Serie C
08 Ottobre 2025
Un minuto di silenzio sul campo e un peso enorme sulle spalle delle due società: Rimini e Ternana si trovano entrambe al centro di un ciclone disciplinare e amministrativo che rischia di minare la loro stagione in Serie C, al di là dei problemi che ha già il club romagnolo. Il Tribunale Federale Nazionale ha infatti inflitto una nuova penalizzazione di un punto al Rimini, portando i suoi punti di penalizzazione a -12 in totale, mentre ha formalmente deferito anche la Ternana per gravi irregolarità amministrative che potrebbero tradursi in ulteriori sanzioni per la compagine umbra.
NUOVA PENALIZZAZIONE E DEFERIMENTO PER IL RIMINI
Il Rimini, il cui cammino è già fortemente appesantito da una penalizzazione di 11 punti, è stato colpito da un'ulteriore sanzione a causa della mancata presentazione entro l'8 agosto 2025 di una fideiussione integrativa a garanzia dei compensi dei tesserati, che avrebbe dovuto coprire almeno il 40% dell'eccedenza oltre il milione di euro lordi tra stipendi, premi e compensi vari. Oltre a ciò, la squadra romagnola è stata deferita per il mancato versamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti di maggio e giugno 2025, con un'ulteriore ombra sulla gestione amministrativa del club. La situazione è aggravata dalla recidiva, elemento che ha contribuito a far scattare la penalizzazione più severa e a gettare un'ulteriore incertezza sulla posizione del club in classifica, attualmente fanalino di coda nel Girone B con -5 punti dopo aver fatto il possibile nelle prime giornate. La dirigenza, rappresentata dall'amministratore unico Valerio Perini e dal sindaco unico Sauro Cancellieri, è direttamente coinvolta nelle contestazioni per non aver fornito una dichiarazione veritiera in sede Co.Vi.So.C.
DEFERIMENTO ANCHE PER LA TERNANA
La compagine umbra non è esente da problemi simili. La Ternana e il suo ex amministratore unico Stefano D’Alessandro sono stati deferiti per non aver versato entro il termine dell'1 agosto 2025 gli stipendi netti, gli incentivi all'esodo e altri compensi dovuti ai tesserati, violazioni che configurano responsabilità diretta della società e del legale rappresentante, con la contestazione della recidiva. Questa nuova situazione mette la Ternana a rischio di ulteriori penalizzazioni, elemento che potrebbe complicare notevolmente la stagione delle Fere in Serie C, già in un campionato equilibrato e difficile come anche dimostrato dall'andamento attuale del Girone B.
LE CONSEGUENZE PER SERIE C E CLUB COINVOLTI
Questi sviluppi impattano fortemente sulla composizione della classifica e sulla competitività del Girone B, considerando che sia Rimini sia Ternana sono da sempre squadre con un peso storico e un seguito importante nel panorama calcistico italiano. Dall’altra parte, la situazione della Triestina (Girone A) rimane in sospeso, con un deferimento la cui udienza è stata rinviata al 23 ottobre 2025. Sul campo quindi, il Rimini si trova a dover affrontare partite decisive come quella imminente contro il Perugia, mentre fuori dal campo la battaglia legale e amministrativa sembra destinata a durare, con una pressione crescente su entrambe le società per risanare una situazione che rischia di compromettere non solo la stagione in corso, ma la stabilità futura.
LE PENALIZZAZIONI E L'IMPATTO SULLA CLASSIFICA
Le penalizzazioni amministrative non sono fenomeni isolati in Serie C, ma si stanno moltiplicando in modo preoccupante. Quando un club riceve una penalizzazione in termini di punti, la conseguenza immediata non è solo una modifica aritmetica della classifica, ma una serie di effetti a cascata che possono stravolgere i piani di promozione o salvezza. La stagione 2025-2026 vede già società gravate da pesanti segnalazioni di inadempienze e deferimenti. Questi fatti si traducono in decurtazioni che, sommate ai risultati sportivi, possono fare retrocedere una squadra «virtualmente» in classifica, nonostante un rendimento sul campo magari discreto o positivo. Si crea così un vero e proprio «contagio»: altre società, pur sane dal punto di vista gestionale, possono beneficiare indirettamente di questi penalizzazioni, trovandosi favorite in chiave salvezza o play-off.
UNA CRISI NON SOLO ECONOMICA, MA SPORTIVA
Dietro questo intreccio di sanzioni sportive, si nasconde una crisi finanziaria che non riguarda solo pochi club, ma una parte consistente delle società professionistiche di Serie C. Le difficoltà nel trovare garanzie bancarie, nel regolare fiscali e contributivi, nel mantenere una struttura economica sostenibile si traducono spesso in ritardi e omissioni punite dalla Federazione. È emblematico il caso del Rimini, che oltre alla penalizzazione appena inflitta, era già sotto osservazione per problemi amministrativi reiterati. Questo è un campanello d’allarme per tutta la categoria: senza una gestione economica solida, il rischio è che le penalizzazioni diventino una costante.