Serie A
10 Ottobre 2025
NAPOLI SERIE A - Giuseppe Ambrosino, attaccante classe 2003, nella stagione in corso conta una presenza in massima serie con gli azzurri
I minuti in stagione in tutto sono 15: un quarto d’ora nel finale di Napoli–Cagliari, quando lo 0-0 sembrava scolpito e solo un guizzo di Zambo Anguissa avrebbe potuto indirizzare la gara sulla vittoria. Eppure Giuseppe Ambrosino non ha alcuna intenzione di restare sullo sfondo. Con quella maglia azzurra che indossa dalle giovanili, l’attaccante ha raccontato a Radio Crc la sua voglia di prendersi spazio.
DAL PRESTITO MANCATO ALLA CONFERMA IN ROSA
Nel «copione» dei classe 2003, dopo i passaggi a Como, Cittadella, Catanzaro e Frosinone, era previsto un altro prestito. Già 10 i i gol complessivi tra i Prof, nessuno ancora con il Napoli. Poi l’infortunio a Romelu Lukaku nell’ultima amichevole estiva con l’Olympiacos ha cambiato le carte in tavola: prima di tuffarsi (con profitto) su Rasmus Hojlund, il club ha deciso di trattenere Ambrosino. Una scelta sostenuta anche da Antonio Conte, che ne ha apprezzato qualità e versatilità e lo ha lanciato nel già citato Napoli–Cagliari.
DATI, RUOLO, NUMERI NELLE GIOVANILI
Fisico da punta centrale — 187 cm per 69 kg — ma piedi e sensibilità tattica per muoversi a sinistra a piede invertito o abbassarsi tra le linee. Con la Primavera ha messo insieme 27 gol e 9 assist in 52 presenze, più 2 gol e 2 assist in 9 gettoni con l’Under 17. A Napoli, inevitabile il paragone con Lorenzo Insigne: suggestivo, ma improprio per ruolo e caratteristiche.
L'ESORDIO E IL GRUPPO
«Non pensavo di entrare, la partita era ancora sullo 0-0. Il mister mi ha chiamato, ho fatto un riscaldamento lampo e per qualche secondo non ho capito nulla» ha sorriso Ambrosino ricordando il debutto. Quella gara gli azzurri l’hanno poi vinta, in un avvio di stagione che li ha visti cadere soltanto con Manchester City in Champions e con il Milan in campionato. Nel quotidiano di Castel Volturno, la traccia è chiara: «Conte e il suo staff sono tra i migliori: ho scelto di restare per lavorare con loro e con un gruppo di calciatori fenomenali. Posso solo migliorare» le parole del giocatore sempre a Radio Crc. Tra i legami nello spogliatoio spicca quello con Pasquale Mazzocchi, connazionale e riferimento per l’inserimento; e con i pari età come Antonio Vergara.
TECNICA E OBIETTIVI
«Non sono un centravanti da area. Mi piace muovermi sulla trequarti e soprattutto sulla sinistra: toccare tanti palloni e cercare il gol», si presenta. Il Napoli, intanto, «ha iniziato bene» e punta a restare in vetta, consapevole che «con il tricolore sul petto tutti daranno il massimo contro di noi». L’obiettivo personale è semplice e potente: il 1° gol in azzurro in Serie A e più minuti nelle rotazioni.
IL MESSAGGIO AI GIOVANI
Chiusura col pensiero che racconta il personaggio: «A un ragazzo direi di non mollare mai. Verranno dei momenti difficili, ma è in quel momento che si può fare la differenza per realizzarli. La maglia azzurra per me è vita: da quando ho toccato il primo pallone ho sognato di indossarla. Da napoletano, non c’è cosa più bella».