Serie C
16 Ottobre 2025
CARPI SERIE C - Lorenzo Lombardi, difensore classe 2000, arrivato in biancorosso la scorsa estate dopo una stagione al Lentigione in Serie D
In appena 6 giorni l’orizzonte del Carpi ha assunto colori sgargianti. Le due sconfitte con rimpianti contro Arezzo e Ravenna sembravano aver appannato la rotta dei biancorossi, ma la squadra di Stefano Cassani ha reagito con personalità: due vittorie pesanti, prima contro il Perugia e poi contro il Bra, hanno rimesso i biancorossi in quota, fino a planare in piena zona playoff. Un cambio di passo evidente non solo nel punteggio, ma nella qualità delle scelte, nella capacità di gestione dei momenti e nella compattezza di gruppo.
LOMBARDI-GOL
L’ultimo atto, il 3-1 di venerdì 10 contro il Bra, porta anche una firma simbolica: quella di Lorenzo Lombardi. Difensore classe 2000, alla prima stagione tra i Professionisti dopo tanta gavetta in Serie D, ha trovato il suo primo gol «Pro» proprio nella serata in cui il Carpi aveva bisogno di blindare 3 punti che «valgono doppio», come ha raccontato lui stesso a fine partita. Una rete arrivata con tempi d’inserimento da attaccante aggiunto, su una palla «scavata» e morbida di Cortesi: controllo del corpo perfetto, impatto pulito, palla che bacia il palo e si infila. Il 3-1 che indirizza definitivamente la gara e spegne i residui assalti piemontesi.
LE PAROLE DEL PROTAGONISTA
«Sono veramente contento – ha spiegato Lombardi nel post partita – ma soprattutto perché sono entrato quando avevamo appena preso gol e probabilmente il 3-1 ha indirizzato la gara e ci ha lasciato un po’ più tranquilli nel finale. Questo era uno scontro salvezza, anche se la classifica ora dice altro, e averlo vinto vale doppio. Però restiamo coi piedi per terra». Poi il flash sul gesto tecnico: «Quando ho visto "Corte" sul fondo sapevo che è molto bravo a mettere queste palle scavate morbide e sono riuscito a prendere il tempo. Sono stato anche fortunato perché la palla ha preso il palo ed è entrata». L’unico ricordo nitido, ammette con un sorriso, è l’esultanza travolgente: «Da terra ho preso anche tanti cazzotti, non ci ho capito più nulla».
IL PASSATO TRA I DILETTANTI
La storia di Lombardi rende ancora più significativa la serata. Nato a Cesena, cresciuto nel settore giovanile del Rimini, ha macinato chilometri e minuti in D con Sammaurese, Rimini e Aglianese, mettendo insieme 141 presenze, 10 gol e 5 assist. Nella passata stagione al Lentigione, sempre guidato da Cassani, ha collezionato 36 presenze e 6 reti, credenziali che hanno convinto il tecnico a puntare su di lui anche a Carpi. Oggi è parte integrante di un reparto centrale esperto e competitivo, insieme a Zagnoni, Panelli e Rossini: un poker di profili complementari che sta dando a Cassani la possibilità di ruotare, leggere le partite e variare le uscite dal basso senza perdere solidità.
UNA SQUADRA IN CRESCITA
Il doppio salto di qualità dell’ultima settimana non nasce dal caso. Il Carpi ha ritrovato coraggio nelle prime pressioni, linee corte tra i reparti e una maggiore pulizia nella prima costruzione. Contro il Perugia è arrivato un successo di personalità; con il Bra, invece, i biancorossi hanno mostrato capacità di soffrire nei minuti complicati e cattiveria nel colpire quando l’inerzia stava cambiando. L’ingresso di Lombardi dopo il gol subito ha rimesso ordine nelle marcature preventive e, soprattutto, ha aggiunto un’arma sulle palle inattive e sui cross dal lato debole: la rete del 3-1 ne è la prova plastica.
UN PROTAGONISTA ADATTO ALLA CATEGORIA
Lombardi, dal canto suo, rappresenta l’archetipo del difensore moderno che Cassani apprezza: fisico, tempi d’anticipo, ma anche gamba per accompagnare e attaccare l’area quando si crea il corridoio. La versione «Lentigione», 6 gol in 36 partite, lasciava intuire che il fiuto per il gol non fosse un caso. La trasformazione in Serie C (o comunque nel professionismo) passa da questi dettagli: scelta del tempo, pulizia del primo controllo, capacità di leggere il corpo del crossatore. Tutti ingredienti che nel 3-1 al Bra sono finiti nello shaker perfetto. La classifica regala oggi una boccata d’ossigeno e un orizzonte più sereno, ma il Carpi sa di non potersi permettere passi falsi di attenzione: un'eventuale corsa ai playoff richiede equilibrio, fame e una gestione «adulta» dei momenti.