Under 14
12 Ottobre 2025
MILAN-JUVENTUS UNDER 14 • Fresolone e Kostyuk, il primo fa due assist, il secondo li trasforma in gol contro i bianconeri
Segna sempre lui. Segna solo lui. Per i locals pure in milanese: “El segna semper lü”. Andrea Kostyuk, sempre Andrea Kostyuk. Ne aveva fatti "solo" (pochi per i suoi standard) tre nelle prime due uscite, di conseguenza come non presentarsi alla partita contro la Juventus con la voglia di superarsi nuovamente? Uno, due, tre… e quattro. No, non è una favola. No, non è tutto inventato. Kostyuk nella partita dell’anno segna per quattro volte, fa innamorare tutti sugli spalti, si dimostra ancora una volta un patrimonio del Milan e trascina la squadra di Artusa. La doppietta di Aramini e il gol di Martello non bastano a Loria, Colombo amplia a tempo scaduto: al Centro Sportivo Vismara la gara termina 5-3.
Serve un cuore che sappia reggere alla grande, perché 6 gol in soli 35 minuti di gara non si vedono proprio tutti i giorni. Chiaro che se si presentano al Vismara Milan e Juventus, tra le favorite al tricolore, lo spettacolo è auspicabile. Chiaro che se poi lì in avanti ci sono due come Crisci e Kostyuk, supportati da dietro da un gigantesco Fresolone, si possa fare bene poco. L’inizio, per l’appunto, è forte. Colombo recupera palla dopo 5 secondi e manda subito Kostyuk in porta, facendo presagire il futuro: in questo caso Ndiaye para bene. E poi si inizia a ballare, a musica altissima. Da corner Fresolone mette in mezzo un ottimo pallone per Kostyuk, che anticipa tutti sul primo palo e mette la palla in rete, nonostante in un primo momento sembrasse che Ndiaye fosse riuscito a salvare sulla linea (7’). È subito vantaggio dopo 7 minuti, chi lo firma? Chiaramente Kostyuk. Ma calma, calma, siamo solo all’inizio. Trascorrono solo altri 8 minuti ed ecco il raddoppio rossonero, ma chi segna? Ovviamente Andrea Kostyuk. Il tutto nasce da una gran sgasata di Crisci “The Tank” (il carro armato), con un tiro che poi viene murato di mano da un difensore della Vecchia Signora. Dagli 11 metri ci va il bomber, che si fa ipnotizzare da Ndiaye, per poi ribadire la palla in rete, facendosi perdonare (15’). E poi a ruota, dopo altri 7 minuti, di nuovo. Dopo il palo colpito da Miglioranza e un dominio della squadra di Artusa, ecco il clamoroso 3-0. Crisci scende come una furia sulla destra, imbuca Kostyuk, che in girata buca per la terza volta i guantoni di Ndiaye (22’). Inizia a farsi vedere la Juventus dalle parti di Tafuri, con la “Pulce” Capello che dopo esser penetrato nella difesa rossonera, crossa bene per Pipitone: l’estremo difensore rossonero blocca. Cosa che non riesce a fare poco dopo, quando l’ex Torino Aramini, con una potenza disarmante salta tutti e conclude a rete, riaprendo la gara (28’). Nemmeno il tempo di dirlo, nemmeno il tempo di esultare: Kostyuk si spazientisce, riceve un altro pallone da Fresolone (sempre da corner) e anticipa nuovamente tutti sul primo palo segnando il poker personale (29’). Avevamo detto 6 gol a inizio paragrafo, giusto? Ebbene sì. Capello in versione terzino arriva sul fondo e tira, colpendo il palo: sulla ribattuta ci va di prima intenzione Martello, che sigla il 4-2 e riapre la gara proprio a pochi istanti dal duplice fischio.
Se il primo tempo era per cuori forti, il secondo ha forse rischiato di provocare attacchi cardiaci più letali. Un po' perché il Milan si accomoda. Un po' perché la Juventus cambia tanti interpreti e tramite l'energia delle forse fresche riesce a combinare qualcosa in più rispetto alla prima parte di gara. Tuttavia è Bernasconi a trovare la prima conclusione della ripresa, con un tiro insidiosissimo. Ah, ricordiamolo: è l'unico classe 2013 in campo (e sta facendo un figurone). Poi si gioca da entrambi i lati. Fresolone ara il campo, Miglioranza davanti alla difesa è la certezza e capitan Baratti ci mette la grinta. Dall'altro lato Capello torna a fare l'ala, Aramini mostra tutta la propria potenza e Martello dialoga bene con il reparto retrostante. Poteva mai finire in modo tranquillo una partita di questa caratura? Difficile, molto molto difficile. E infatti dopo una mischia nell'area del Milan, Aramini (sempre lui) con una zampata segna il 4-3, siglando anche il suo quarto gol stagionale. Le schiene dei tifosi, degli addetti e dei giocatori del Milan si rizzano, l'ansia si fa sempre più grande, ma la difesa eretta da Grimoldi e Donato regge negli ultimi minuti, anche in un uomo in meno a causa dell'espulsione del subentrato Rampoldi. Colombo nel finale sfrutta un'incomprensione della difesa piemontese, siglando il definitivo 5-3. La guerra tra i due colossi finisce con il successo del Diavolo di Artusa, che si prende il primo posto di forza.
MILAN-JUVENTUS 5-3
RETI (3-0, 3-1, 4-1, 4-3, 5-3): 7' Kostyuk (M), 15' Kostyuk (M), 22' Kostyuk (M), 28' Aramini (J), 29' Kostyuk (M), 32' Martello (J), 24' st Aramini (J), 37' st Colombo (M).
MILAN (4-3-3): Tafuri 6.5, Heungna 7, Baratti 7.5, Donato 6.5, Grimoldi 6.5, Miglioranza 7, Colombo 7.5, Fresolone 8, Kostyuk 9, Bernasconi 7 (23' st Rampoldi sv), Crisci 8 (33' st Gagliardi sv). A disp. Scaccabarozzi, Casciaro, Somma, Kharkevych, Galimberti, Tarabugi, Marku. All. Artusa 8.
JUVENTUS (4-3-3): Ndiaye 7, Pipitone 7, Capello 7, Cerato 6.5, Marchisone 6 (9' st Segilsonne 6.5), Amendolagine 6, Aramini 8, Cherchi 6 (20' st Zambon sv), Martello 7.5 (20' st Modica sv), Fazzalari 6.5 (1' st Miotto 6), Mazza 6.5 (20' st Marchisio sv). A disp. Nichitean, Maggiore, Torresan, Folin. All. Loria 6.5.
ARBITRO: Fratianna di Pavia 6.
ESPULSI: 26' st Rampoldi (M).
AMMONITI: Baratti (M), Colombo (M), Fresolone (M), Cerato (J).