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Italia Under 21

Nello stadio in cui 42 anni fa esordì in azzurro Vialli l'Italia va alla carica: «Qui il turnover non esiste»

Il match contro l'ex repubblica sovietica vale il poker di vittorie e la vetta a 12 punti aspettando la Polonia

ITALIA UNDER 21-ARMENIA UNDER 21 - LUCA MARIANUCCI

ITALIA UNDER 21-ARMENIA UNDER 21 - Luca Marianucci, difensore classe 2004, ha giocato tutti e 270 i minuti della fase di qualificazione agli ordini di Silvio Baldini (foto figc.it)

Sette gol fatti, uno solo subito, porta inviolata da 264 minuti e 3 vittorie su 3. Domanda: non è questa la benzina ideale per presentarsi allo «Zini» e cercare il poker? L’Italia Under 21 di Silvio Baldini arriva a Cremona con il motore che canta e la rotta già tracciata: battere l’Armenia per restare a punteggio pieno anche dopo la quarta giornata delle qualificazioni all'Europeo 2027 e volare a novembre in casa della Polonia con 12 punti in classifica. Fischio d’inizio alle 18.15 dopo le 4 reti rifilate alla Svezia a Cesena venerdì 10. Pronti a un altro scatto?



BALDINI ALZA IL VOLUME: «RIPARTIAMO DA ZERO»
La vigilia porta la firma, e il timbro, di Silvio Baldini. Il CT non si nasconde, ma chiama tutti alla massima concentrazione: «La squadra si è preparata benissimo - racconta Baldini alla vigilia del match - abbiamo un gruppo di ragazzi fortissimi e straordinari, che hanno voglia di stare e giocare insieme. Sono maturi e allo stesso tempo consapevoli che per raggiungere certi traguardi bisogna metterci dedizione e passione». Poi la scossa: «Sono sereno e molto fiducioso, ma al tempo stesso dobbiamo ripartire da zero, senza pensare alla partita di Cesena con la Svezia: non possiamo permetterci di sbagliare prestazione, bisogna ripetersi contro chiunque dando sempre il massimo». E sulle scelte non ha dubbi: «In questa squadra il turnover non esiste, non si può parlare di turnover: siamo una squadra affiatata che si vuole bene e ognuno sarà importante, anche perché con cinque cambi a disposizione ormai a calcio non si gioca più in 11 ma in 16».

MARIANUCCI, LEADER CON L’ELMETTO
Dietro, il faro è Luca Marianucci, difensore classe 2004 del Napoli e guida carismatica della linea azzurra. Le sue parole sanno di spogliatoio e maturità: «I complimenti per la vittoria di Cesena fanno piacere - aggiunge il difensore del Napoli - ma ce li siamo già messi alle spalle: guardiamo avanti ripartendo da dove abbiamo finito». Con Lipani è l’unico ad aver giocato ogni minuto di queste qualificazioni (270’): un dato che racconta affidabilità, ma anche un’idea corale di difesa. «Sicuramente parte del merito è della difesa, ma quello che dico sempre è che il primo che detta i tempi di pressioni e difende è l’attaccante: se abbiamo subito pochi gol è perché tutta la squadra lavora bene». Tradotto in linguaggio da campo: pressing alto, linee corte, sincronismi. E la porta resta blindata.

L’AVVERSARIO: ARMENIA, IDENTIKIT E PRECEDENTI
In panchina c’è Armen Gyulbudaghyants, già ct della Nazionale maggiore nel 2018. Il cammino dei suoi fin qui è stato in salita: tre sconfitte contro Svezia, Polonia e Macedonia del Nord, con 9 gol incassati. Precedenti favorevoli agli Azzurrini: nelle qualificazioni del 2021 arrivarono due vittorie nette. A Yerevan, il 14 ottobre 2019, finì 1-0 grazie a Gianluca Scamacca. Un mese dopo, a Catania, fu un roboante 6-0: doppietta di Moise Kean, poi Andrea Pinamonti, ancora Scamacca, Nicolò Zanellato e Del Prato a completare il festival del gol.

CREMONA TALISMANO: VIALLI, MONDONICO E I LAMPI NELLA STORIA
L’Under 21 torna a Cremona dopo 27 anni per riprendere un filotto che qui dice 3 vittorie in 3 gare. La prima, il 20 aprile 1983, fu un’amichevole da album Panini: Italia-Spagna 2-0, reti di Roberto Mancini e Massimo Mauro, e soprattutto il debutto in Under 21 del talento di casa Gianluca Vialli, protagonista dei grigiorossi di Emiliano Mondonico in Serie B (entrò al 65’ al posto di Giordano). Poi due 1-0 alla Svizzera: il 15 ottobre 1992 firmò Christian Vieri, il 9 ottobre 1998 toccò ad Andrea Pirlo. Una tradizione che profuma di gol pesanti e serate da ricordare.



LA STRADA VERSO NOVEMBRE: POLONIA NEL MIRINO
La classifica chiama, la Polonia attende. Vincere con l’Armenia significa presentarsi allo scontro diretto di novembre con 12 punti e la consapevolezza di chi sa soffrire e colpire. La rotta è tracciata, la bussola punta a nord: serviranno ritmo, lucidità e quel pizzico di ferocia agonistica che l’Italia ha saputo mettere a Cesena contro la Svezia. Pronti a un’altra ripartenza, palla al piede, come chiede Baldini: ripartire da zero, per restare in vetta.

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