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Serie C

Scende nei Dilettanti dopo 360 presenze tra i Professionisti, il difensore è pronto a essere un leader

Gran colpo in retroguardia per il club, che inserisce in organico un elemento roccioso e con grande esperienza

FOLIGNO SERIE D - ANDREA SBRAGA

FOLIGNO SERIE D - Andrea Sbraga, difensore classe 1992, nella scorsa stagione ha giocato in Serie C con la Pro Vercelli con 13 presenze in campionato e 2 nei play out

Il Foligno ha scelto la strada della concretezza. Di fronte ai gravi infortuni di Morlandi e Schiaroli, che hanno aperto una falla in un reparto chiave, la dirigenza non ha esitato: la maglia biancoazzurra va sulle spalle di Andrea Sbraga, difensore centrale nato nel 1992, scuola Lazio, curriculum di sostanza e un bagaglio di esperienze che in categoria fa la differenza. A ufficializzarlo è il club stesso, che accoglie il giocatore con un messaggio molto carico di passione calcistica: «Benvenuto a Foligno, Andrea! Insieme verso nuovi traguardi». Una mossa dettata dall’urgenza ma costruita con lucidità dal direttore sportivo Pippo Petterini, che ha individuato in Sbraga il profilo giusto per riportare solidità, ordine e personalità al cuore della linea difensiva. 

UN CURRICULUM CHE PARLA CHIARO
Cresciuto nel settore giovanile della Lazio, Sbraga ha costruito negli anni una carriera fatta di affidabilità e continuità. Ha vestito maglie pesanti come Salernitana, Siena, Arezzo, Novara e Pistoiese, accumulando oltre 360 presenze tra i professionisti e guadagnandosi la fama di centrale solido, risoluto negli interventi e con una naturale propensione alla guida del reparto. Nella scorsa stagione ha fatto parte dell'organico della Pro Vercelli nel Girone A di Serie C, totalizzando 15 apparizioni tra campionato (13) e playout (2): esperienza recente e di livello, che aggiunge gamba e ritmo partita al suo bagaglio.

COSA PORTA SBRAGA AL FOLIGNO
L’identikit tecnico è quello del difensore completo per la categoria: fisicità nei duelli aerei, letture preventive nei corridoi centrali, capacità di accorciare in avanti mantenendo la linea corta e, soprattutto, leadership. In un gruppo che ha perso per infortunio due riferimenti del pacchetto arretrato, la presenza di un giocatore abituato a gestire momenti caldi e palle pesanti può pesare quanto – se non più – delle qualità strettamente individuali. Sbraga può calarsi tanto in una difesa a 4 – come centrale di destra o di sinistra – quanto in un sistema a 3, dove, da braccetto, può alzare la pressione in zona palla o, da perno centrale, dettare tempi e allineamenti. Sulle palle inattive aggiunge centimetri e malizia in entrambe le aree.

TEMPISMO E MESSAGGIO AL CAMPIONATO
La scelta di intervenire con tempestività racconta anche le ambizioni del Foligno. In un Girone E di Serie D sempre molto competitivo, dove gli episodi e la tenuta difensiva incidono in modo determinante sulla classifica, colmare immediatamente la lacuna creata dagli infortuni significa inviare un segnale sia allo spogliatoio sia agli avversari: l’obiettivo è restare agganciati ai piani alti e non compromettere il percorso per un’emergenza strutturale. Inserire un giocatore pronto, con conoscenza dei contesti e abitudine alla pressione, aiuta inoltre a proteggere i più giovani, che possono crescere al fianco di un riferimento esperto, e a ridistribuire i carichi in allenamento, evitando ulteriori rischi fisici in una fase delicata della stagione.

LE PRIME MOSSE: INTESA DI REPARTO E PALLONI SPORCHI
L’impatto nell’immediato passerà dalla costruzione di automatismi con compagni e portiere: comunicazione, gestione dell’altezza della linea, sincronismi sulle coperture preventive. Aspetti che Sbraga conosce e governa con naturalezza, ma che richiedono qualche sessione per oliarsi. Sul piano pratico, ci si può attendere un Foligno più compatto tra i reparti, con minori metri concessi alle spalle dei mediani e una migliore protezione dell’area nelle seconde palle. La presenza del classe 1992 potrà inoltre favorire un recupero palla più alto, grazie alla sicurezza nelle letture e alla capacità di guidare l’uscita in avanti del reparto. Un dettaglio che, alla lunga, può trasformarsi in occasioni create in transizione corta e in un minor volume di tiri subiti.

VERSO IL POGGIBONSI
La gara con il Poggibonsi arriva al momento giusto per misurare l’impatto del nuovo innesto. Contro una squadra abituata a giocare con ritmo e a cercare ampiezza, avere un centrale capace di accorciare in fascia, difendere l’area con tempi di rincorsa e guidare i compagni sui cross può risultare determinante. Anche solo la presenza di Sbraga, con la sua esperienza, tende a ridurre gli errori di reparto e a dare certezze nelle letture sui tagli tra centrale e terzino, spesso zona di massima sofferenza quando mancano gli interpreti naturali. Il tecnico Alessandro Manni potrà contare da subito su di lui: il neoacquisto è infatti disponibile per la sfida del prossimo turno contro il Poggibonsi, un dettaglio non marginale in una fase di calendario che non concede sconti.

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