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Serie C

Ha 18 anni ed è l'unico giocatore di Serie C convocato in Nazionale, il classe 2007 diventerà un grande

Il portiere ottiene la prestigiosa chiamata in azzurro in un inizio di stagione che lo ha visto protagonista tra i pali in prima squadra

ITALIA UNDER 19 - TOMMASO VANNUCCHI

ITALIA UNDER 19 - Tommaso Vannucchi, portiere classe 2007, nella stagione in corso 4 presenze in Serie C con il Pontedera

La convocazione in Nazionale Under 19 di Tommaso Vannucchi (classe 2007) non è solo una bella storia di provincia che arriva in alto: è la conferma che anche dalla Serie C possono emergere profili pronti a reggere l’urto del calcio che conta. Portiere in prestito dalla Fiorentina, Vannucchi è l’unico calciatore chiamato dalle squadre di terza serie nel gruppo scelto dal Commissario Tecnico Alberto Bollini per il doppio test contro la Scozia: venerdì 10 ottobre (ore 16:30) allo stadio Antonio Molinari di Campobasso, e lunedì 13 ottobre (ore 11) allo stadio Mario Lancellotta di Isernia. Per il Pontedera è un attestato di valore tecnico, metodologico e identitario.

DAL LIDO DI CAMAIORE AI RIFLETTORI AZZURRI
I primi passi di Vannucchi nascono in un contesto lontano dai grandi palcoscenici: il Lido di Camaiore, realtà capace di coltivare ambizioni con pochi fronzoli e tanta sostanza. Proprio lì, nella quotidianità dei campi periferici, emergono i tratti che ancora oggi lo distinguono: rapidità di piedi, riflessi corti e quella presenza carismatica che rassicura compagni e staff. L’occhio della Fiorentina non tarda ad accorgersene: il vivaio viola, tra i più produttivi d’Italia, lo accoglie e lo rifinisce. Nel settore giovanile gigliato Vannucchi affina postura, tempi d’uscita, gestione della profondità e gioco con i piedi, completando un profilo moderno. La crescita è misurabile anche nei riconoscimenti: il Premio come miglior portiere 2007 ai Primavera 1 Best Awards 2024/25 sancisce una stagione da protagonista, mentre le convocazioni con la prima squadra viola e la continuità con le selezioni giovanili – fino alla stabilità nell’Under 18 – certificano una traiettoria di alto livello.

IL BATTESIMO DEL FUOCO IN SERIE: MINUTI VERI
Il trasferimento al Pontedera è il classico passaggio che fa la differenza tra un talento promettente e un professionista compiuto. In granata Vannucchi ha già collezionato 4 presenze in campionato, minuti «pesanti» che valgono più di molte domeniche Primavera: qui si difendono punti, si gestiscono momenti, si imparano i dettagli che nel calcio dei grandi decidono destini e risultati. L’ambiente è esigente ma protettivo: staff tecnico e società credono nell’idea che i giovani, se responsabilizzati, crescono più in fretta. Il Pontedera, dal canto suo, ha guadagnato un portiere affidabile, capace di trasmettere sicurezza alla linea difensiva e di incidere nella lettura delle transizioni.

LA PROVA DEL NOVE: IL BANCO AZZURRO
La chiamata di Bollini arriva in un contesto tecnico già rodato. Dopo il test con l’Albania a Novarello (un 4-1 convincente e un 1-1 utile per consolidare meccanismi) e il torneo in Croazia (0-0 con i padroni di casa, stop 1-3 con la Germania, reazione con il 2-1 alla Cechia), l’Under 19 si misura con una Scozia tradizionalmente intensa e verticale. Due amichevoli ravvicinate che consentono allo staff di fotografare la tenuta del gruppo in scenari tattici differenti e, per un portiere, di dare risposte su gestione dell’area piccola, uscite alte e primo passaggio sotto pressione.

COSA RENDE VANNUCCHI «DIVERSO»
Le qualità non mancano e – cosa più importante – si tengono insieme in un profilo coerente. 1) Lettura preventiva: la sensazione è che «arrivi» un attimo prima sul pallone. Anticipa linee di passaggio e tracce centrali, riducendo il campo a chi deve calciare. 2) Timing sulle uscite: non si limita a coprire la porta; la attacca. Sulle palle alte sceglie quando staccarsi e quantoimpattare, evitando indecisioni che generano seconde palle pericolose. 3) Gioco coi piedi: non è un regista aggiunto, ma sa selezionare la soluzione giusta – verticale o laterale – senza cercare lo «sponsor pass». La prima scelta è funzionale al contesto. 4) Leadership silenziosa: non serve urlare per comandare. La sua comunicazione è continua e mirata: guida la linea con indicazioni semplici, ripetute e chiare. 5) Tenuta emotiva: la freddezza nei momenti decisivi lo distingue. Subire un gol non lo sposta: reset rapido, postura alta, linguaggio del corpo positivo.

TRA PRESENTE E FUTURO: UN NOME DA SEGNARE IN AGENDA
Il futuro non conosce scorciatoie, ma le precondizioni ci sono tutte: formazione di qualità, impatto nelle prime esperienze professionali, tenuta in ambienti esigenti, riconoscimenti individuali e fiducia federale. La domanda resta quella di sempre: saprà trasformare il potenziale in abitudine alla performance? La risposta abita nella quotidianità: allenamenti, dettagli, scelte di carriera, capacità di reggere l’errore e di rialzarsi. Intanto, una certezza: il nome Tommaso Vannucchi è già sottolineato sui taccuini di osservatori e addetti ai lavori. E se c’è un ruolo che spesso matura con pazienza e stratificazione, è proprio quello del portiere. Il Pontedera se lo gode, la Fiorentina lo segue, la Nazionale lo testa. Il resto, come sempre, lo scriveranno i 90 minuti.

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