Cerca

Serie C

Botta e risposta tra il difensore 38enne e il centrocampista 35enne: è un pari avvincente 10 contro 10!

Per i padroni di casa un sospiro di sollievo, per gli ospiti il rammarico di non aver sfruttato la superiorità numerica per tanto tempo

PERGOLETTESE SERIE C - ALESSANDRO LAMBRUGHI

PERGOLETTESE SERIE C - Alessandro Lambrughi, difensore classe 1987, alla quinta stagione consecutiva con il club gialloblù (foto FB US Pergolettese 1932)

La Pergolettese torna da Trieste con un punto che vale ossigeno per la classifica e per l’autostima, ma che lascia anche un fastidioso retrogusto amarognolo. I gialloblù, avanti grazie al colpo di testa dell’ex Alessandro Lambrughi e in superiorità numerica per oltre un’ora a causa dell’espulsione di Silvestri dopo appena 13 minuti, non riescono a piazzare la zampata decisiva e vengono raggiunti da una punizione capolavoro di Ionita. Finisce 1–1, con il peso dell’esperienza – Lambrughi (eletto MVP) e Mariano Arini, due che sommano oltre 600 presenze tra i professionisti – come filo conduttore di una serata a due facce.

LA PARTITA: UN FILM A EPISODI
L’avvio lascia intuire subito un canovaccio diverso dal previsto: Triestina aggressiva a cercare ampiezza e gioco tra le linee, Pergolettese più paziente, con baricentro medio e l’idea di colpire su palla inattiva o in transizione. Il primo snodo arriva presto: rosso diretto a Silvestri dopo 13 minuti, episodio che ribalta l’equilibrio emotivo della gara. I cremaschi, invece di andare in apnea, capiscono che la situazione impone lucidità e ordine: linee strette, occupazione razionale dell’area e ricerca dei riferimenti sull’uscita laterale. Il vantaggio è figlio di questo approccio. Calcio d’angolo al 37' battuto con precisione da Ferrandino, tempi perfetti di Lambrughi che, con scelta di tempo e attacco del primo palo da manuale, incorna e fa 0–1. L’ex non esulta: un gesto di rispetto che gli vale applausi anche sugli spalti di casa. La Triestina non si scompone e si rimette in carreggiata grazie a un episodio di qualità pura al 42': punizione dal limite, Ionita calibra il destro con traiettoria tesa che scavalca la barriera e si infila sotto la traversa. Doldi può solo accompagnare con lo sguardo. L’azione nasce da un intervento «obbligato» di Lambrughi, costretto a spendere fallo dopo un’uscita difettosa della linea gialloblù. Nel resto del primo tempo, la gara si assesta: Tremolada sfiora il bis Pergolettese con un colpo di testa largo di poco, mentre per i padroni di casa Faggioli mette i brividi con un diagonale che lambisce il palo.

LA CHIAVE DI CURIONI: CAMBIARE PELLE NELLA RIPRESA
All’intervallo, mister Curioni sceglie di non aspettare. Tremolada resta negli spogliatoi, dentro Careccia: scelta inizialmente prudente – la botta rimediata in rifinitura lo aveva escluso dall’undici – che si trasforma nel grimaldello tattico della ripresa. Con Careccia in campo, la Pergolettese ritrova riferimenti e linee di passaggio pulite: il giro palla si fa più rapido, i terzini salgono a scaglione, Arini orchestra a due tocchi, Ferrandino si muove tra mezzo spazio e corsia, creando superiorità con gli inserimenti senza palla. Il momento clou arriva subito: Pessolani sfonda a sinistra con una progressione potente, arriva sul fondo e mette un pallone arretrato perfetto per Dore. Controllo, piattone forte, ma il portiere gli sbarra la strada in uscita. Sulla seconda palla, Ferrandino calcia a botta sicura, già pregustando l’urlo: sulla linea però spunta Moretti, provvidenziale nel respingere come un difensore di pallavolo. È l’istantanea che racconta la partita: idee e volume, ma poca ferocia dentro i 16 metri. La pressione dei gialloblù continua, con Ferrandino ancora insidioso: combinazione sulla destra, controllo orientato e conclusione sull’esterno della rete. La Triestina fatica a uscire, abbassa il baricentro e prova a gestire tempi e nervi, nella speranza di trovare una ripartenza pulita.

L'EPILOGO FINALE: 10 CONTRO 10
A un quarto d’ora dalla fine, altro snodo: Bane, già ammonito, interviene in ritardo e rimedia il secondo giallo. Si torna 10 contro 10. L’effetto è duplice: da una parte si allentano gli spazi stretti che favorivano la manovra ragionata della Pergolettese; dall’altra, entrambe le squadre decidono di mettere in cassaforte il punto, più per paura di perdere che per voglia di vincere. Le energie calano, le scelte si fanno conservative, i rischi ridotti al minimo. Il triplice fischio sancisce un pari che muove la classifica di entrambe ma racconta due stati d’animo diversi: sollievo per i giuliani, rammarico per i cremaschi.

IL TABELLINO DELLA PARTITA
TRIESTINA-PERGOLETTESE 1-1
RETI: 37' Lambrughi (P), 42' Ionita (T).
TRIESTINA (3-5-2): Matosevic, Moretti, Silvestri, Anzolin, Pedicillo, Crnigoj, Jonsson, Ionita, Vicario (19' st D'Amore), Kljajic (33' st Vertainen), Faggioli (19' st Gunduz). A disp. Borriello, Neri, Kosijer, Moises Pereira, D'Urso, Kiyine, Bagnoli, Ellertsson, De Luca. All. Marino.
PERGOLETTESE (3-5-2): Doldi, Aidoo (38' st Roversi), Bane, Lambrughi, Capoferri, Arini, Dore, Tremolada (1' st Careccia), Ferrandino (38' st Benvenuto), Corti (38' st Sartori), Pessolani (19' st Tomaselli). A disp. Cordaro, Finardi, Antolini, Pala, Di Gesù, Padalino, Pepa. All. Curioni.
ARBITRO: Andeng Tona Mbei di Cuneo.
ESPULSI: 13' Silvestri (T), 32' st Bane (P). AMMONITI: Silvestri (T), Faggioli (T), Bane (P), Lambrughi (P), Tremolada (P).

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter