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È la coppia di fratelli più forte d'Italia: segnano nello stesso weekend e trascinano il Milan!

Cristian e Alessio Sorrentino rappresentano il presente e il futuro del Diavolo, che se li coccola

Cristian e Alessio Sorrentino

GIOVANILI MILAN • Cristian e Alessio Sorrentino, fratelli con 3 anni di differenza, entrambi abili centrocampisti rossoneri

Da bambini giocavano insieme nel cortile di casa, tra risate e sana competizione. Oggi condividono lo stesso sogno, la stessa maglia, quella a leggendaria a bande rossonere: quella del Milan. Alessio il più piccolo, classe 2013. Cristian il "fratellone", classe 2010. Il cognome? Sorrentino, già su molti taccuini di osservatori e addetti ai lavori. Entrambi legati al Diavolo da una vita, entrambi centrocampisti, entrambi con il vizio del gol. Il primo in Under 13 ha segnato una doppietta contro il Bra, il secondo in Under 16 ha fatto gol nel 2-2 contro il Monza. Nello stesso weekend, con la stessa passione, con gli stessi obiettivi: i fratelli Sorrentino sono pronti a fare faville!

LA STORIA

Brugherio, inizia tutto lì. Con due percorsi pressoché identici. Prima alla Polisportiva CGB di Brugherio, poi i provini (andati chiaramente bene) e l'anno di inserimento con il Milan. Con cui Cristian gioca da 10 anni, con cui Alessio da ormai 7. Entrambi hanno iniziato all'età di 4 anni nella squadra vicino a casa, per poi venire notati subito per le loro doti. Già da piccolissimi giocavano con i ragazzi di due anni più grandi e questo la dice davvero lunga. Sempre attivi, dinamici, due "peperini" che non vedevano (e non vedono) l'ora di andare sul campo ed esprimersi col loro linguaggio: quello del calcio. 

CRISTIAN

Grinta, calma e sangue freddo. Le tre parole d'ordine nel vocabolario di Cristian. Non gioca? Fa niente, arriverà l'occasione e dimostrerà che si sbagliavano. C'è una partita importante? Zero ansia, solo voglia di mettersi a disposizione e giocare al meglio. Con grinta, con voglia: due caratteristiche che l'hanno sempre contraddistinto in mezzo al campo. Dapprima, quando giocava ancora a 9, in un ruolo un po' più avanzato. Da trequartista se non addirittura da seconda punta. Per poi venire spostato tra Under 14 e Under 16 in un ruolo più arretrato: la mezzala e, di tanto in tanto (se serve), anche da mediano. Con l'avvento del calcio a 11 ha imparato a "sporcarsi" un po' di più, recuperando molti palloni oltre che producendo gioco. E sotto la guida di un esperto del centrocampo come Marco Parolo può solo che migliorare e prendere consapevolezza...

Cristian Sorrentino che calcia il pallone nella partita contro il Torino al Torneo Alba dei Campioni

ALESSIO

Numero 10 sulle spalle, protagonista indiscusso del Milan Under 13 in queste prime gare di campionato, fino all'anno passato formava una coppia di centrocampo da sogno insieme a Matteo Bernasconi (ora fisso in U14 da sottoleva). Uno Scudetto sul petto da difendere, le redini del centrocampo ben salde tra le sue mani e tanta voglia di fare bene sotto la guida di Michele Ravera. Mancino puro, tanta forza nelle gambe, disinvolto e veloce, tanto nel pensiero quanto nel pratico. Agisce molto bene nella zona offensiva, rivelandosi un po' un "factotum" in mezzo al terreno di gioco. Insomma, un talento da tenere d'occhio in ottica futura: intanto il Diavolo se lo tiene stretto, strettissimo. 

Alessio Sorrentino in azione contro l'Inter in un torneo in Olanda

ENTRAMBI IN GOL

Entrato la maggior parte delle volte a partita in corso, Cristian Sorrentino l'anno scorso ha messo a segno due reti contro Cittadella e Verona. Quest'anno la storia è cambiata: titolarità in tre gare su quattro, con due assist e un gol bellissimo. Contro il Monza la palla rimbalza fuori dall'area, lui si coordina e con un destro a giro chirurgico la mette sul secondo palo. Alessio in due gare ne ha già firmati altrettanti, nella stessa gara, contro il Bra. Prima procurandosi e trasformando un rigore. Poi involandosi palla al piede fino alla porta avversaria, per poi depositare agilmente la palla in rete. Nello stesso weekend segnano entrambi, come fossero legati da un filo invisibile. Perché non è solo calcio. È sangue, cuore e famiglia. È tutto racchiuso in due maglie uguali. È tutto racchiuso nelle anime dei fenomenali fratelli Sorrentino.

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