Tutto pronto per il ritorno: quota 500 panchine in Serie A e la speranza in un «Dio del calcio»

Chi conosce San Siro meglio di chi ci si è cucito addosso uno scudetto, giusto? Stefano Pioli prepara il ritorno nel suo vecchio fortino con il cuore che batte a ritmo di ricordi e una classifica che non concede sconti. La giornata per l'ex Milan prevede anche un meraviglioso traguardo: le 500 panchine in Serie A. Indipendentemente da quello che sarà il risultato, inoltre, l'indomani festeggerà i suoi 60 anni. È d'obbligo preparare lo «strawberry champagne».

SITUAZIONE CRITICA

«Avrei voluto tornare a San Siro contro il Milan in un altro momento, le emozioni inevitabilmente ci saranno, torno in uno stadio dove ho vissuto tanti anni intensi ma ora non penso a me, sono concentrato solo sulla mia Fiorentina, ci manca la vittoria e siamo determinati a uscire da questa situazione critica». Parole di Stefano Pioli alla vigilia della trasferta di domenica contro i rossoneri. Prima volta da ex sulla panchina viola a casa di chi, nel 2022, lo ha portato sul tetto d’Italia con lo scudetto.

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«Adesso bisogna essere realisti, lo impone la classifica, per questo la mentalità di domenica sarà importante, ora non dobbiamo giocare con le punte ma dobbiamo venirne fuori con sacrificio, energia, compattezza» ha sottolineato Pioli in conferenza stampa. E ancora: «Sono sicuro che usciremo da questo momento, sono fiducioso indipendentemente da come andrà la prossima gara perché vedo i ragazzi e come lavorano».

500 PANCHINE E 60 CANDELINE: LA GRANDE DOPPIETTA PERSONALE

Cifra tonda e compleanno all’orizzonte. «Domenica sarà la mia 500esima panchina in A e il giorno dopo compirò 60 anni, se c'è un dio del calcio spero che abbia un occhio di riguardo» ha sorriso il tecnico viola. Una doppietta da album dei ricordi, da giocarsi proprio a San Siro: la cattedrale del pallone come palcoscenico ideale per un traguardo da veterano e per rilanciare una Fiorentina che vuole tornare a far punti pesanti.

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Domenica a San Siro non sarà una partita come le altre. Per i rossoneri è l’abbraccio all’ex condottiero; per la Fiorentina è un bivio di stagione. Servirà compattezza, il pressing alto delle giornate buone e quella scintilla che fa la differenza nei dettagli. La posta in palio? Molto più di tre punti: è la spinta per invertire la rotta, ritrovare fiducia e rimettere il motore viola ai giri giusti.