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Serie C

L'autore dello storico gol in Champions è pronto a tornare nella squadra del cuore, obiettivo fermare la crisi

Solo 3 punti in 8 partite e una serie di 5 sconfitte consecutive, il club pensa di richiamare l'ex attaccante per un incarico in dirigenza

PERUGIA SERIE C - FABRIZIO RAVANELLI

PERUGIA SERIE C - Fabrizio Ravanelli, ex attaccante cresciuto nel club umbro, potrebbe tornare al Grifo con un ruolo in dirigenza

In un clima di tensione e sconforto sportivo (le sconfitte consecutive sono 5 e i punti sono appena 3 in 8 partite), il nome di Fabrizio Ravanelli torna a circolare con insistenza ormai da qualche settimana nei corridoi del Perugia Calcio. Ma quale sarà il ruolo effettivo per «Penna Bianca» in una società che naviga a vista tra crisi tecnica, dirigenziale e progettuale? Il club umbro, reduce da una sequenza negativa senza fine e un rapporto logorato tra la dirigenza e il direttore sportivo Mauro Meluso, starebbe studiando un incarico per Ravanelli che potrebbe rappresentare il tentativo di ricostruzione in un momento complesso.

PRESA D'ATTO DI UNA CRISI PROFONDA
La stagione del Perugia si è aperta con segnali drammatici: zero vittorie, 5 sconfitte, 3 pareggi dopo 8 partite, con la squadra penultima in classifica e una tifoseria in aperta contestazione per la mancanza di cuore e identità dimostrata in campo. Delle prestazioni insufficienti, unite a un mercato estivo deludente, hanno alimentato uno stato di sfiducia che investe ogni livello del club. I rapporti tra la società e il ds Meluso sono ormai incrinati a tal punto da sembrare una «separazione in casa». Il dirigente si è assunto tutte le responsabilità per una campagna acquisti sotto le aspettative, soprattutto per il mancato rispetto del budget promesso dal club, che oggi vorrebbe un suo passo indietro, ma dettagli burocratici rendono complicata un’eventuale risoluzione.

RAVANELLI OGGI NEL PERUGIA
Il ritorno di Fabrizio Ravanelli è visto da molti come un possibile salvagente per il club, ma allo stesso tempo è un nodo da sciogliere bene: quale sarà il suo ruolo nella complessa architettura societaria? Le indiscrezioni parlano di un incarico che lo collocherebbe in un punto di mediazione tra l’area tecnica e la società, un ruolo non ancora formalmente definito ma che potrebbe dare nuova linfa al gruppo ora diretto dall'esperto Piero Braglia. Il Perugia, infatti, cerca di rilanciare una figura emotivamente forte, capace di farsi carico non solo di responsabilità tecniche, ma anche di un ruolo dirigenziale con interlocuzione diretta con la squadra e i tifosi. Ravanelli, ex Bomber cresciuto nelle giovanili del Grifo e già in prima squadra dal 1986 al 1989 e nella stagione 2004-2005, potrebbe dunque diventare un ponte tra la parte sportiva e quella organizzativa, con funzioni operative concrete e incarichi di rappresentanza per ricostruire un rapporto di fiducia con la piazza.

POSSIBILI RUOLI OPERATIVI
Il piano della società prevede che Ravanelli assuma responsabilità legate alla gestione quotidiana del gruppo, un supporto diretto all’allenatore e al direttore sportivo, con un occhio ai giovani e all’inserimento di elementi motivazionali in uno spogliatoio fragile sotto il profilo mentale e motivazionale. Non è escluso che la sua presenza possa essere funzionale anche a un rilancio del lavoro sul settore giovanile e sulle rete di scouting, settori dove ancora si cerca di porre le basi per la risalita a medio e lungo termine. Il club punta a sfruttare la conoscenza e l’esperienza dell'ex attaccante della Juventus (segnò nella finalissima di Champions League di Roma nel 1996, vinta contro l'Ajax ai rigori dopo l'1-1 dei tempi regolamentari) per imprimere una sterzata che coinvolga tutta la filiera tecnica e sociale, cercando di spezzare una spirale negativa che si è incancrenita fin dall’inizio della stagione.

RAVANELLI E IL RAPPORTO CON LA TIFOSERIA
Non va sottovalutato l’aspetto emotivo e umano: la tifoseria del Perugia è da sempre appassionata ma ora appare stanca e delusa, desiderosa di vedere un segnale chiaro di cambiamento. Coinvolgere una figura come Ravanelli, amatissima dai tifosi per la sua storia e il suo legame con il club, potrebbe rappresentare una strategia per rinsaldare il rapporto tra squadra e pubblico. La sua figura potrebbe diventare un punto di riferimento, un «ambasciatore» capace di dialogare con la curva e la piazza, restituendo serenità e un senso di appartenenza a una squadra apparsa finora disorientata e senza identità.

IL CONTESTO: CLUB FRAGILE E SERVE UN RILANCIO
Il Perugia fa i conti con una partenza in salita che ha visto l’esonero di Vincenzo Cangelosi e l’arrivo di Piero Braglia da alcune settimane, un tecnico esperto chiamato a raccogliere una sfida non semplice. La squadra, a quanto pare con una rosa non all’altezza degli obiettivi dichiarati, si trascina in una crisi che è più mentale che tecnica. I giocatori fanno fatica a emergere come leader e la mancanza di personalità si paga fino in fondo in Serie C. Nel contesto di questa difficoltà complessiva, la società cerca un equilibrio: il ds Meluso appare sul punto di lasciare e il rapporto interno è logoro. In questo scenario, l’ingresso di Ravanelli con un incarico definito e operativo potrebbe rappresentare un segnale forte di svolta, una speranza per invertire la tendenza sia in campo che fuori.

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