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18 Ottobre 2025
Fabio Borini torna in Inghilterra, ha firmato un contratto con il Salford City fino a gennaio 2026
Chi l’ha detto che il “vero calcio” non può riaccendere il fuoco? Fabio Borini torna in Inghilterra e sceglie il Salford City per una ripartenza sprint: tre mesi di contratto, cuore caldo e gambe pronte a mordere. L’ex Roma, Milan e Verona che mette nel mirino la League Two e una nuova sfida da giocare palla a terra, testa alta.
Dopo la fine del contratto con la Sampdoria - sua ultima squadra - lo scorso 30 giugno, Borini – classe 1991, 34 anni – era svincolato. Ora la svolta: accordo di tre mesi fino a gennaio 2026 col Salford City, club inglese di quarta divisione situato nella contea della Greater Manchester, per un patto breve ma intenso, alla ricerca di minuti, leadership e gol pesanti. Cronometro avviato, fame massima. Contratto di tre mesi, scadenza gennaio 2026, con disponibilità immediata: il Salford ha ottenuto l’ok della FA e dell’EFL e l’autorizzazione internazionale. Tradotto: Borini è eleggibile e indosserà la maglia numero 16, inserito nella lista EFL. Il timing non è casuale: serve subito esperienza dopo lo stop di Jay Bird, fermato da un infortunio che lo terrà fuori a lungo.
Dietro al Salford c’è una regia di peso. Proprietà al 50% dell’imprenditore di Singapore Peter Lim - già proprietario del Valencia dal 2014 - e quote distribuite tra le leggende del Manchester United: David Beckham (10%), Paul Scholes (10%), Ryan Giggs (10%), Nicky Butt (10%), Gary Neville (5%) e Phil Neville (5%). Una “Class of ’92” che sa come si costruiscono spogliatoi vincenti: un endorsement implicito alla scelta Borini. Borini è arrivato preparato, allenandosi col gruppo nelle ultime settimane sotto la guida di Alex Bruce, vice allenatore di Karl Robinson oltre che fratello di un'altra leggenda del Manchester United, Steve Bruce. E mette subito i concetti in verticale: «È stato fantastico, sono venuto qui per allenarmi e mantenermi in forma in questa transizione tra i contratti e il Salford, Alex Bruce è stato così gentile da permettermi di utilizzare le strutture e allenarmi qui.
L’esperienza è una cosa che posso portare, ma non si tratta solo dell’esperienza che ho in campo, ma anche di quella fuori dal campo, quindi dare il buon esempio in allenamento, fuori dall’allenamento, su come gestire una partita. Non ho mai giocato in League Two, quindi devo imparare dai miei compagni le caratteristiche principali di questo campionato, ma mi presenterò come un libro aperto affinché i miei compagni possano usarmi, imparare da me o aiutarmi, quindi sono molto aperto a questa sfida. È una sfida che sto accettando e ho scelto di accettare perché avevo bisogno del vero calcio, qualcosa che mi scalda il cuore per il calcio, non per altro».
Percorso da globetrotter d’élite: giovanili tra Bologna e Chelsea, poi Roma, Milan e Verona in Italia; Chelsea, Liverpool e Sunderland in Inghilterra; una breve esperienza pure in Turchia con il Fatih Karagümrük. La nazionale? Dall’Under 21 fino alla maggiore, contribuendo alle qualificazioni europee. Un bagaglio di esperienze da mettere al servizio dei compagni, dentro e fuori dal campo. Il Salford City lo ha voluto anche per rispondere all’assenza di Jay Bird. E allora Borini, attaccante duttile, può essere l’uomo giusto tra le linee o a tagliare alle spalle, trasformando mezze chance in palloni che scottano.