È un classe 2006 da tenere d'occhio, per il centrocampista ecco la convocazione in Nazionale

Non sono molti i calciatori nati nel 2006 ad aver già assaporato il clima di un ritiro con una nazionale Under 21. Eppure, Elvaris Suplja, mediano e centrocampista di prospettiva della Cavese allenata da Fabio Prosperi nel Girone C di Serie C, ha già varcato questa soglia importante nel suo percorso professionale, trovandosi oggi al centro di un interesse crescente nel calcio giovanile europeo.

UN VIAGGIO INIZIATO A SIENA, CRESCIUTO IN ITALIA
Nato l’1 agosto 2006 a Siena, in Italia, Suplja ha alle spalle una formazione calcistica che lo ha visto iniziare il suo cammino tra i giovani, presto riconosciuto dalle squadre giovanili della sua città natale. Pur essendo italiano di nascita, ha scelto di rappresentare la sua nazionalità d’origine, il Kosovo, un paese emergente nel panorama calcistico internazionale, dimostrando attaccamento e orgoglio verso le proprie radici.

L'AFFERMAZIONE NELLA CAVESE E LA CHIAMATA IN NAZIONALE

Attualmente in forza alla Cavese, squadra impegnata nel Girone C della Serie C italiana, Suplja si è guadagnato un posto da titolare nel centrocampo biancoblù e sta attirando l’attenzione anche per la sua giovane età: ha solo 19 anni e un potenziale ancora tutto da sviluppare. Proprio per questo motivo, la convocazione da parte del commissario tecnico della Nazionale Under 21 del Kosovo, Afrim Tovërlani, rappresenta un significativo riconoscimento. Lunedì 6 ottobre 2025, Suplja è entrato in ritiro con la sua nazionale, dove svolgerà tutta la settimana di preparazione in vista di un’amichevole e della partita di qualificazione al prossimo Europeo U21 contro San Marino, che si giocherà a Pristina il 14 ottobre. Questa chiamata però comporterà un’assenza per il centrocampista nel match di campionato previsto per domenica 12 ottobre contro il Trapani.

UN CURRICULUM GIOVANILE CHE PARLA CHIARO
Elvaris ha già alle spalle esperienze in tutte le categorie giovanili delle nazionali kosovare: dall’Under 17, passando per l’Under 19, fino ad arrivare a questa chiamata nell’Under 21. La sua prima apparizione con la maglia U21 era stata lo scorso 21 marzo 2025, in un’amichevole contro la Turchia, dove ha giocato i suoi primi 27 minuti di partita dimostrando di sapere reggere il confronto a livello internazionale. Secondo le statistiche attuali, Suplja si muove prevalentemente come centrocampista centrale, ma con capacità di adattarsi a ruoli più difensivi, qualità che lo rende una risorsa preziosa per la sua nazionale e per il club. Il valore di mercato aggiornato a metà 2025 lo pone come un giovane da tenere d’occhio, con un potenziale di crescita che potrebbe portarlo a nuovi palcoscenici.

IL CONTESTO KOSOVO UNDER 21: UN VIVAIO BRILLANTE
La Nazionale Under 21 del Kosovo è da tempo un banco di prova importante per i giovani talenti kosovari che aspirano alla prima squadra maggiore. Si tratta di un vivaio che sta crescendo rapidamente, come testimoniano le recenti qualificazioni UEFA e i risultati ottenuti nelle competizioni europee. Il gruppo con cui Suplja si misura è di alto livello: insieme al Kosovo ci sono paesi come la Spagna, la Finlandia, Cipro, San Marino e Romania, un mix che rende le qualificazioni molto competitive e stimolanti per un giovane centrocampista che vuole farsi strada nel calcio professionistico.

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IL FUTURO DI SUPLJA: TRAIETTORIA E AMBIZIONI
Il percorso di Elvaris Suplja appare promettente e, nonostante la giovane età, la sua esperienza internazionale Under 21 è già un segnale forte di un percorso in rapida ascesa. La convocazione da parte del Kosovo per partite ufficiali come quelle di qualificazione ai campionati europei rappresenta un momento cruciale della sua carriera, un trampolino che potrebbe aprirgli le porte verso categorie più alte e anche club di livello superiore. La sua permanenza attuale alla Cavese, dove ha firmato un contratto valido fino al 30 giugno 2025, lo vede protagonista di un progetto di crescita orientato all’inserimento progressivo nel calcio dei grandi, con la speranza di allargare presto il suo campo d’azione anche oltre confine.