Italia Under 21
08 Ottobre 2025
ITALIA UNDER 21 - Silvio Baldini e la sua Nazionale sfideranno la Svezia allo stadio Dino Manuzzi di Cesena venerdì 10 alle 18.15 (foto figc.it)
Nel campo di allenamento di Bagno di Romagna lunedì scorso, la Nazionale italiana Under 21 è apparsa come una ciurma di pirati moderni: ogni giocatore con un occhio bendato, alcuni con un braccio immobilizzato sotto il fratino. Non è una scena tratta da un film, ma la singolare realtà di un allenamento voluto da Silvio Baldini, commissario tecnico degli azzurrini dalla scorsa estate. Una scelta metodologica che stupisce e incuriosisce, ma soprattutto mira a stimolare la concentrazione, la percezione spaziale e la reattività mentale dei giovani calciatori in preparazione alle qualificazioni agli Europei di categoria.
IL METODO BALDINI: LA MENTE E IL FISICO
L'idea di allenare con una benda sull'occhio non è nuova per Baldini, già sperimentata durante le sue precedenti esperienze a Catania e Pescara. Questo approccio, ispirato agli allenamenti dei pugili, ha lo scopo di ridurre la percezione della fatica fisica, facendo lavorare il cervello in modo differente: costringendo il giocatore a rifocalizzarsi sulla dinamica del campo, migliorando così la concentrazione e la velocità di esecuzione. L’effetto è una maggiore attenzione ai segnali tattici e una maggiore resistenza mentale, elementi fondamentali in partite ad alto livello. Ridurre la capacità visiva da un lato obbliga i calciatori a usare maggiormente gli altri sensi, affinando l'equilibrio e la coordinazione, soprattutto quando l’allenamento prevede anche il blocco di un braccio.
UN ESPERIMENTO CON OBIETTIVI PRECISI
L'Under 21 guidata da Baldini ha affrontato questa sfida durante i giorni in cui si prepara alle partite contro Svezia (venerdì 10 al Manuzzi di Cesena) e Armenia (martedì 14 allo Zini di Cremona), valide per le qualificazioni agli Europei del 2026. Non si tratta di semplice bizzarria: questa tecnica stimola una robusta attività mentale che permette di mitigare la stanchezza e superare i limiti fisici di fronte alla pressione del match. Per Baldini, allenare mentalmente i suoi ragazzi è altrettanto cruciale quanto la preparazione tecnica e fisica. In conferenza stampa, il tecnico ha sottolineato il desiderio che i giovani «usino la mente», un principio che sta rivoluzionando lo spirito di questa Nazionale.
LA NUOVA UNDER 21: RIVOLUZIONE E TRADIZIONE DI BALDINI
Il CT sta imprimendo una svolta che va oltre i metodi tradizionali, proponendo un calcio più consapevole e resiliente. Lo stile anticonvenzionale è già stato motivo di scelte importanti da parte della FIGC, con il presidente Gabriele Gravina e il cappone delegazione della Nazionale Gianluigi Buffon che hanno appoggiato incondizionatamente questo progetto. I risultati, reputa Baldini, arriveranno da un lavoro a lungo termine che affina l’intelligenza tattica, la capacità di adattamento e la forza mentale dei giovani azzurri. Questo approccio integrato di mente e corpo rappresenta un percorso di crescita unico, che vuole preparare i calciatori non solo a competere, ma a eccellere.
RADICI PROFONDE: DAL CATANIA (2007-2008) A PESCARA E CARRARESE
Il metodo Baldini non è un'invenzione dell'ultimo minuto. I percorsi formativi di Silvio Baldini sono cominciati ben prima, già dal suo incarico al Catania nella stagione 2007-08. Qui, tali tecniche non convenzionali hanno preso forma e hanno iniziato a modellare la sua filosofia d'allenamento, mirata non solo all'aspetto tattico, ma soprattutto allo sviluppo sensoriale e motorio dei giocatori. Anche a Pescara e Carrarese, squadre in cui ha lasciato la sua impronta, Baldini ha insistito con approcci simili, facendo di questi esercizi parte integrante della preparazione atletica. Ex giocatori e collaboratori raccontano infatti di una predisposizione del tecnico a «rompere gli schemi», combinando esercizi a corpo libero, stimoli sensoriali e strategie mentali per far emergere nei calciatori nuove capacità.
UN PERCORSO DI INNOVAZIONE CHE SFIDA LA TRADIZIONE
Nel mondo del calcio italiano, spesso legato a metodologie rigide e tradizionali, Baldini è stato un innovatore che ha saputo andare oltre la consuetudine, facendo leva su scienze motorie e neurosensoriali. Le sue sperimentazioni hanno avuto un importante impatto anche a livello giovanile, come dimostra l'Under 21, dove la sfida è dare ai giovani talenti strumenti meno scontati per affrontare il calcio moderno, più rapido e tecnico. Numeri e risultati parlano di un tecnico che ha saputo mettere al centro il miglioramento globale del calciatore, e non solo su aspetti tattici. L'approccio si è rivelato efficace nel creare atleti più consapevoli del proprio corpo e dello spazio in campo, pronti ad adattarsi con flessibilità alle situazioni di gioco.