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Serie C

La favola più bella è già finita, esonerato il tecnico della storica promozione dopo sole 8 giornate

Scelta inattesa da parte della società in un contesto tutto sommato non disastroso, ora si attende il nome del successore

DOLOMITI BELLUNESI SERIE C - NICOLA ZANINI

DOLOMITI BELLUNESI SERIE C - Nicola Zanini aveva guidato il club alla storica promozione tra i Professionisti della stagione 2024-2025 (foto FB Dolomiti Bellunesi Srl)

Un'atmosfera tesa e carica di emozioni ha accompagnato la recente decisione della Dolomiti Bellunesi, che ha sollevato dall’incarico il suo allenatore di punta, Nicola Zanini. Il tecnico veneto, artefice di una storica promozione in Serie C nella stagione 2024-2025, si vede così interrompere bruscamente un percorso che aveva scritto pagine importanti del club, nato nel 2021 dalla fusione tra 3 club storici, Belluno, San Giorgio Sedico e Union Feltre. Un addio che nessuno si aspettava, soprattutto dopo un inizio di stagione difficile, ma che segna l’inizio di un nuovo capitolo da scrivere sul campo.

IL CAMMINO DI ZANINI E LA SVOLTA IMPROVVISA
Dal momento del suo insediamento, Nicola Zanini ha guidato la Dolomiti Bellunesi con una dedizione e professionalità che hanno portato a risultati straordinari: il 2° posto nel campionato di Serie D 2023-2024 e l’ambita promozione nella Serie C appena conquistata nella primavera scorsa arrivando davanti ad un avversario di alto livello come il Treviso. Questi traguardi rimarranno indelebili nel cuore del club e dei tifosi. L'ultimo pesante ko per 4-0 contro la Pro Vercelli però pare aver accelerato la decisione dirigenziale di cambiare guida tecnica. La società ha reso pubblica una nota mostrando grande rispetto e gratitudine per Zanini, riconoscendogli il valore sportivo e umano del lavoro svolto. Ora l’attenzione si concentra sulla scelta del successore, con diversi nomi in lista tra cui spicca quello dell’esperto Vincenzo Torrente, che sarebbe già stato contattato per assumere la conduzione della prima squadra.

UN CAMBIO CHE SCUOTE E RILANCIA LA CORSA-SALVEZZA
Il dato più sorprendente è che l’esonero di Zanini arriva nonostante i risultati almeno sulla carta soddisfacenti per una neo promossa: 7 punti ottenuti e posizione tranquillizzante in classifica che, in teoria, non obbligava a cambi drastici. Tuttavia, la disfatta subita a Vercelli, unita a qualche frizione interna, soprattutto con i nuovi elementi della rosa, ha convinto la dirigenza a non volersi più accontentare. Questo cambio di allenatore deve quindi essere interpretato come un chiaro segnale di come
la squadra e il suo staff puntino a qualcosa in più di un semplice mantenimento della categoria: l’obiettivo resta la salvezza, ma con l’ambizione di fare meglio, senza più alibi o situazioni di apparente staticità.

LA SFIDA DELLA SERIE C E LE ASPETTATIVE PER IL FUTURO
La promozione in Serie C ha rappresentato per la Dolomiti Bellunesi un traguardo storico, frutto di un progetto sportivo e societario ambizioso e ben strutturato. La stagione nella terza serie professionistica italiana impone ora rigore e continuità nei risultati, per evitare di compromettere quanto di buono costruito finora. Il club ha investito anche con un mercato deciso, rinnovando l’organico con giovani promettenti e giocatori esperti come ad esempio Salvatore BurraiDaniele Mignanelli, senza dimenticare un giocatore di classe come l'ex Juventus Luca Clemenza. Il nuovo allenatore dovrà lavorare su un gruppo che ha già dimostrato di avere talento e carattere, ma che ha bisogno di un rilancio mentale e tattico per affrontare un calendario impegnativo. Sarà una sfida affascinante per chi prenderà il posto di Zanini, chiamato a mantenere viva la passione e l’entusiasmo di una tifoseria che ha imparato a sognare in grande.

LA STRATEGIA SPORTIVA E I VALORI DEL TERRITORIO
La scelta di cambiare già allenatore potrebbe non essere casuale: dopo una cavalcata che ha emozionato gli appassionati e portato la squadra dal dilettantismo al professionismo, la società vuole ora stabilizzare e crescere ulteriormente. Alla base di tutto c’è anche una ferma volontà di mantenere saldo il legame con la provincia e coltivare valori di identità e appartenenza. Come sottolineato dal presidente Paolo De Cian, la forza della squadra risiede nella provincia intera e nella passione dei suoi tifosi, sempre più numerosi e partecipi. Si punta su un modello che non si limita al risultato sportivo, ma che valorizza la comunità, le tradizioni e il territorio delle Dolomiti Bellunesi, facendo squadra dentro e fuori dal campo.

L'IMPATTO PSICOLOGICO SULLA SQUADRA
È noto tra gli addetti ai lavori che cambiare allenatore in corsa spesso produce uno shock positivo nelle squadre. Si parla di «effetto novità», che può tradursi in un incremento delle prestazioni e dei punti raccolti. Il modo in cui il gruppo reagisce al cambio di guida è determinante. Nel caso della Dolomiti Bellunesi, alcuni segnali indicano che l’esonero di Zanini può essere stato motivato anche da una perdita di coesione e spirito competitivo. Con Torrente o chi per lui, la dirigenza intende riportare equilibrio e consapevolezza che il cammino è ancora lungo e richiede dedizione e sacrificio. La prossima partita contro il Lumezzane, primo test ufficiale, sarà anche un momento in cui capire se la squadra ha saputo metabolizzare il cambiamento.

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