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14 Ottobre 2025
JON DAHL TOMASSON (CREDIT FOTO, GOAL.COM)
Perdere è fatale, cambia tutto e specialmente il corso della propria storia, in un modo o nell'altro. È quello che sperano accada in positivo nella calcistica Svezia: la panchina di Jon Dahl Tomasson salta, il cartellino rosso lo mostra direttamente la Svenska Fotbollförbundet. La federazione svedese taglia il nastro di un nuovo corso: esonero immediato per l'ex leggenda del Milan, staff sotto revisione e playoff di marzo nel mirino. Basteranno le stelle Alexander Isak e Viktor Gyökeres, fin qui zitti come punte senza palloni, a riaccendere il motore?
Il 14 ottobre 2025 il consiglio di amministrazione della SvFF ha scelto la linea dura: Jon Dahl Tomasson è stato esonerato con effetto immediato. La decisione arriva al termine di un percorso in cui i risultati non hanno mai davvero preso quota: la Svezia è ultima nel girone di qualificazione ai Mondiali, e i numeri—più delle intenzioni—hanno finito per dettare la sentenza. Lo snodo fatale è stato il match contro il Kosovo, vero spartiacque della gestione: da lì in poi è stato chiaro che non ci sarebbero stati tempi supplementari, né attese fino a fine ciclo.
Non sono bastati il curriculum dell’allenatore, le idee portate in dote e una batteria offensiva di livello con Alexander Isak e Viktor Gyökeres. La classifica parla chiaro e il tabellino è impietoso: davanti a un quadro così, la federazione ha scelto di intervenire subito.
Sulla carta è una coppia da copertina: Alexander Isak e Viktor Gyökeres fanno paura a mezza Europa. Sul prato, però, la Svezia è finita in coda al girone. Quando i bomber non carburano o il gioco non li innesca, il conto lo paga l’allenatore. È il classico paradosso da spogliatoio: talento sì, produzione no. E quando i punti non arrivano, anche un nome pesante come Tomasson finisce nel mirino.
Non c’è calendario da raccontare oggi, ma c’è un traguardo: i playoff di marzo. Sarà una corsa di nervi, dettagli e convinzione. La Svezia riparte da qui: nuova guida, vecchio obiettivo, pressione alta sin dal riscaldamento. Per trasformare il “Kosovo fatale” in semplice capitolo e non in epilogo. Al momento, infatti, la nazionale svedese è fanalino di coda del Girone B per le Qualificazioni Mondiali, con 1 solo punto conquistato in quattro partite - frutto di un pari e tre ko - con a comandare il gruppo la Svizzera a quota 10. Sorpasso aritmeticamente impossibile con solo due gare rimaste, difficilissimo ma ancora fattibile invece l'obiettivo playoff visti i 6 punti di distanza dalla seconda posizione...occupata proprio dal Kosovo. Dunque due vittorie contro Svizzera e Slovenia il 15 e 18 novembre potrebbero non bastare, ma in attesa del nuovo allenatore restano l'ultima ancora a cui aggrapparsi.
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