Serie C
11 Ottobre 2025
INTER-ATLETICO MADRID - Matteo Venturini, centrocampista classe 2006 dell'Inter, è subentrato nel finale dei tempi regolamentari dell'amichevole contro gli spagnoli
Al 53° minuto della prestigiosa amichevole disputata in Libia a Bengasi dall'Inter contro l'Atletico Madrid, il giovane centrocampista Leonardo Bovo è costretto a uscire dal campo a causa di un fallo subito da Gallagher, che ha provocato una lieve distorsione alla caviglia del ragazzo. Questo episodio, quasi simbolico, fotografa non solo il rischio sportivo cui sono sottoposti i ragazzi dell'Inter Under 23, ma anche l'importanza di una vetrina come quella europea per mostrare il meglio dei talenti nerazzurri. la seconda squadra interista di Serie C, guidata da Stefano Vecchi, si conferma essere una fucina di giovani promesse: nel match contro gli spagnoli (vinto dagli stessi 5-3 ai calci di rigore dopo l'1-1 dei 90') sono scesi in campo diversi protagonisti di questa stagione che già da ora mostrano segni importanti di crescita. Al fianco di Bovo, hanno mostrato qualità Venturini, Spinaccè, Cinquegrano, Agbonifo, Stante e Avitabile, elementi che compongono la spina dorsale della squadra del futuro, vera e propria prosecuzione della Primavera campione d'Italia.
LE SCHEDE DEI GIOVANI TALENTI
- Venturini si distingue per intensità e duttilità, capace di muoversi sia in fase difensiva che nella costruzione del gioco, qualità che gli valgono già una certa considerazione tra i tecnici interni. Trattasi di un giocatore pronto a definire il proprio plateau tra Serie C e, probabilmente, Serie B nel giro di pochi anni.
- Spinaccè, parte del gruppo che ha contribuito a portare a casa lo Scudetto Primavera recentemente, spicca per tecnica raffinata e visione di gioco, aspetti fondamentali per un trequartista o ala offensiva proiettata verso il professionismo. La sua struttura atletica e il fiuto per il gol lo rendono un punto fermo della strategia nerazzurra sul lungo termine.
- Cinquegrano, altro nome importante, si sta imponendo come un difensore di qualità, equilibrato sia in fase di interdizione che di impostazione. Il ragazzo rappresenta la tipologia di calciatore che l'Inter cerca di coltivare, capace di inserirsi nella manovra con efficacia e personalità.
- Agbonifo e Stante sono due pilastri tra centrocampo e difesa: il primo con una struttura fisica imponente e una capacità di leggere l'azione in anticipo, il secondo con precisione nel marcamento e senso della posizione. La loro crescita è monitorata con attenzione, essendo ruoli fondamentali per la solidità della squadra che milita in Serie C.
- Avitabile, classe 2006, è un giovane terzino destro proveniente dalla Serie D con già qualche presenza importante nella rosa Under 23. Il suo inserimento a livello professionale è un tassello chiave del progetto di valorizzazione dei giovani che l’Inter ha intrapreso.
LE PROSPETTIVE DEL PROGETTO INTER UNDER 23
Il progetto Inter Under 23, istituito ufficialmente nella stagione 2025-2026 sotto la guida di Stefano Vecchi, si propone come un ponte cruciale tra il settore giovanile Primavera e il calcio professionistico. Le partite casalinghe si disputano allo U-Power Stadium di Monza, impianto che offre un ambiente competitivo e stimolante per questi giovani in rampa di lancio. La filosofia del club si basa su un modello di crescita graduale, dove i giocatori possono confrontarsi con un calcio più adulto e tattico mantenendo una salda base di appartenenza alla società nerazzurra. Nel corso di questa stagione, la squadra ha già mostrato segnali importanti di competitività e talento, elementi che saranno la base per l’evoluzione di questi calciatori. L'amichevole contro l'Atletico Madrid, un club con una lunga tradizione europea, rappresenta non solo una sfida tecnica ma un banco di prova psicologico, dove mettere alla prova qualità e carattere. Nonostante l'infortunio di Bovo, l'impressione lasciata dai giovani è positiva e sotto gli occhi degli addetti ai lavori.
NUMERI E NOMI DA TENERE D'OCCHIO
In rosa, oltre ai nomi già citati, figurano anche elementi come Lavelli, Zanchetta, Topalovic, Cocchi e Alexiou. Alcuni, come Giacomo De Pieri e Mike Aidoo, hanno esperienza in prestiti altrove mentre altri come Re Cecconi hanno suscitato l’interesse di club di Serie B. I dati parlano chiaro: l'Inter si affida a un gruppo formato principalmente da talenti nati tra il 2004 e il 2006, preservando la possibilità di affiancare elementi più esperti per garantire un equilibrio tra gioventù e concretezza.
IL VALORE DELLE ESPERIENZE INTERNAZIONALI
Partite come quella di Bengasi fanno parte di un percorso di crescita imprescindibile per i giovani calciatori, che devono abituarsi a palcoscenici più grandi, a pressioni diverse e a stili di gioco internazionali. L’amichevole ha fatto emergere un’Inter Under 23 organizzata e determinata, capace di vivere momenti di gioco molto brillanti senza far rimpiangere troppo la mancanza di esperienza. L’esperienza di giocare contro squadre di alto livello come l’Atletico Madrid serve a mettere alla prova non solo la preparazione tecnica e tattica, ma anche l’aspetto mentale e caratteriale dei ragazzi, che devono imparare a gestire la pressione e l’attenzione mediatica. Per molti, questa è la prima vera vetrina internazionale e il banco di prova più stimolante per proverà a scrivere il proprio nome nel futuro nerazzurro.
CONCLUSIONI
L’Inter Under 23 non è soltanto una seconda squadra, ma uno strumento strategico per formare i campioni del domani. I profili di Venturini, Spinaccè, Bovo e compagni sono la testimonianza concreta di un percorso di crescita attento e programmato, capace di trasformare il talento in professionismo. La stagione in corso e le sfide internazionali, come quella contro l’Atletico Madrid, ne rappresentano le tappe cruciali. Il loro sviluppo non interessa solo il presente ma soprattutto il futuro di una squadra che vuole mantenere la sua leadership non solo tra i grandi, ma anche nel settore giovanile e di crescita interna.