Primavera 2
04 Ottobre 2025
VICENZA-UNION BRESCIA PRIMAVERA 2 • Andrea Magli e Pietro Tagliabue
Ci sono vittorie che pesano più di tre punti perché raccontano di spogliatoi uniti, di promesse sussurrate prima di entrare in campo, di un nome scritto grande sulla lavagna. A Vicenza l’Union Brescia ha vinto 2-1 e ha abbracciato un’idea semplice e potentissima: questa è per Filippo Simoncelli, classe 2007, centrocampista dal passo pulito e dal futuro luminoso frenato in settimana da una rottura del crociato. La squadra di Ferrari ha trasformato il dolore in benzina, ha ritrovato il filo dopo due gare senza vittorie e ha strappato tre punti su un terreno dove pochi passeranno indenni. È un colpo che vale classifica (quarto posto agganciato insieme al Lecco), morale e identità. Per il Vicenza, seconda sconfitta consecutiva dopo l’Albinoleffe e una curva che scende, nonostante l’ennesima prova di generosità del suo numero 9, Romio, e i guanti caldi di Basso.
La partita nasce verticale, senza preamboli. Al 5’ Romio accende la miccia: recupero alto, slalom tra tre maglie e destro cattivo, ma Damioli è già dentro al match e ci mette il corpo. È il prologo di un primo tempo vivo, in cui il Vicenza tiene campo e crea, mentre il Brescia sceglie compattezza e transizioni. Al 20’ l’occasione che sembra scritta: ancora Romio, controllo e cross d’autore, Poier arriva a colpire a botta sicura ma Damioli compone il capolavoro, riflesso e deviazione che sanno di miracolo e tengono lo 0-0. I lombardi ribattono colpo su colpo, cercano l’uscita pulita dagli esterni e aspettano il varco giusto. La ripresa è una giostra di portieri: al 65’ tocca a Basso imitare il collega, quando sul cross dalla destra Bigatti stacca con i tempi dell’attaccante vero e lui si distende in tuffo, mano di richiamo e palla tolta dall’angolo. Vicenza che risale con coraggio, Union che non perde ordine: al 71’ ancora Romio trova il corridoio in area, ancora Damioli trasforma la porta in un cancello chiuso. È un duello nella partita, una sfida di dettagli dove la differenza, spesso, è un guanto messo bene o un piede in più.
La svolta arriva nella parte calda. Al 75’ il Brescia colpisce come una squadra matura: Magli legge la linea e infila il varco in verticale, l’imbucata spacca il blocco e Bigatti controlla, apre il piatto, 0-1. Tre minuti dopo, l’episodio che indirizza: Biritwum, appena entrato, attacca l’area e viene atterrato, rigore. Basso para il primo tentativo, ma sulla respinta Tagliabue è rapace: 0-2 e pugno al cielo verso la panchina. Il Vicenza non muore: all’89’ una rasoiata rasoterra pesca Romio tutto solo, controllo e riaperta sul 1-2. Gli ultimi minuti sono un’onda biancorossa, ma il Brescia li attraversa con testa: gestione del possesso, falli “intelligenti”, linee strette e un portiere che non smette di parlare ai compagni. Al fischio finale, abbracci e una dedica che conta più di ogni cifra: questi tre punti sono per Simoncelli. La classifica dice quarto posto condiviso con il Lecco e corsa rimessa in carreggiata; per il Vicenza la seconda caduta di fila impone domande, ma dentro la sconfitta ci sono le parate di Basso e la leadership di Romio da cui ripartire. Il resto lo raccontano gli occhi di chi, da Brescia, ha viaggiato sapendo già cosa scrivere sulla maglia a fine partita: «Forza Simo».
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
Così l'allenatore Nicola Ferrari: «È una grande gioia. I ragazzi oggi ci tenevano particolarmente a vincere questa partita per dedicarla al nostro Simoncelli, che ha subito un grave infortunio. Non è stato difficile prepararla dal punto di vista emotivo, ma in campo hanno dimostrato anche solidità tecnica e tattica. Questa squadra sta sorprendendo: ha iniziato con entusiasmo e ora sta continuando a crescere. Dobbiamo proseguire su questa strada». Queste invece le parole di Mattia Bigatti: «Sono molto contento per il mio primo gol stagionale, arrivato contro una squadra difficile da affrontare. È stata una grande soddisfazione personale. Dedico questa rete alla mia famiglia, che mi supporta sempre». Infine, il pensiero dell'uomo del 2-0 momentaneo Pietro Tagliabue: «Segnare entrando dalla panchina, in una partita complicata, è stata un’emozione unica. Abbiamo dimostrato di essere un vero gruppo. Dedico questo gol a mio papà, che è sempre al mio fianco, nei momenti belli e in quelli più difficili».
VICENZA-UNION BRESCIA 1-2
RETI (0-2, 1-2): 31' st Bigatti (U), 35' st Tagliabue (U), 44' st Romio (L).
L.R.VICENZA (3-4-1-2): Basso 6.5, Moscati 6 (45' st Florio sv), Stradiotto 5.5, Rensi 6, Minucelli 5.5, Catino 5.5 (24' st Pavanello 6), Binotto 5.5 (24' st Randon 6), Gashi 5.5 (24' st Carron 6), Romio 7, Picardi 6 (24' st Tartaglia 6), Poier 6.5. A disp. Meneghetti, Rigoni, Giora, Blal, Prepelita, Chinellato, Bolzon. All. Belardinelli 5.5.
UNION BRESCIA (4-2-3-1): Damioli 7.5, Romani 6.5, Chiari 6.5 (41' st Dainesi sv), Buratto 6.5, Bergomi 7, Facchini 6.5, Orio 6.5 (12' st Magli 7), Zulberti 6.5, Bigatti 7 (32' st Biritwum 7), Leporini 6.5 (32' st Tagliabue 7.5), Goffi 6.5 (41' st Azzini sv). A disp. Finazzi, Zaninelli, Luciani, Molinari, Inselvini A., Chini, Frittoli. All. Ferrari 7.
ARBITRO: Paccagnella di Bologna 6.5.
ASSISTENTI: Lanfredi di Bologna e Selleri di Bologna.
AMMONITI: Stradiotto (L), Binotto (L), Chiari (U), Facchini (U), Azzini (U), Biritwum (U).