Kings Cup
20 Ottobre 2025
KINGS CUP CAESAR • Vittorio Gilli
Rinascere dalle proprie macerie. Il motto da ricordare per tutta la stagione, dopo un anno a dir poco complicato, ma anche quello applicato alla lettera nella partita d'esordio della nuova competizione. La coppa dei sogni, quelli resi possibili solo dalla Kings League, quelli di chi vuole dimenticare un campionato da ultimo posto in classifica per provare a ricostruire il proprio impero. D'altronde, il nome è lapalissiano, e i Caesar hanno voglia di espandersi in tutta Italia. Una missione che inizia proprio rinascendo dalle macerie di un primo tempo chiuso sotto 4-2, subendo addirittura la tripletta di un portiere. Poi, la storia cambia: rimonta, pareggio subito all'ultimo secondo e vittoria agli shootout.
151 giorni dalla finale dell'Inalpi Arena di Torino, la prima nella storia della competizione, 130 dall'ultima apparizione di una squadra italiana nella competizione, gli storici quarti di finale del Mondiale per Club raggiunti dai Gear 7, e chissà quanti ancora per vivere il secondo split, intanto, però, è di nuovo tempo di Kings League. Un'attesa lunga cinque mesi, interrotta dal nuovo format del mondo creato da Gerard Piqué, ovvero una Kings Cup che mette subito sul piatto una sfida super intrigante: la nuova squadra dei BIGBRO del presidente Dario Ferracci (noto come Moonryde), in campo con due ex Serie A del calibro di Moscardelli e Florenzi, e i Caesar, il club più di tutti in cerca di riscatto dopo una prima stagione chiusa all'ultimo posto.
Più di tutto, però, il 20 ottobre 2025 è il giorno che non dimenticheranno mai tutti i calciatori dilettanti pronti a fare il loro esordio nella competizione più seguita del web, capace di offrire occasioni uniche nella vita e uno spettacolo fin da subito scoppiettante. Sì, perchè nel giro di 7 minuti il risultato è già 4-1 per la matricola, con la tripletta del portiere e il rigore del neopresidente. Il primo gol della Kings Ciup porta infatti il nome di Casapieri, che prima sblocca l'uno contro uno iniziale (una delle regole particolari della competizione) in favore dei BIGBRO, poi incassa il pari del collega Gilli e infine fa 3-1 con una combo mancino-destro da fuori. Preso vantaggio, l'estremo difensore lo protegge bloccando lo schemo in sequenza a Lagzir su un mancino dal limite (5'), a Olivera su un'incursione a sinistra (8') e in uscita su Zullo a destra (9'). Nel mezzo, invece, il primo rigore presidenziale nella storia della Kings Cup, quello battuto da un carichissimo Moonryde, quello che vuol dire 4-1 BIGBRO.
Incassato il poker, però, i Caesar non si abbattono e tornano subito a costruire in cerca del pertugio. Loiodice ci prova su punizione di poco a lato (12'), mentre Lagzir chiama Casapieri alla risposta centrale da fuori (16'), prima di approfittare di un errore in fase di impostazione degli avversari per appoggiare in porta il 4-2 (18'). I BIGBRO, invece, difendono con ordine, cercano Moscardelli davanti e un paio di veli per spostare la sfera da destra verso sinistra, ma alla fine la prima soluzione risulta la più pericolosa: rinvio rapido con le mani di Casapieri, aggancio stupendo di Moscardelli e pallonetto volante di mancino che si siede sulla parte alta della rete (20').
Chiuso il primo tempo, da quest'anno senza dado, quest'ultimo torna in gioco per i primi tre minuti della ripresa, da giocare in due contro due. Una minifase in cui i Caesar raccolgono quanto seminato nel primo tempo, andando sul 5-5 grazie alle reti di Abale (21') e la doppietta di Lagzir (23'), interrotte dal poker di Casapieri (23'), autore anche di un miracolo in volo sul cucchiaio di Abale dopo essere corso da porta a porta. L'ennesima riprova del valore del portiere dei BIGBRO, sfortunato però sul rigore mal calciato da En3rix, con il tiro del presidente rossonero parato di piede, ma rotolato nell'angolino a destra (24'). Sotto per la prima volta in tutta la partita, la matricola di Moonryde cerca subito il pareggio attivando la carta speciale shootout, affidata a Moscardelli, che calcia però alto (24').
Chi invece va vicino al colpo del ko è Zakinho, che incrocia di poco a lato da destra verso sinistra (30'), lasciando così aperta quella possibilità che solo un giocatore da Pallone d'Oro può cogliere. Calciati alti un paio di piazzati, «Il Barba» emerge nel momento decisivo: bella combo Florenzi-Frana a sinistra, piattone dell'ex Milan parato e tap in da rapace di Moscardelli, che manda tutti agli shootout (35'). Sì, perché il nuovo regolamento prevede che al 36', in caso di parità, non si giochi più con la regola del golden gol, ma si vada diretta al duello stile americano. Un Far West in cui i Caesar si dimostrano più precisi, andando a segno con un Lagzir già assoluto protagonista, con Abale e Nunes, prima dell'errore decisivo di Florenzi, che si alza la sfera in palleggio e calcia centralmente.