Serie C
07 Ottobre 2025
OSPITALETTO SERIE C - Georgi Tunjov, centrocampista estone classe 2001 rimasto svincolato dopo la fine dell'esperienza con il Pescara
Un centrocampista che a soli 24 anni ha già percorso più di 100 partite tra i Professionisti, toccando i campi della Serie A, della Serie B e recentemente della Serie C. La sua storia non parla solo di statistiche, ma di scelte, sacrifici e adattamenti: è quella di Georgi Tunjov, un giovane estone che, dalla nazionale maggiore del suo paese, ha affrontato il delicato passaggio alle serie minori italiane, rimanendo sempre protagonista. Oggi il suo nome torna sotto i riflettori grazie all’ingaggio con l’Ospitaletto, squadra neopromossa in Serie C, che ha scelto di puntare su di lui come elemento chiave per il proprio centrocampo.
IL DEBUTTO GIOVANISSIMO CON LA SUA ESTONIA
Nato a Narva il 17 aprile 2001, Tunjov si è fatto notare già molto presto: a soli 15 anni esordisce in Premium Liiga, la massima divisione estone, con la maglia del Trans Narva. Questa esperienza precoce è il primo segnale di un talento che non passa inosservato. Alto 185 cm, è un centrocampista tecnico e dotato di grande fisicità, capace di ricoprire ogni ruolo della mediana con una predilezione per l’attività offensiva e un ottimo senso del tempo negli inserimenti. Il suo stile di gioco si adatta perfettamente a moduli tattici come il 3-4-3 o il 3-4-1-2 grazie anche all’abilità nei calci piazzati.
DALL'ESTONIA ALLA SERIE A CON LA SPAL
Nel marzo 2018 Tunjov si trasferisce in Italia entrando a far parte del settore giovanile della SPAL. La sua crescita è costante fino al debutto in Serie A datato 15 dicembre 2019, quando entra in campo al 73°minuto nella partita persa contro la Roma. Nel febbraio 2020 firma il suo primo contratto professionistico con la stessa società, che lo lega al club fino a giugno 2023. Nonostante il prestigioso esordio, per il giovane centrocampista il cammino nella massima serie non è semplice né lineare, e le occasioni per giocare si riducono velocemente.
LA SERIE C, TAPPE DI UNA CARRIERA IN COSTRUZIONE
A partire dal 2021 Tunjov passa a giocare stabilmente in Serie C, dapprima in prestito alla Carrarese, poi con esperienze importanti a Pescara (dal 2023 al gennaio 2025) e più recentemente con il Pineto, un altro club che milita nella terza serie italiana. In queste squadre conferma le sue qualità di centrocampista completo, capace di mettere insieme tecnica, inserimenti offensivi e presenza fisica a centrocampo. Nella seconda parte della stagione 2024-2025 ha accumulato 14 presenze con il Pineto, giocando complessivamente 788 minuti in Serie C, segnando un gol e dimostrando comunque disciplina tattica e impegno difensivo, senza mai incorrere in ammonizioni o espulsioni.
LO SVINCOLO E L'APPRODO ALL'OSPITALETTO
Dopo la sua ultima esperienza con il Pineto, Tunjov si è ritrovato svincolato, una fase delicata per ogni giovane calciatore che cerca di affermarsi in Italia. Tuttavia, l’Ospitaletto, fresco di promozione in Serie C, ha deciso di investire su di lui per portare esperienza e qualità in un centrocampo giovane ma con ambizioni di permanenza stabile nella categoria. Il club lombardo guidato da Andrea Quaresimini ha così messo a segno un colpo importante, puntando su un giocatore che, sebbene non più giovanissimo come esordiente, può vantare comunque un bagaglio di oltre 100 partite professionistiche, un’esperienza internazionale con la nazionale estone e una parentesi nella massima serie italiana.
UN FUTURO DA SCRIVERE
Il percorso di Georgi Tunjov riflette la realtà di molti giovani calciatori stranieri che scelgono l’Italia come palcoscenico per crescere e affermarsi. Dalla precoce consacrazione in Estonia, all’ingresso nel calcio professionistico italiano con una breve parentesi in Serie A, passando per anni di gavetta tra Serie B e Serie C, il suo è un viaggio fatto di passione e determinazione. Il nuovo capitolo con l’Ospitaletto rappresenta un’opportunità per rilanciarsi e dimostrare che la Serie C può essere non solo una tappa intermedia, ma un terreno fertile per tornare a crescere e, chissà, magari tornare presto in categorie superiori. La sua storia testimonia che non basta il talento da solo: servono forza di volontà e pazienza per emergere in un calcio sempre più competitivo.