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L'ex prodigio del calcio inglese diventa allenatore: 24 anni dopo torna nel club che lo ha lanciato

Jack Wilshere è il nuovo tecnico del Luton Town, ora nelle acque stagnanti della terza divisione britannica

JACK WILSHERE

JACK WILSHERE (CREDIT FOTO, BBC)

Chi l’avrebbe detto? Jack Wilshere, l’enfant prodige cresciuto tra Luton e Arsenal, prende in mano il Luton Town e si siede per la prima volta da primo allenatore di una squadra. È il fischio d’inizio di una nuova partita, quella della sua carriera in panchina. Riuscirà a trasformare la sofferenza della League One in un contropiede vincente? La notizia è ufficiale: il ragazzo dei Gunners diventa l’uomo degli Hatters. tornando 24 anni dopo in quella piazza che lo ha lanciato nel calcio che conta.



L’ANNUNCIO: IL LUTON SCEGLIE IL FIGLIOL PRODIGO


Svezzato tra l’Academy del Luton e, soprattutto, quella dell’Arsenal, Jack Wilshereritiratosi nell’estate 2022 — ha prima intrapreso un'avventura di due anni con l'Under 18 dei Gunners, poi sperimentato il ruolo di vice allenatore di Johannes Hoff Thorup al Norwich, a cui è subentrato ad interim per le ultime due giornate della scorsa stagione, e ora, fa il grande salto: è il nuovo allenatore del Luton Town. A 33 anni, il club gli affida le chiavi dello spogliatoio per riaccendere il motore di una piazza ferita ma orgogliosa, che solamente due anni viveva la favola del calcare per la prima volta il palcoscenico della Premier League.

Questo l'annuncio del club: «Siamo entusiasti di annunciare il ritorno di Jack Wilshere al Luton Town Football Club come nuovo allenatore della prima squadra. Il 33enne torna al club dove tutto è iniziato, nel nostro Centro di Eccellenza, prima di unirsi all’Arsenal all’età di nove anni e intraprendere una carriera da giocatore d’élite che lo ha visto collezionare 34 presenze con la nazionale inglese».



IL CONSIGLIO DI ARTETA: «BUTTATI E NUOTA»


Intervistato dai canali ufficiali del club, Wilshere ha raccontato un passaggio cruciale con Mikel Arteta: «Ho parlato con Mikel (Arteta, ndr) e gli ho chiesto: Quando hai capito di essere pronto?... Lui ha riso e mi ha detto: Devi solo buttarti e nuotare il più forte che puoi’. Ovviamente lui l’ha fatto molto bene, e io mi sentivo vicino a quel momento. Questa situazione mi sembra un po’ simile. Certo, è un livello diverso, ma quando Mikel è arrivato all’Arsenal, non era un bel momento, i tifosi non sapevano bene cosa stesse succedendo». Parole da capitano, ricevute da un ex compagno e trasformate in bussola per iniziare la rotta.

Lucido e affamato, Wilshere ha aggiunto: «Sono grato, perché sento che era proprio ciò di cui avevo bisogno. È ciò di cui ogni giovane allenatore ha bisogno: un’opportunità, prima di tutto, e poi del supporto. E sento di aver trovato entrambe le cose qui. Credo che questo arrivi al momento giusto e mi sento pronto». La palla gli scotta tra i piedi? Macché: la vuole, la chiama, la gioca.


DUE RETROCESSIONI, UNA RISALITA DA COSTRUIRE

Dopo il romantico anno in Premier League nella stagione 2023/24, il Luton ha vissuto due retrocessioni consecutive: oggi naviga a metà classifica in League One, la terza serie inglese. Il pubblico di Kenilworth Road - l'iconico stadio incastonato tra le case della città di Luton, nel Bedfordshire, conosce la salita ma anche l’orgoglio: serviranno struttura, idee e ritmo. Wilshere porta in dote DNA Arsenal — possesso, pressing intelligente, coraggio tra le linee — da tradurre nel calcio verticale e ruvido della categoria. Sfida intrigante, per palati forti.

Wilshere raccoglie il testimone da Matt Bloomfield, esonerato all’inizio del mese dopo la sconfitta per 2-0 n casa dello Stevenage, reduce 5 vittorie nelle prime 11 partite che hanno spinto la squadra all'undicesimo posto in classifica. Numeri che raccontano un avvio intermittente e la necessità di una scossa. E chi meglio di un ex talento abituato a giocare con la palla che pesa per far girare l’inerzia?



IDENTITÀ E RADICI: DA LUTON A LONDRA, ANDATA E RITORNO


C’è un filo che unisce Luton e Londra nord: l’Academy degli Hatters - così soprannominati club, tifosi e giocatori perché la città è stata per secoli un centro fiorente per la produzione di cappelli in particolare di paglia - ha visto nascere Jack nel 2001, quella dell’Arsenal lo ha formato e consacrato. Oggi il cerchio si chiude: dal prato dell'Highbury prima e dell'Emirates poi alla lavagna tattica di Kenilworth Road.

Non è nostalgia: è esperienza tradotta in principi. Dalle triangolazioni strette alla gestione dei momenti, Wilshere conosce l’arte di accendere il gioco tra le linee. Basterà per cambiare marcia? La risposta è scritta nei minuti che verranno, a partire dall'esordio che avverrà sabato 18 ottobre nella partita casalinga contro il Mansfield Town di Nigel Clough.

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