata dell’Inter nel gennaio 2013, club con cui realizza il gol del pareggio nel derby contro il Milan: uno dei momenti più iconici della sua carriera.
Tuttavia, l’esperienza nerazzurra non si rivela longeva, e Schelotto inizia una serie di trasferimenti: Parma, Sassuolo, Chievo e di nuovo Atalanta, senza mai trovare piena continuità. Nel 2015 riparte dall’estero, trasferendosi prima allo Sporting Lisbona, dove conquista una Supercoppa di Portogallo, e poi in Inghilterra, firmando con il Brighton nel 2017, in Premier League. Dopo tre stagioni in Inghilterra, torna in Argentina nel 2021 per giocare nel Racing Club, coronando così il sogno di vestire la maglia di una squadra importante del suo Paese natale. Resta in Argentina altri due anni, quindi fa ritorno in Italia al Barletta, fino all’ultima parentesi in Svizzera con l'FC Paradiso.
La rete di Ezequiel nel derby del 24 febbraio 2013 è uno dei momenti più iconici per gli amanti delle storie assurde. Entrato nel secondo tempo, l’esterno italo-argentino sfrutta al meglio un cross preciso di Nagatomo: si inserisce con tempismo tra i difensori del Milan e colpisce di testa sul primo palo, sorprendendo Abbiati, nonostante non fosse noto per il gioco aereo. Quel gol, che vale l’1-1 finale, arriva nel momento più delicato del match e ha un peso simbolico enorme: segna il suo primo (e unico) gol con l’Inter proprio nella partita più sentita della stagione. L’esultanza, carica di rabbia e orgoglio davanti alla Curva Nord, racconta tutta la sua voglia di lasciare un segno. La data di quel cabezazo, Schelotto se la tatuerà sul braccio sinistro il giorno dopo.
Un patto siglato a Dubai, con vista sul futuro. Che ruolo gioca Ezequiel Schelotto in questa partita? Quello dell’ambasciatore in campo. Prestito fino a dicembre e maglia del Dubai City sulle spalle.Un trasferimento che vale come un contropiede perfetto: rapidità d’esecuzione, lettura del momento e la capacità di allungare la squadra oltre confine. Per l'FC Paradiso, una mossa che allena relazioni e apre porte. A cosa conduce un’alleanza così? A un calendario fitto di scambi, idee e – chissà – talenti.
Intanto, il prestito di Schelotto è il primo passaggio chiave: campo e visibilità, la doppia cifra che ogni progetto moderno cerca. Nel contesto della Prima Lega Promotion, un accordo internazionale è come un cambio modulo ben riuscito: ti rende meno prevedibile. L’FC Paradiso allarga l’orizzonte, rafforza il proprio brand e costruisce un ponte che può portare competenze, opportunità e, all’occorrenza, nuovi profili. Un segnale chiaro: dalle parti di Paradiso non si difende il risultato, si prova a vincere la partita del futuro.