Serie A
13 Ottobre 2025
ITALIA UNDER 21 - Niccolò Pisilli, centrocampista classe 2004, in campionato conta appena 2 presenze e 44 minuti con la Roma
Una doppietta, un palo colpito, azioni di grande qualità con l’Italia Under 21: Niccolò Pisilli si trasforma in un protagonista assoluto quando indossa la maglia azzurra. Ma tornando alla realtà della Roma di Gian Piero Gasperini, il quadro cambia drasticamente. Minuti contati, domanda di spazio insoddisfatta e gerarchie impenetrabili lasciate in eredità da un allenatore che sembra preferire profili più fisici e consolidati. Il giovane centrocampista, classe 2004, incarna così un caso emblematico di talento a intermittenza, dove il contrasto tra rendimento e impiego sul campo è più netto che mai.
L'EXPLOIT CON L'ITALIA UNDER 21
Nell’ultima sfida di qualificazione agli Europei Under 21 contro la Svezia, Pisilli ha messo in mostra tutto il suo potenziale. In soli 72 minuti ha segnato una doppietta, finalizzando con freddezza e intelligenza tattica due azioni corali d’antologia, culminate con un gol splendido al 45'+2. Non solo reti, ma presenza costante, visione di gioco e capacità di suggerire e partecipare alla manovra con tempi perfetti. Il giovane giallorosso ha così confermato di essere un punto fermo per la Nazionale giovanile, guadagnandosi applausi e consensi unanimi. Pisilli stesso, intervistato al termine della gara, ha sottolineato la qualità del gruppo e la gioia per la prestazione: «Dò un grande voto alla squadra: abbiamo giocato una partita corale, ricca di intensità e qualità. I gol? Sono merito soprattutto della squadra, in particolare il secondo mio è nato da un’azione bellissima». Il suo atteggiamento rimane professionale e concentrato, nonostante non manchi la voglia di trovare maggiore spazio anche in Serie A, dichiarando di dare sempre il 100% ogni volta che scende in campo, sia con gli azzurrini sia con la Roma.
IL RUOLO MARGINALE NELLA ROMA DI GASPERINI
Al contrario, nella Roma di Gasperini, il minutaggio di Pisilli appare limitato e in ombra (in campionato le apparizioni sono state 2 per 44 minuti complessivi). Il tecnico piemontese ha depositato le sue preferenze su profili di centrocampisti che uniscono qualità a maggiore struttura fisica, un requisito che sembra aver relegato il classe 2004 indietro nelle gerarchie. Alla base di questa decisione stazionano altri nomi: Baldanzi, El Aynaoui, Pellegrini, Cristante e Koné, tutti davanti a Pisilli in termini di minuti giocati. Paradossalmente, Gasperini ha più volte dichiarato di preferire giocatori con spiccate doti atletiche e fisicità robusta, un tratto che avrebbe dovuto teoricamente avvantaggiare Pisilli, conosciuto per il suo dinamismo e capacità tecnica. Tuttavia, il giovane giallorosso fatica a trovare continuità e fiducia nel contesto della prima squadra, alimentando domande e qualche perplessità nel mondo del calcio e tra i tifosi.
UNA POSSIBILE SOLUZIONE: IL MERCATO DI GENNAIO
La situazione attuale non sembra promettere un’immediata inversione di tendenza per Pisilli alla Roma. Diverse fonti riportano che in vista della sessione di mercato di gennaio 2026, la società giallorossa starebbe valutando la possibilità di cederlo temporaneamente in prestito a un altro club, così da garantirgli minuti e continuità indispensabili per la sua crescita. L’idea è che il giovane talento possa sfruttare un’esperienza altrove per affinare il proprio gioco e tornare più pronto a rispondere alle esigenze di una squadra impegnata su più fronti, tra Serie A e competizioni internazionali. Alcuni club italiani avrebbero già manifestato interesse, consapevoli di mettere le mani su un centrocampista dotato di qualità tecniche di rilievo e di un futuro promettente. Si parla pur sempre di un ragazzo che nella passata stagione ha messo insieme 28 presenze e 2 reti in campionato.
IL CONFRONTO CON ALTRI TALENTI
Pisilli non è il primo giovane a trovarsi nella condizione di eccellere in nazionale giovanile e, al contempo, soffrire l’attesa e il poco spazio in club di élite. La difficoltà di gestire il minutaggio di talenti emergenti è un tema caldo nel calcio moderno, soprattutto in squadre che puntano a risultati immediati. La differenza tra rendimento in azzurro e ruolo marginale alla Roma si spiega anche attraverso le dinamiche tattiche di Gasperini, che impone un certo equilibrio e sceglie di fatto giocatori con caratteristiche differenti da quelle del centrocampista. La pazienza, il lavoro quotidiano e una eventuale esperienza esterna potrebbero rivelarsi strategici per la definitiva affermazione di Pisilli.
TRA TALENTO NATURALE E SFIDE DA SUPERARE
Pisilli rappresenta una promessa narrata più volte con enfasi e al contempo con molta prudenza. Classe 2004, cresciuto nel vivaio della Roma, ha dimostrato di possedere quella qualità tecnica e quella visione del gioco che sono la base indispensabile per un centrocampista moderno. La capacità di inserirsi, la freddezza sotto porta e la lucidità nel gioco corale sono elementi che lo rendono un elemento ricercato nelle convocazioni azzurre, ma che non sono ancora pienamente tradotti in continuità di impiego tra i professionisti. Il percorso di crescita è pieno di ostacoli: la concorrenza all’interno di un gruppo ambizioso come quello giallorosso, la necessità di adattarsi alle richieste fisiche e tattiche di un allenatore pragmatico come Gasperini e la pressione delle aspettative sono fattori che mettono alla prova la resilienza del ragazzo.
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